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venerdì 25 marzo 2011

LA NECESSITA' DI ESSERE UNITI

La finanza creativa ed il libero mercato senza regole che possano calmierare, cioè regolare la produzione e la vendita a vantaggio della intera comunità,sono contrarie alla carità poiché non tengono in alcun conto la vita e la dignità del cittadino ,che non appartenga alla classe dirigente e dominante. La finanza creativa dispone lo spostamento anche della produzione tipica nei luoghi dove i costi di produzione sono minori,minori i compensi le garanzie e le provvidenze ed il costo della sede stessa della fabbrica.
In Campania come in Lombardia i lavoratori disoccupati sono in percentuale non sopportabile da una società democratica e gli occupati non hanno garanzia di stabilità,mentre la previdenza e l' assistenza sociale sono ridotte ai minimi termini.Il lavoro in nero ,privo di garanzie anche sanitarie, è prevalente.
Se a Milano un giovane su tre è disoccupato,a Napoli lo sono due su tre. Neanche la percentuale milanese è tollerabile. Non esiste più giusta causa ed una colf come un operaio qualificato, come un tecnico laureato,come un dirigente può essere licenziata d'improvviso. La cosa peggiore è l'influenza che questa precarietà ha sulla formazione ed il mantenimento della famiglia,sulla vita dei figli, dai piccoli che non godono di asilo nido agli adolescenti che non godono più di scuola di stato gratuita.
L'assalto alla previdenza sociale ha avuto l'effetto di restringere le misure sostitutive del reddito da lavoro in caso di malattia o di invalidità e la cassa integrazione.Anche le provvidenze per la maternità specialmente nel settore privato. Esempio di abnegazione la ministra Gelmini fotografata al lavoro pochi giorni prima del parto.
Nel settore pubblico il risparmio è basato sulla contrazione degli organici e sull'affidamento dei servizi ad aziende private.Il settore maggiormente colpito è la sanità che risente della corruzione malavitosa ,della corruzione clientelare, dell'eliminazione di servizi periferici come ospedali e distretti sanitari in piccoli paesi, dell'aumento dei tickets dei servizi ambulatoriali e laboratoriali e di ospedalizzazione anche per le persone a basso reddito. Questi pagamenti riguardano anche tumori e malati terminali.
L'accumulo della ricchezza da parte della classe dirigente si accompagna alla disgregazione della società e della nazione. La classe media si va estinguendo e la società risulta sempre più costituita da una élite ricca e potente e da un vastissimo popolo di bisognosi.
Il federalismo solidale,sostitutivo dell'organizzazione centralizzata dello Stato, appare sempre più un sogno pio,mentre le autonomie ed il federalismo fiscale già applicano una distribuzione non equa del reddito della nazione. Alla tradizionale cattiva amministrazione delle regioni meridionali si aggiungono i soprusi di quelle prevalenti dell'altra Italia.Per converso nelle illibate regioni del nord vi è una abnorme infiltrazione della malavita.
La forbice si è così allargata che è difficile pensare ad un mantenimento dell' unità nazionale. Fenomeno comune a tutto il territorio è la corruzione e l'attuale classe dirigente ,prevalentemente del nord, non è meno corrotta della precedente che aveva una numerosa rappresentanza meridionale.
Dovere di noi cattolici, secondo le continue esortazioni dei nostri pastori e la grande evidenza che ha assunta la Dottrina Sociale Cristiana come vera sola interprete delle esigenze dell'uomo di oggi,della sua dignità,è di partecipare ,di essere i nuovi protagonisti della vita della società. La Dottrina Sociale Cristiana è l'unica in difesa della vita.
Non si può partecipare in ordine sparso. Neanche si può aderire ai partiti,poiché ,come da cronaca, la corruzione li inquina tutti.Noi dobbiamo essere un grande movimento popolare interclassista,laico,credente,capace di difendere il welfare conquistato in un cinquantennio di democrazia,capace di difendere l'identità dei nostri paesi,la purezza dei nostri cieli, cioè dell'aria che respiriamo,dell'acqua che tutti hanno diritto di bere senza pagare tasse,almeno bere, della campagna e dei suoi frutti non inquinati, delle nostre fabbriche dove equamente vengano divisi costi e ricavi tra capitale e lavoro.Abbiamo diritto che il nostro danaro non sia manipolato da enti e persone a fini speculativi ,non sia giocato sul mercato perché i ricchi siano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Abbiamo diritto ad una normativa che orienti la vita economica verso il benessere di tutti e non all'illegittimo arricchimento di persone che dissipano il danaro in una vita corrotta ed artificiale da vip di tutte le possibili estrazioni partitiche.
Questa testimonianza è voluta dal Signore ed è necessaria perché si conservi traccia di carità nella vita sociale. Perciò, se saremo umili e svolgeremo la nostra opera come servizio,Gesù camminerà con noi nella nostra vita quotidiana ed aprirà le finestre degli uomini al Sole della Speranza.

martedì 15 marzo 2011

SACRI AI CUORI DI GESU' E DI MARIA

Il caso di Orvieto

La notizia
Il Vescovo ha presentato le dimissioni che sono state accettate.La motivazione è il divieto -posto dalla Santa Sede- di promuovere a Sacerdote il diacono suo segretario. Lo stesso diacono -a seguito del divieto posto -si suicida.

La polemica
Sulla questione pubblica un articolo Giuliano Ferrara chiedendo chiarezza.
Socci oppone che sono atti interni alla organizzazione ecclesiastica,dei quali non si dà motivazione.

Commento
Cristo dice il vostro linguaggio sia sì sì no no.E lo splendore della Verità acceca di luce la Croce,una Luce che si spande nel mondo e scaccia le tenebre.
E che il nemico si annida e si cela proprio all'interno della sacrestia è un fatto che tristemente si conosce perché il Nemico tenta a scardinare dal di dentro l'edificio della Chiesa.
Vuoi? Cosa vuoi? Nascondere? Vuoi nascondere a Cristo la Verità? Cristo la conosce e ti conosce. Non puoi nasconderti sotto il manto di Satana.
Quanti santi sono stati perseguitati.
Ma vi è un altro vizio praticato nelle sacrestie. L'invenzione maligna e la maligna distruzione di una personalità. Dì che è cretino. Non lo è ma dillo. E lui sarà cretino.
Sembra la poesia di Edgar Lee Master.
Bisogna parlare con chiarezza.Dire il Vero perché Gesù è Vero come è Vero Dio.
Un diacono si è suicidato.Fossero stati almeno tanto sapienti da prevenire il gesto che è stato commesso.O devo dire che di quel gesto possibile se non probabile non importava né tanto né poco?
Guardiani !,tirate fuori il fango da dove è.Non incrudelite sui semplici.La crudeltà è di Satana.
L'Amore è di Dio.

Io scrivo perché da educatore ho avuta un'esperienza che conforta i miei anni maturi e non presenta rimorsi di mistificazioni,preferenze,coperture nocive di carenze o di difetti.
Ho anche il ricordo di avere sempre stesa la mano insieme con le istituzioni dello Stato,opportunamente scosse da me insieme con i genitori. Sempre ho informati e chiesta la partecipazione dei familiari,anche quando gli alunni erano maggiorenni.
Sempre giudizio ed azione conseguente sono stati pubblici e motivati e soggetti a correzione.
Il Vescovo, capo della diocesi, ha anche la funzione di rappresentare i cattolici di fronte alla pubblica autorità.E' necessario che i motivi delle sue azioni siano chiari e palesi perché interessano noi tutto popolo di Dio e non una sola persona.
L'interesse particolare di tutto il popolo di Dio verso i sacerdoti è chiaro e palese perché essi leggono al popolo le Sacre Scritture e ne dispiegano Grazie e Significato,sicché sono il tramite attraverso il quale Gesù opera la Redenzione.
E' un'opera chiara e palese, lucente come stella.
Nulla può essere nascosto che riguardi operatori ed opere perché sono ricchezza e forza del Popolo di Dio.
Parimenti la pazienza,il rigore,l'amore con il quale Gesù seguì gli Apostoli,portando un pescatore ignorante ed un persecutore acerrimo e crudele ad essere colonne fondanti ed eterne della Chiesa di Cristo,devono ugualmente essere adoperati per educare sacerdoti degni.
Occorre chiarezza,non oscurità.