Cerca nel blog

sabato 24 novembre 2012


 TITOLO  :   LA    REMUNERAZIONE

 

Forse sono necessari i licenziamenti, il mancato rinnovo  dei contratti di lavoro
 ed anche l’ aumento delle tasse. Forse è anche necessario l’aumento dei prezzi al dettaglio, insostenibile per chi  deve comprare alimentari. Si diminuisce il cibo, si ricorre alla mensa dei poveri. Forse è anche necessaria la restrizione dei servizi sanitari, l’abbattimento dell’assistenza ai disabili. Forse è anche inevitabile una scala sociale con un estremo superiore ed uno inferiore ,priva di valori intermedi.

Vi è qualcosa che non consente all’elettore di accedere al seggio elettorale, ma lo pone in una posizione di inevitabile e definitiva condanna del mondo politico e dei partiti : a) essere presi per i fondelli; b) l’inarrestabile e continuo lucrare del pubblico danaro da parte dei politici. Vedi privilegiati. Il governo Monti non ha adottato provvedimenti a carico delle ricche e varie congreghe di possidenti perché non avrebbe avuta l’approvazione della disposizione legislativa. Esempi sconcertanti l’ IMU per gli edifici di proprietà della Chiesa, i privilegi mantenuti per la scuola privata, dagli asili infantili alle Università , l’immutabilità degli stipendi e delle indennità per pubblici amministratori ed affiliati, l’aver rimasta invariata normativa e commissioni dei concorsi per le cattedre universitarie, nonché le regole per la direzione delle ASL e di tutte le amministrazioni del Parastato. Si potrebbe continuare. A fronte del mantenimento di privilegi ed al bendaggio rispetto a consuetudini di parentelato , di affinità e di clientelismo rilevabili dalla lettura di una semplice pianta organica, i poveri non collusi hanno avuto  i provvedimenti della Fornero con centinaia di migliaia di esondati , con l’allungamento dell’età pensionabile con effetto retroattivo, la pratica eliminazione delle garanzie previste dagli articoli 17 e 18 dello Statuto dei Lavoratori. Si può continuare  con le restrizioni a Scuola ed ASL. E’  da condannare che, ove una diminuzione di spesa poteva venire da una nuova comunità delle regole, è venuta, invece, da una comunità dei tagli. A chi ? a chi non è tanto potente da far mancare la maggioranza al governo e, dispiace moltissimo dirlo, a chi non è in grado di condizionare gruppi e, dispiace moltissimo dirlo, a chi non è in grado di ottenere protezione da potenti.

E’  certamente , in queste circostanze, da condividere il contenuto  della lettera della Presidenza  nazionale dell’ Azione cattolica in data 20 settembre 2012. “I cattolici lavorano, e non da ieri, non per trovare uno spazio elettorale, ma per riempire di “contenuti” una scena pubblica occupata spesso da odi, rancori, scandali, sprechi e lentezza nel rispondere alla crisi, che –come ha ricordato il 29 agosto scorso il cardinale Angelo Bagnasco,presidente della CEI – coinvolge innanzitutto la visione dell’uomo “.  La giustizia sociale collega strettamente l'ambito economico con quello etico. Lo ha ribadito Benedetto XVI nel discorso al Comitato Esecutivo dell'Internazionale Democratico-Cristiana.

E’ FINITO IL TEMPO DI FARE LO SPETTATORE – SOTTO IL PRETESTO CHE SI E’ ONESTO CRISTIANO.

TROPPI ANCORA HANNO LE MANI PULITE – PERCHE’ NON HANNO FATTO MAI NIENTE.

Primo Mazzolari

I cattolici non hanno liste ed interessi di parte da difendere ma hanno da proporre “interessanti letture del mutato scenario economico globalizzato, delle nuove relazioni tra diritti e doveri, tra libertà e responsabilità, tra potere e partecipazione, tra economia, finanza e sovranità dei popoli.”

-L ‘attuale crisi rappresenta un’influenza abnorme del mondo finanziario sull’economia, nel senso che esso tende al guadagno senza limiti di rispetto delle condizioni di vita dei popoli. anche delle condizioni di vita dell’habitat naturale così nei grandi agglomerati urbani come nelle campagne nelle foreste e nel mare.

-Il legame tra l’ambito economico e quello etico è venuto meno. Dagli anni ottanta questo cedimento graduale della frontiera dell’onestà ha reso l’Italia indegna di ascolto nel  consesso delle nazioni civili e luogo di incontro e di scambio privilegiato della malavita internazionale.

-La labilità del rapporto tra diritti e doveri è platealmente esplosa nell’uso del pubblico danaro sia per la moltiplicazione delle indennità , degli stipendi ,dei provvedimenti di previdenza sociale della casta padrona sia, addirittura , per lo sperpero di centinaia di migliaia di euro,per intenderci di centinaia di milioni, di danaro pubblico tra feste  new burlesque e slot machine.

-Nuove relazioni tra potere e partecipazione sono più che necessarie, essenziali per la vita  dell’Unità d’Italia. Ricordo Giuseppe Zamberletti  fondatore della moderna protezione civile italiana, onesto e competente. Fu presto sostituito e venne la 219. E’ stata la fondazione della Nuova Camorra, il tramonto della speranza per Napoli. Tutto è stato fatto senza consultare il popolo, nelle riunioni interpartitiche alle quali partecipavano – logicamente – le correnti al potere. Il popolo è stato palesemente ignorato ed anche praticamente maltrattato. Eppure alcuni noti mietevano centinaia di migliaia di voti di preferenza ma erano palesemente “orientati”.

Il  mondo cattolico non può permettere  che l’isolamento e lo sfruttamento del popolo perseveri, pure perché la candela è arrivata al moccolo e può spegnersi con un gran botto finale.

I cattolici hanno una rete  di “associazioni e di movimenti impegnati nel sociale”. Bisogna che tutto tutto quello che si fa  sia accompagnato dalla formazione del cittadino e dal richiamo della funzione pubblica alle sue responsabilità.

Poniamo un limite alla corruzione dei dirigenti  ed alla malavita. Lottiamo perché la famiglia possa vivere,perché i giovani abbiano un avvenire. Costruiamo un movimento civico per la difesa del cittadino e del paese Italia.

Il nostro fine è formare IL CITTADINO ,  partecipe e protagonista della vita sociale, senza in alcun modo compromettersi ,  "tenendo presente che chi cede nel poco ha già venduta la sua anima al male". E che sia la fine dell’arroccamento per dividere in porzioni la torta Italia ed appropriarsene.

venerdì 16 novembre 2012


 

TITOLO  : POVERA  ITALIA

L’ oggetto del dissenso sulla proposta di riforma della legge elettorale si racchiude nella percentuale che può far scattare il premio elettorale. Già si sa che nessun partito riuscirà ad avere una maggioranza assoluta e per questo si ammette la coalizione di partiti, cioè un  insieme di partiti diversi che però sostengono lo stesso candidato alla presidenza del consiglio. Nell’attuale legislatura la coalizione vincente, PDL –Lega, ha come leader Berlusconi. Il pomo della discordia è la percentuale di voti favorevoli che permette lo scatto del premio. Gli uni sostengono una percentuale del 42,,5%, gli altri, cioè la coalizione sicura di avere la maggioranza relativa, sostengono una percentuale di gran lunga inferiore. Si tratta comunque di arrivare ad avere in Parlamento la maggioranza assoluta pur non avendo raggiunta quella dei voti. Altra questione è quella del premio. Gli uni sostengono un premio del 10% degli eletti in quella coalizione, gli altri – quelli destinati al governo nelle previsioni sostengono una percentuale più alta.

In ogni caso si tratterebbe sempre di un governo non rappresentativo della volontà della maggioranza degli elettori. Precarietà assoluta nascerebbe dalla vittoria assoluta di Grillo. Se si è ben capito sostiene l’uscita dell’Italia dall’Euro.

Alcuni pensano alla riproposizione  di un governo Monti. Certamente a  merito di questo governo torna aver realizzato il Fiscal Compact  il “pacchetto” che porta ad un coordinamento delle politiche economiche e contempla   il  raggiungimento del pareggio del Bilancio e la diminuzione  progressiva del debito pubblico.

Il governo Monti non ha però dimostrato rigore nella lotta alle lobbies. Infatti la riforma delle pensioni ed una rivisitazione dell’art.17 sulle giustificazioni del licenziamento dei lavoratori e gli altri provvedimenti che colpiscono la gente comune, appartenente a quel 90% che  detiene il 10% della ricchezza della nazione, hanno avuto un decorso  relativamente facile ed un’approvazione relativamente rapida.

Invece quei provvedimenti che toccavano le lobbies o  non sono stati presi in considerazione oppure sono stati modificati – legge sulla corruzione, revisione di stipendi, provvidenze ed indennità per gli eletti nelle pubbliche rappresentanze. Ha commesso numerosi errori sulla povera gente, il problema degli esodati , cioè di chi è stato invitato a mettersi in pensione in anticipo aderendo al licenziamento ed ha perso poi lavoro e pensione, il taglio dell’assistenza ai sofferenti di Sla, cioè di Sclerosi Laterale  amiotrofica, tagli alla  pubblica istruzione, pagamento dei crediti verso la pubblica amministrazione. Per le lobbies, invece, la legge sulla corruzione non interviene sul reato del falso in bilancio, si pensi alla false fatturazioni dell’Ospedale San Raffaele. Il voto di scambio poi sarebbe punibile solo se il politico paga in contanti, non  se lo fa attraverso “favori” come appalti od assunzioni. In effetti l’Italia  - come corruzione- è al livello dei paesi balcanici e l’aspirazione sarebbe stata di portarla a livello dei paesi occidentali industrializzati.

L ’azione del governo Monti è stata benefica perché  l’andamento del Pil sarà quest’anno di meno 2.3 e meno 0.2 nel 2013. L’azione del governo Monti è stata però frenata dai gruppi di potere nei due sensi, il primo quello dei prelievi – tagli e prelievi sulla povera gente, il secondo  modifiche di leggi in maniera da non colpire o da moderare l’intervento sui privilegiati.

Non è stato efficace la difesa degli interessi del popolo con manifestazioni e scioperi. Si deve al senso di moderazione dei lavoratori se non vi sono state degenerazioni. L’arma della protesta non funziona o degenera portando danno e nessun vantaggio. Intanto non è ammissibile che governo e casta padrona continuino a deliberare senza avere in nessun conto le condizioni della società dei “minimi” . Vi sono un centinaio di associazioni in difesa dei diritti dei cittadini, se ne valutano 84. La loro azione incide poco o nulla.

Bisogna cambiare, passare dal cittadino che si affida al duopolio politica-malavita al cittadino che controlla e determina l’azione dei governanti, al cittadino che previene i soprusi ed i commerci illegali. Il ventennio passato – lascia traccia un ventennio, si pensi a quello fascista – ha segnato la degenerazione e la corruzione del mondo politico, l’arricchimento delle persone coinvolte in affari illeciti o al limite della legge stessa, un aumento abnorme della disoccupazione e della povertà. Ha portato l’edificazione  – nella cinta dei paesi confinanti con Napoli –  a più del 90% del suolo agricolo con un’edilizia senza infrastrutture primarie  o insufficientemente attrezzata. Si sono poste le basi per la corruzione della gioventù – giovani drogati,selezionati per collaborazione con la malavita, diffusione della prostituzione maschile e femminile, scarsa o nulla assistenza all’infanzia ed alle giovani madri – e per la promozione  degli imprenditori a rango di padroni, specialmente con la contrattazione a tempo determinato quando c’è e con il licenziamento facile.

Nonostante il grigiore dei tempi, noi abbiamo ancora speranza e possibilità di rifarci della casta padrona e di riportare una semina di civiltà nei nostri luoghi, Abbiamo alle spalle la costruzione, sulle macerie della guerra e sulle spoglie del fascismo, di una repubblica popolare. Con la collaborazione di tutti abbiamo portato l’Italia – democrazia fondata sul lavoro – al 4° posto tra i paesi industrializzati. Possiamo ripescare dalla nostra memoria il ricordo e la capacità per riportare benessere e libertà  al popolo italiano. Non si può che sfiduciare i partiti per la superbia e la corruzione  da cui sono invasi. Bisogna avere rappresentanze di cittadini che controllino e verifichino l’operato dei politici ed abbiano la possibilità di sfiduciarli, Nelle nazioni occidentali maggiori si è cancellati dalla scena politica per motivi di carattere personale, negli Stati Uniti come in Inghilterra. I cittadini devono organizzarsi e non possono più tollerare che si acceda a Montecitorio per fare il proprio interesse particolare, ma anche che si acceda al Consiglio Regionale per soddisfare la propria voglia di giocare di azzarda. Né si può più consentire che, in piena  Roma si innalzi una tenda in onore dell’ospite e si consenta l’accesso a cittadine italiane pagandole 50 euro caduna. Vergogna

Vincenzo Cicala

mercoledì 14 novembre 2012

venerdì 2 novembre 2012




 


 OHIME’!  CI   FOSSE   UN  ATTO   DI   DOLORE

Alla  degenerazione politica hanno certamente contribuito l’esplosione demografica  e l’adozione acritica e omnicomprensiva della tecnologia, come di un mezzo di evoluzione al di sopra di ogni possibile esame critico. Si è perso il contatto del cittadino con la politica, è a dire con l’amministrazione del paese dove si abita e della nazione dove si risiede, né vi è stata una adozione critica e ragionata di quelle decisioni che incidono sullo stesso modo di esistere e determinano l’avvenire di un popolo.

 Quando la percentuale di partecipazione al voto scende al di sotto del 50%, cioè si astiene più della metà dell’elettorato; quando, in questa competizione amputata della volontà popolare, il maggior partito risulta quello contestatario di Grillo, si constata che i partiti che ancora oggi sono al potere non raccolgono il gradimento degli elettori. Quella dei cittadini, in una nazione che in situazioni di normalità abitualmente arriva al 90% dei votanti, è stata l’espressione di una sfiducia ragionata e maturata da tempo. Certamente ci saranno le elezioni politiche ed il rinnovo del Parlamento. Magari ci sarà un partito di maggioranza che arriverà al 30% -di più non credo possibile- e pretenderà di rappresentare l’Italia e gli italiani anche se avrà votato – come in Sicilia e come è opinabile che avvenga- il 45% degli elettori. Cioè pretenderà di governare con un consenso che sfiora il 14% degli elettori. E governerà ed avrà il controllo dell’amministrazione statale e parastatale ed avrà la rappresentanza dell’Italia nei rapporti  internazionali. A questa probabile situazione paradossale si è arrivati per la constatazione  della incapacità a governare e della corruzione dei governanti. Non è pensabile che una così esigua e velleitaria  rappresentanza confermi il risanamento dell’economia e segni la ripresa e la crescita della nazione.

Il problema è di andare a votare se non si vuole che l’Italia si sfarini e disgreghi in mani sporche e rapaci.

Noi abbiamo visto che la rapacità, la cattiva gestione del pubblico bene comincia dall’alto ma si diffonde e ramifica in tutte le rappresentanze, quelle regionali, provinciali e comunali ed in tutte le amministrazioni decentrate, dalle ASL alle Università.

E’ assurdo che, una volta eletto, un rappresentante possa essere sottoposto a decine di processi e continuare a gestire il potere. E’ assurdo che la ragnatela si espanda e copra l’intera nazione. Fino a pochi anni fa era impensabile che fossero coinvolte le regioni centro settentrionali. Ai semplici cittadini il marcio di esse  è stato notificato di recente quando la corruzione si è infiltrata in tutte le arterie ed ha cambiato il prototipo di amministratore veneto-lombardo ecc … davanti agli occhi dei cittadini semplici. Il problema è che le azioni degli organi di controllo che la Costituzione ha posto a garanzia del buon governo sono state neutralizzate ed ,anzi, spesso l’efficacia della loro azione è stata annullata per legge ad hoc sopravvenuta a difendere interessi personali o di parte.

Ohimè!  Ci fosse mai qualcuno a recitare un atto di dolore. La sfrontatezza dei pubblici rappresentanti è arrivata alla difesa dei beni malamente acquisiti, tanto è che chi è partito con pochi milioni di lire ed è arrivato a miliardi di euro ancora si scuote ed inveisce e minaccia a difesa dei suoi averi e della sua persona. Così anche  chi conosceva la probabilità del verificarsi di una catastrofe ed ha taciuto per ubbidire ad una parola di ordine provocando la morte di cittadini inermi. Si è arrivati a situazioni e fatti di portata enorme e si è riso sulle sventure altrui pensando di ricavarne vantaggio.

I cittadini devono svegliarsi. Non è possibile vedere indebolite od annullate le norme e le azioni di previsioni di un delitto o di una trasgressione. Neanche è possibile ; in una nazione dove ancora non si sa chi ha compiuto la strage di Bologna od assassinato Enrico Mattei o Paolo Borsellino ; dove non si sa se qualche cattedra – di umile o di grande rilevanza – sia stata assegnata nel rispetto di oneste procedure concorsuali; neanche è possibile che il rispetto delle regole sia riservato ad un’opera di repressione che, come tale aspetta prima che il delitto venga compiuto e, poi, si trascina per diversi anni nelle aule giudiziarie.

Il cittadino ha diritto di difendere la propria vita. Nella terre della Campania Felix di Caserta e di Napoli – come risulta ed è predicato dai pulpiti dai parroci che fanno i funerali – non si muore più di vecchiaia ma giovani e di cancro veicolato dai residui tossici sotterrati ovunque ad alimentazione dei prodotti ortofrutticoli. Se le varie famiglie mafiose incutono timore allo stato, i cittadini hanno diritto di difendere la vita propria e dei propri cari.

La voce maggiore dei bilanci regionali è la Sanità. Però i malati terminali e gli invalidi al 100% non vengono più assistiti, anche i malati cronici e poveri non possono fare tutte le analisi a spese dello stato né possono ripetere quelle gratuite se non passano sei mesi. I bilanci ASL continuano ad essere la spesa maggiore ed enorme della regione. I guadagni del personale medico e paramedico si estendono nel privato e non sono fatturati. La cura della propria salute è un diritto inalienabile del cittadino. Questi ha diritto di vigilare e di stimolare l’intervento dell’autorità preposta e di intervenire in proprio, sempre nei limiti della legalità, se non si interviene con giusto rigore.

L’elenco potrebbe continuare , per esempio con la politica annonaria – essenziale per non morire di fame. I prezzi dovrebbero scendere ,non aumentare e la variazione dovrebbe essere contenuta in limiti ragionevoli. Il mangiare del popolo non interessa al governo ed alle amministrazioni locali. Interessa molto ai consumatori ed è giusto che le loro associazioni di cittadinanza attiva abbiano potere di intervento perché leggi e regolamenti vengano rispettati.

I cittadini hanno interesse a votare persone oneste e capaci. Non importa a quale partito appartengono. E’ importante che in parlamento non si ripetano le scene vergognose che, con il video, sono entrate nelle nostre case.

Anche pubblicamente è stato detto dal Ministro stesso che ,per quadrare i conti, sono stati colpiti i poveri, i deboli. Bene. Questo non deve più avvenire. Occorre che le lobbies  siano cacciate fuori dal Parlamento. Chi rappresenta il Parlamento ? Il popolo italiano oppure i gruppi di banchieri , di palazzinari , di industriali ecc …. che detengono il 90% della ricchezza italiana ,esportano all’estero il lavoro e sono fattore determinante di una disoccupazione che supera il 10%, giovanile supera il 30%, per le donne supera il 50%.

I cittadini hanno motivo e diritto di organizzare una Cittadinanza Attiva che sia capace, come dice il Papa, di lottare anche contro il potere per difendere la povera gente che non ha ville da Sogno ma ha figli da nutrire ,adolescenti da educare e non da vendere a depravati.

 

 

Vincenzo  Cicala