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lunedì 15 febbraio 2010

L'AMORE DI DIO PER L'UOMO


Le tragedie che ci vengono riferite quotidianamente dalla televisione ci toccano, alcune fino alla commozione- per esempio la situazione dei bambini di Haiti dopo il terremoto- altre fino allo sdegno - per esempio le sevizie subite da una giovane donna oppure quelle subite da un alunno modello da parte dei suoi compagni all'uscita della scuola.In ogni caso vi sono persone che soffrono a volte fino all'impossibile- vedi il caso di un uomo che viene chiuso in un sacco e massacrato con cavi eletrici come negli emirati arabi oppure di un giovane che viene picchiato e,poi, abbandonato alla sua sorte nell'ospedale di un carcere a Roma.
In tutti questi casi intollerabili di sofferenze, viene spontanea alle labbra una invocazione a Dio che è quasi una invettiva :"Perché tolleri che avvenga questo?" In realtà questa tolleranza di Dio viene richiamata come colpa ed è un fatto misterioso. Questa tolleranza ha riguardato anche Gesù,cioè Dio stesso. La vita, il processo e la crocefissione di Gesù dimostrano chiaramente che,attraverso la sofferenza, si ha la redenzione dal peccato e cioè dalla distruzione dell'uomo come tale. Ricordo che Gesù allontanò Satana che lo invitava a sfamarsi ed a farsi assistere dagli Angeli ed a prendere possesso del mondo.Ricordo che Gesù allontanò San Pietro che lo invitava ad evitare la Croce. Ricordo che gli astanti dicevano a Gesù Crocifisso:"Se Tu sei Dio, discendi dalla Croce".Gesù non solo non scese dalla Croce ma il Padre lasciò che fosse solo ad affrontare la morte così che Egli disse :"Dio mio Dio mio perché mi hai abbandonato". E morì.
Il sacrificio della Croce era necessario per la Redenzione.
Gesù ha sofferto. Dio ha sofferto.
Ma Gesù nell'Ultima Cena e sulla Croce chiarisce anche i nostri rapporti con Dio e, cioè,
che noi siamo Figli di Dio. Essere Figli di Dio significa partecipare della Sua natura,essere parte di Lui.
E' nella natura delle cose che un padre abbia dolore del dolore dei figli. Ma Dio è andato oltre, si è lasciato pro cessare ed uccidere per ridargli la vita.Il Suo dolore per le tristi vicende degli uomini, che Egli non può evitare come non può togliere all'uomo l'arbitrio di peccare,è reale. Ogni uomo che si perde è una parte di sé che Gli viene strappata. Lungi dall'avere colpa del male degli uomini, ne ha dolore. Questo lo sa la Madonna che lotta per strappare gli uomini alla morte eterna. Questo sanno i santi che continuano a collaborare con Dio per la salvezza degli uomini.
E questo dolore Dio lo soffre ad ogni momento, poiché, in ogni momento, vi è chi si allontana da Lui. Dio stesso non avrebbe tanto dolore se l'uomo si allontanasse verso una persona che l'ama. Invece si consegna nelle mani di chi lo odia. Dio, invece, soffre per l' amore che ha per gli uomini perché Dio è CARITA'.
Queste cose non le comprendiamo in pieno. Le sentiamo,perché,se ci avviciniamo a Dio, sentiamo il Suo Amore e la Sua Parola.
Quando preghiamo con fede è come se dessimo a Dio la possibilità di donarci grazie, perché la preghiera con fede è una ripulsa del peccato, un allontanamento dal Male.
Ed è proprio nei momenti più atroci del vivere che con maggiore fede e speranza possiamo ottenere grazie se preghiamo con fede.
Se ci convinciamo alla preghiera e la rivolgiamo a Dio come atto di Adorazione e di Amore, si verificherà quello che disse Gesù:"Se avete fede quanto un granello di senape,potrete dire a questo monte di spostarsi ed esso si sposterà."
Posasiamo pregare e salvare il mondo

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