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lunedì 22 novembre 2010

L'Italia si sta rompendo

Il Cardinale Bagnasco,aprendo a settembre il Consiglio permanente della CEI ha detto che "La politica è una forma di carità autentica",sognando una generazione nuova di italiani e di cattolici che sentono la cosa pubblica come fatto importante e decisivo.
A sua volta il presidente del Censis De Rita si chiede come mai il popolo cattolico non riesce ad esprimere se stesso (n.d.a. "cioè a inverare nell'azione la dottrina sociale della Chiesa").Conclude dicendo che i cattolici sono, in piccoli gruppi,accampati in tende di "altre" formazioni politiche ed hanno perso qualsiasi possibilità di incidere.
In una sua ultima delle rare ricomparse Prodi ,ancora una volta ,sottolinea la grande disuguaglianza esistente tra cima -i ricchi e potenti - della scala sociale ed il primo scalino -cittadini a basso reddito- affollatissimo per il fatto che i quadri intermedi - dagli operai specializzati agli impiegati agli artigiani ai liberi professionisti,vittime della crisi e tartassati a dovere dal Governo, vanno scomparendo.
Le risorse di cui dispone il gradino più alto sommano il 90% di quelle totali.Il numero è formato all'incirca dal 10% della popolazione attiva. Vi appartengono, godendo di rispetto e di obbedienza nella società,politici imprenditori malavitosi e liberi professionisti esentasse ,cioè che non fatturano le loro prestazioni. In particolare il ripudio della politica- "non sono un politico ma un imprenditore che lavora per voi" -ha fatto della classe dirigente una classe di affaristi ed ha fatto della collusione tra pubblico e privato la norma. Un bene pubblico essenziale come l'acqua è divenuto fonte di arricchimento. Così altri beni e servizi essenziali.
Un esempio eclatante del degrado della classe dirigente, della collusione con la malavita e dei danni che degrado e collusione procurano alla popolazione è la questione dei rifiuti solidi urbani della Campania ed, in particolare, di Napoli e Provincia che comprendono tre dei cinque milioni di abitanti della Campania.
Il problema ha origini antiche,ma è cresciuto ed è divenuto critico nei quindici anni di amministrazione di sinistra.Dal 2008 il problema fu preso in carico direttamente dal Presidente Berlusconi e dal capo della Protezione Civile Bertolaso. La situazione fu momentaneamente risolta e furono emesse norme severe sia per la raccolta differenziata sia per i nuovi CDR. Le norme sono state disattese. I provvedimenti previsti per le inadempienze non sono stati applicati ed il problema si è ripresentato con maggiore gravità.
I RSU illegali della Campania potrebbero costituire un monte con una base di 30.000 mq ed un'altezza di 15mila metri. Sono fonte di reddito per la criminalità organizzata. Proprio per questa ragione costituiscono una storia che non ha termine.
L'emergenza rifiuti è costato ai cittadini 780 milioni di euro all'anno, mentre le ecomafie in un solo anno hanno fatturato 20 miliardi di euro del complessivo fatturato annuo di 60 miliardi di euro. Il notevole danno economico si associa a quello sanitario - tumori a stomaco polmoni intestino e vie urinarie, malformazione genetiche - a quello agricolo - prodotti vegetali ed animali tossici - a quello irriguo con inquinamento delle falde freatiche,di quelle cioè che irrigano il terreno e lo rendono fertile.
Si può, da quanto sopra, dedurre che il connubbio classe dirigente- malavita ha consentito di fare ricchezza praticamente distruggendo l'abitabilità dei luoghi.
La mescolanza lecito ed illecito non è limitata al Sud ma estesa a tutta l'Italia. Anzi la lavorazione sistemica del danaro illecito è proprio a nord,dove compare una speculazione finanziaria deregolata e detassata. Ivi hanno la loro sede i poteri forti -banche assicurazioni ecc...- ed ivi si sente più forte la direttiva del potere massonico. Il nucleo dirigente della nazione accentua una risistemazione oligarchica e gerarchica della nazione con un asssalto al mondo del lavoro ed al welfare non pensabile solo pochi anni fa :istituzionalizzzazione del precariato,assalto alle pensioni,alla scuola,alla sanità,all'assistenza agli invalidi .....
Il sistema,sensibile alla produttività ed agli affari,non recepisce più il bene comune. Il suo incrudelimento,la suia indifferenza alla storia di civiltà cristiana dei luoghi sono marcati da alcune evidenze che arretrano la posizione dell'Italia tra i paesi civili,in particolare la crudeltà del sistema carcerario italiano,che viene incluso tra quelli ove si pratica la tortura. I paesi periferici delle grandi città sono così strappati alla loro storia che viene meno l'identificazione del cittadino nel luogo e nel gruppo sociale al quale appartiene.
La scala valori di oggi ha per unità di misura il Potere e la Ricchezza. La forbice si è aperta del tutto ed all'uomo comune,all'uomo povero,all'uomo di strada,all'extracomunitario non viene riconosciiuta dignità. Vi è educazione all'egoismo, adozione del relativismo e del pluralismo etico. A risentirne maggiormente tra i due sessi sono le donne, per l'età i bambini, per le istituzioni la famiglia.
E' in questo stato di cose che acquista inportanza sempre più centrale il popolo cattolico. A base della dottrina sociale cristiana vi è la carità e la capacità di servire e di donarsi. E' quello che è necessario e vitale al mondo di oggi. "Lo sviluppo è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l'appello del bene comune". (Benedetto XVI)
La società globale di oggi,priva di regole e di freni, è anche una società molecolare. Da essa escono sconfitte le distinzioni città province regioni . E così il concetto di classe sociale che, in pratica, non esiste più. Il "piccolo" è la misura di tutte l,e cose come dice Madre Teresa. Sono le piccole comunità che devono essere educate - ed è sintomatico che il sistema degli affari abbia trascurato e trascuri l'educazione rendendola elitaria - a compiere per intero il proprio dovere ed a pretendere intera l'applicazione del welfare, la soddisfazione generale e completa dei bisogni primari di un popolo. La rifondazione in senso cristiano della società è nei nuclei. Fu proprio a cominciare dai nuclei fondati dagli apostoli, in particolare da S.Paolo, che cominciò la diffusione del cristianesimo. Oggi una rivoluzione culturale benefica deve seguire quel modello e fondarsi, come quel modello, in una educazione che è dottrina ed è pratica della dottrina, cioè Parola attiva.

martedì 16 novembre 2010

SAVIANO BENIGNI E COMPAGNI

Abbiamo sentito da loro -ma sapevamo- che la malavita ha esteso la sua attività a tutto il teritorio nazionale,in particolare che Milano ne è il Centro Direzionale ed economico.
L'evidenza del connubbio politico-camorristico è nel monopolio delle opere poubbliche.La questione dei rifiuti a Napoli ed in Campania è un DVD plateale e riassuntivo a livello mondiale.Le leggi di Berlusconi,quelle della prima crisi, non sono state rispettate ed il governo,per non dimissionare,in piena crisi Pdl,67 sindaci,ha dovuto far fagotto. Dovrà decidere ora la camorra.
Affermata,anche pubblicamente,la possibile collaborazione con le organizzazioni malavitose,l'Italia viaggia verso una ditatura di carattere vetero sud-americano.
Hanno cominciato con i processi di Tangentopoli.Un gravissimo attentato alla democrazia è stato provocare lo scioglimento dei partiti.In particolare della Democrazia Cristiana.E' doveroso eliminare ladri ed estorsori ma non le istituzioni.Prova è che,da allora,non vi è stato più rispetto delle competenze delle singole istituzioni dello Stato, è saltato l'equilibrio dei poteri. L'attacco alla Magistratura continuo e corrosivo,la carenza di finanziamenti adeguati,la mancanza di una riforma necessaria,hanno creato crepe,errori e ritardi non tollerabili.Il Parlamento,legiferando in maniera faziosa,a favore degli uni,rende il diritto precario,poiché quello che ieri era reato oggi non lo è e viceversa.
Il distacco tra il paese reale e lo Stato è accentuato.L'astensione del 40% dell'elettorato.le liste bloccate,la mancata soddisfazi0one da parte dello Stato dei bisogni primari dei cittadini,hanno sottratto in pratica il cittadino stesso alla fiducia nella legittimità e lo hanno spostato,sempre di più, verso la contrattazione con i pubblici amministratori e la malavita.
L'evidenza della decadenza civile è la situazione delle carceri. Ove decade il rispetto per la dignità della persona e viene introdotta in pratica una condizione di tortura,cade la separazi0one tra mondo legale ed illegale.
La maniera più efficace di combattere la malavita è compiere il proprio quotidiano dovere. In pratica la Cittadinanza Attiva.Quella che causò l'uccisione di don Pino Puglisi da parte del potere politico-mafioso.
Assemblee Intercondominiali a Scampìa e nei paesi della periferia di Napoli,perché il cittadino compia il proprio dovere e pretenda dallo Stato la presenza sul territorio per la soddisfazione dei bisogni primari dei cittadini,porterebbe la malavita a dover cambiare di residenza. E' vero, non sono arresti e sequestri,ma una vita onesta chiara e trasparente della comunità ad espellere la malavita come corpo estraneo.
Solo la Chiesa, una Chiesa Missionaria e Povera, può indurre la coerenza etica e lo slancio spirituale necessari per la Cittadinanza Attiva.
Quando i laici liberi pensatori,intellettuali,attori,giornalisti,politici,avranno il coraggio di separare il sacro dal profano e credere veramente nello Stato Laico,assegnando alla coscienza quello che le appartiene di diritto,e non alla legge, si potrebbe trovare anche un punto di confluenza tra civiltà laica e fede.

mercoledì 10 novembre 2010

IL MALE DI VIVERE A SUD

A Sud l'azienda che dà più lavoro ed occupazione e che investe più capitali è la Malavita. Il popolino - e non solo- vive di contrabbando, di smercio di droga, di mille affari che macchiano la coscienza e cancellano la sua integrità morale, ma danno da vivere. I guasti principali della camorra sono il connubbio sinistro con la Pubblica Amministrazione per cui il danaro del popolo finisce in gran parte nelle sue mani, e la cancellazione della dignità civile della persona, cioè la dittatura dello sfruttamento. Il terzo guasto è quello ambientale, compiuto in combutta con dirigenti, imprenditori e vigilanti.
Occorre una catarsi,cioè un risveglio traumatico e convinto dell'etica e dei valori della democrazia :uguaglianza perché nella società uguali siano i diritti ed i doveri, solidarietà perché tutti abbiano diritto alla soddisfazione dei bisogni primari.Occorre una pratica severa,rigorosa della democrazia,la coscienza che non può esservi democrazia senza il rigoroso compimento del proprio dovere. Occorre Giustizia.
Il danno maggiore che gli avvenimenti dal 1990 ad oggi hanno provocato è lo squilibrio nei rapporti tra le istituzioni dello Stato.L'ultimo approdo rimane la presidenza della Repubblica.
La Giustizia,l'Economia,la Scuola.
La Giustizia. Le carceri e l'incertezza delle leggi. Il sovraffollamento,la promiscuità,l'anormale modo di vivere nelle celle,il numero dei suicidi,le torture che ogni tanto vengono alla ribalta della cronaca,abbassano l'Italia a livello di Haiti o della Somalia.L'incertezza delle leggi che è incertezza dell'essere del cittadino.La legge cambia a seconda dell'interesse dei dirigenti.I condoni si susseguono cancellando abusi ed evasioni.Il cittadino non sa più chi egli sia,ha difficoltà ad identificare il suo essere soggetto di diritto.
L'economia.La sperequazione,la cancellazione dei gradini intermedi e della elasticità della scala sociale è cancellare la democrazia. Di fatto si è instaurata tra la classe dirigente ed i signori della malavita uno dei peggiori ponti di comando che una società può avere. Una società di fatto ai margini e non più dentro l'Europa.
La scuola ormai non copre più i bisogni dell'infanzia e dell'adolescenza.Ma il difetto maggiore è di non aprire la porta della speranza ai giovani. Non all'interno della istituzione dove cattedre, docenze, borse di studio vengono assegnate in maniera indegna di un paese civile.
Si parlava di catarsi.
Non possiamo avere la presunzione di far parte della classe dirigente e cambiarla.
Abbiamo,invece, il dovere di essere cittadinanza attiva ed ottenere dallo Stato la soddisfazione dei bisogni primari di tutti i cittadini.
Dobbiamo educare al rispetto del proprio dovere e formare una classe dirigente che sappia leggere i segni dei tempi e governare con capacità e funzionalità. Soprattutto con onestà.

venerdì 5 novembre 2010

I CATTOLICI PER UNA CITTADINANZA ATTIVA

Rev.mo Padre,
siete stato molto gentile nel rispondermi e vorrete esserlo ancora ascoltando il problema che considero e l'opera che mi proprongo.
Il problema è questo : il libero mercato privo di regole a riguardo del lavoro e del rispetto della identità produttiva dei manufatti,identità come luogo di produzione e come caratteristica del lavoro locale,gradualmente,ma con accelerazione da lineare a quadratica,porta alla "società delle proprietà",nella quale l'individuo finisce per essere una res.Questo privilegio della produzione comporta l'annullamento delle garanzie e delle previdenze del lavoro.
L'effetto sulle famiglie e sui giovani è alla Vostra attenzione quotidiana nell'assistenza spirituale ai fedeli.Nella società italiana la corsa verso un'ideologia pragmatica che-al momento del suo riconoscimento come tale sarà dittatura dura e pura,sarà atea ed informaticamente dominante-viene accelerata da una corruzione estesa al governo di tutto il territorio nazionale,mentre al Sud vi è il male maggiore del governo affidato ad un potere politico-mafioso che già ha fatto dei martiri. L'opera necessaria è informare,educare,formare.
E' doveroso che la gente conosca i segni dei tempi,il mondo che materialmente l'aspetta.Il contrasto all'accumulo delle ricchezze ed alla distruzione delle risorse può venire solo dalla dottrina sociale cristiana. Possiamo giovare educando e formando una nuova classe dirigente.Non possiamo giovare partecipando direttamente al potere politico che ignora una corretta prassi cristiana.L'azione della Chiesa e nostra è missionaria e noi dobbiamo svolgerla nell'umiltà, cioè nella verità. Per questo il significato del tutto è "In cammino con Gesù".
Se camminiamo con Lui,avremo forza e coraggio e non ci perderemo, se Lo tradiremo ci perderemo nel regno delle mosche.Tutta la Chiesa è tesa oggi in questa azione educativa e formativa: spronare il cittadino a compiere interamente il proprio dovere ed a pretendere dallo Stato la soddisfazione dei bisogni primari,dei diritti civili. Ed è un'opera importamte e pericolosa. Per essa fu ucciso don Pino Puglisi, esempio di santità e di impegno civile al quale conviene ispirarsi. La speranza è che questa necessità venga accolta all'interno della Chiesa e si faccia subito organizzazione.La società globale è, come tanti esempi di esperienza dimostrano e tanti Premi Nobel per la Pace,una società il cui universo è molecolare.Il successo dell'iniziativa non sta in un grosso apparato organizzativo.
La convinzione che ciascuna piccola,piccolissima comunità ha la convenienza e l'obbligo di organizzarsi in cittadinanza attiva si ispira ad un dettato di carattere universale. L'organizzazione,invece,è e conviene che sia locale,di piccola comunità.Cosa sarebbe Napoli se tanti don Pino Puglisi,laici o consacrati non importa, organizzassero le Assemblee Intercondominiali,come al Rione Brancaccio di Palermo,per educare i cittadini a compiere il loro dovere,per pretendere dallo Stato la soddisfazione dei bisogni elementari, secondo il dettato della Carta Costituzionale?
Certo questo tipo di organizzazione e di mobilitazione il potere politico-mafioso lo reputò tanto insidioso per il suo essere e tanto nocivo ai suoi interessi da comandare l'assassinio di don Pino Piglisi. Napoli sarebbe bella,nuova e profumata. Respirabile.