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mercoledì 19 settembre 2012


I   PARTITI   PROPONGONO   UNA  REALT A’    VIRTUALE

 

E’ oggi impossibile vivere in maniera libera senza il condizionamento di una rappresentazione telematica e pubblicitaria della vita. Vi è la possibilità di controllare anche a distanza ciò che fa,anzi, anche ciò che pensa una persona. Ne consegue la possibilità di determinare la maniera di agire e di pensare delle masse. Anche al bisogno ed al piacere coerenti  con l’istinto naturale si sostituiscano un bisogno ed un piacere prodotti artificiosamente per avere guadagno con accumulo di capitali e possesso della persona. In corrispondenza diminuisce la possibilità di soddisfare in maniera semplice e naturale bisogni e piaceri strettamente legati alla natura dell’uomo . Sale da giochi, video poker,bibite dolci ecc….Il fenomeno è divenuto di massa, implicando persone note e non. Nelle scommesse  implicati  valenti  giocatori di calcio, pensionati, madri di famiglia, giovani ed anziani. Il giro di affari è enorme. I l ministro della sanità Balduzzi ha preparato un decreto di legge. Nell’operazione di svuotamento del decreto  sono state decisive le pressioni dei parlamentari sul sottosegretario Catricalà. (la Repubblica del 12 settembre). Vuol dire che i parlamentari hanno interesse a mantenere il gioco delle scommesse. Il fenomeno delle scommesse distorce quella che è la naturale competizione, per esempio inquina il campionato di calcio.

Per gli adolescenti ed i giovani è naturale incontrarsi,stare insieme,ballare,innamorarsi. L’alcool, la droga, fare l’alba ,fare musica nei locali ledendo i diritti del vicinato sono tutti fenomeni indotti. Il numero di incidenti mortali del sabato notte, il numero e l’ atrocità degli assassini perpetrati in quelle ore ed occasioni indicano certamente una prevaricazione. Il danno maggiore è la deviazione in violenza e prevaricazione del bisogno di amore e di amplessi liberi della gioventù. In effetti questi due esempi sono estratti da una proposta di vita che la tecnica, la concorrenza, la produzione fa all’uomo ed al cittadino. All’insegna di un tenore di vita adeguato alle possibilità che la tecnica ed il mercato finanziario offrono si sbriciola l’uomo ,mandando a rotoli umanesimo e civiltà .

Ci si riduce ad un crudele quanto inevitabile  prossenetismo  di massa che conduce all’affermazione del malaffare  e di movimenti politici che, in una società correttamente orientata ,  non sono concepibili.

L’assuefazione delle masse ad una vita virtuale determinata da una rappresentazione di ciò che può essere ma in realtà non è messa a disposizioni dai più moderni ritrovati della tecnica, ha alterata la personalità delle masse. Ha colpito soprattutto quello che è il naturale istinto di ribellione ad una prepotenza che colpisce  la dignità del vivere quale  membro attivo e fattivo della società.

Questo degrado della personalità sociale altera i dati distintivi di una città ,il carattere di una regione rendendo possibile la manipolazione delle popolazioni.

Una volta stabiliti forti vincoli tra  classe dirigente e  malavita, si è avuta la formazione di una oligarchia. Essa,però, mentre  evidenzia straordinarie capacità di difesa dei propri interessi e del proprio primato,non mostra capacità di governo. Manipola leggi e pubblica amministrazione a suo favore, generando incertezza del diritto e degrado del territorio.

Le campagne, i paesi, le città devastate, di cui ciascuno prende quotidianamente visione, differenti da nord a sud in numero e danni inferti appartengono a tutti i cittadini residenti. Per quali ragioni essi consentono una devastazione che continua ? Per mancanza di cultura come opina il Presidente Zagrebelsky ? Se il napoletano si fosse sentito legato a luoghi,mare,campagna,beni archeologici ed ambientali, si sarebbe ribellato. Perché il cittadino non ferma la macchina devastatrice della classe dirigente?  Nei paesi devastati della provincia di Napoli i ricchi sono per lo più di origine contadina. Fatti i soldi si sono disfatti del suolo. Negli stessi paesi la costa è stata massacrata da villaggi  mutatisi presto in lande abitate da  abusivi. Un litorale da Cuma a Formia certo più bello, vario e salubre di quello di Rimini è – vedi “Gomorra”- è praticamente in governo alla Camorra.

I cittadini devono radicarsi sul territorio e prendere coscienza che il proprio benessere nasce da quello della comunità. Acquistare capacità di difesa e di controllo sulla classe dirigente. Le loro azioni devono essere preventive, attesa l’evanescenza nel tempo dell’azione della giustizia. D’altro canto è certo preferibile che il delitto non si compia. La solidarietà, la cittadinanza attiva non può essere incamerata nei partiti  perché il degrado del Sud è dovuto proprio all’asservimento dei cittadini ai partiti ed alla collusione di questi e delle loro amministrazioni con la camorra.  I soldi spesi nel Mezzogiorno hanno portato danno. Bisogna prendere il coraggio a due mani e costruire una Civiltà Meridionale.

Se il pubblico intervento ha potuto inquinare la parte più bella del Golfo di Napoli, di Taranto e di tanti altri luoghi ameni della terraferma e delle isole, vuol dire che gli abitanti non capivano e non sapevano sfruttare le loro immense ricchezze.

Se una edificazione irrazionale, pubblica e privata, ha cancellata l’identità dei paesi ed ha per un verso incrementata la malavita, per altro verso l’ha creata – basta pensare alla camorra di Scampia ed alla ndrangheta che non  esistevano -, vuol dire che gli abitanti certamente non hanno capito e calcolato il loro danno ma anche hanno subito senza ribellarsi.

In nessun paese dell’Europa sana una classe dirigente non sana sarebbe riuscita ad operare stravolgimenti siffatti da rendere non riconoscibili a se stessi il proprio paese. Purtroppo questo è avvenuto soprattutto nell’Italia Meridionale ed Insulare.
 
Vincenzo  Cicala

mercoledì 5 settembre 2012




TITOLO :  NON GIRARE LA FACCIA ALLA STORIA

Declinando  declinando  siamo arrivati a dire, parole della Merkel, che la speculazione finanziaria attualmente in atto arricchisce pochi ed impoverisce molti. Il governo sta rivedendo, man mano, parecchie di quelle cose che impoveriscono molti ed arricchiscono pochi. Per il momento si intravede solo la fase cognitiva, cioè la dichiarazione pura e semplice del vantaggio che i pochi ricavano dall’attuale organizzazione della società e dallo svantaggio dei molti e la speranza di una società migliore, nella quale le regole siano rispettate, i diritti costituzionali riconosciuti e gli adempimenti incompiuti finalmente attuati. Ma è pura allegoria perché vince il fatto compiuto che è questo :a) i pochi ricchi non pagano scotto, i sacrifici li fanno i poveri ed i poteri forti continuano a condizionare la vita del governo, b) i cittadini non hanno visione e senso di quello che serve ad essi di fare e continuano a permanere nei partiti,ma non a condizionarne la vita, c) le regole continuano ad essere quelle di sempre : il gruppo dirigente decide e continua a scegliere i parlamentari ed a comandare le loro decisioni. “Marchio barbaro alle fondamenta perché il parlamentare rappresenta la Nazione, non può ricevere mandato imperativo e deve operare nell’interesse del popolo.” Come accade che ,in una situazione così tragica e deleteria, i cittadini non si ribellano? Forse ha ragione il Presidente Zagrebelsky, è una questione di cultura. Il cittadino non ha conoscenze, non rispetta le regole e non  pretende che vengano rispettate. Ed è certo  fuori luogo parlare di ciò che non si conosce ed è, invece, appropriato dire di quello che si è vissuto e si vive sulle proprie spalle.

Faccio un elenco sintetico con riferimenti concreti dei devastamenti compiuti :1)campagne e colline meravigliose confiscate dai palazzinari, speculatori o malavitosi, Vomero e Posillipo, Scampia, Terra di Lavoro, Melito, Giugliano ecc.  ,  2) scadimento della qualità della vita per aumento di tumori e malattie del sangue, aumento delle malformazioni genetiche. Come sempre avviene in questi casi di inquinamento radioattivo gli organi più colpiti sono quelli genetici, 3) rincaro del costo della vita, in particolare della scuola, in particolare dell’Università 4)mancanza di lavoro…..Si potrebbe continuare. Si diffonde la povertà assoluta ,cioè delle famiglie che non riescono a soddisfare i propri bisogni elementari. Lo sfruttamento maggiore di tanta povera gente è da parte della malavita, ma anche dello Stato e del lavoro non protetto da regole. Anzi la carenza di difesa da un  precariato non sempre necessario né di durata correlata a quella dell’opera, aumenta la dipendenza del lavoro dalla arbitrarietà del padrone. Un riferimento in eccesso è quello applicato alle “vedette” dei trafficanti di droga di Scampìa. Le fanno cambiare ogni giorno e la richiesta è sempre forte, specie dai vicini paesi di Giugliano e di Melito, oltre che dalle zone povere della città. Il possesso del territorio da parte della camorra è un esempio vergognoso ed eclatante di governo esercitato da parte della malavita. Quella terra apparteneva ai contadini ed è stata espropriata, anche con promesse di lavoro non mantenute, dallo Stato. Di fronte lo Stato ha costruito il carcere di Secondigliano realizzando una relazione tra produttore e consumatore perfetta . Non credo che la perfidia dei dirigenti arrivasse a programmare tanto, ma certo la loro perfidia non si è fermata alla realizzazione di tanta iniquità.

Le cose infestate dalle iniziative di governo e dirigenti, comunque classe padrona, appartenevano ai cittadini semplici, Vomero Posillipo Scampìa Melito  Giugliano  ecc… Hanno  potuto farlo per mancanza di cultura da parte degli abitanti, carenza di una capacità di valutazione di produzione e commercializzazione, carenza di capacità associativa , estrazione precisa e netta del proprio vantaggio , del proprio guadagno da quello che è il vantaggio della comunità. Certo è mancanza di cultura. Dice  Gustavo Zagrebelsky:”Essendo la democrazia una convivenza basata sul dialogo,il mezzo che permette il dialogo,cioè le parole, deve essere oggetto di una cura particolare”. Con questo si spera che il governo attuale riscopra l’importanza della scuola e di una scuola fatta di regole rigide ,in maniera da non dissipare la continuità didattica negli scioperi .

Allo stato attuale si associa uno stato di miseria a livello di quello del secondo dopoguerra alla mancanza di prospettiva di progresso. Distrutta campagna e litorale, diventate poco remunerative le imprese, la ripresa può consistere solo nel por mano all’ opera di bonifica, di disinquinamento, di nuova urbanizzazione, di una imprenditoria correlata a tempi e luoghi. Si tratta di un’opera lunga e coraggiosa, fatta da cittadini liberi, da uomini coraggiosi ed onesti. D’altro canto è l’unica salvezza. Altre soluzioni non ci sono se non quella del fallimento.

In un mondo dominato dal libero mercato e dal capitalismo finanziario, il fallimento finanziario è estrema miseria, ma senza possibilità di ripresa. In una interpretazione ortodossa del libero mercato globale, chi non è in grado di competere, viene posseduto. L’indice chiaro della consistenza della miseria e dell’isolamento è uno tra i continenti più ricco di risorse primarie , cioè l’Africa. L’applicazione di un mercato globale privo di regole segna per tutti o un possesso totale della “res”,in una società nella quale anche l’uomo è una “res”, oppure una schiavitù senza possibile ritorno alla libertà. La tecnica più  raffinata applicata ad un mondo animalesco. Infatti l’uso rigido di una razionalità meccanicamente perfetta respinge il patto sociale e declina ad assolutismi nei quali l’umanesimo si dissolve. Si giustifica la protesta e la lotta contro il potere, quando e se la strada imboccata appare senza ritorno. I cittadini hanno il dovere di riprendersi la città ed il suo governo. Il dominio dei grandi dittatori del novecento appare, nonostante le atrocità compiute, un primo tentativo di “possesso” e non di amministrazione della terra e dei suoi abitanti.

Occorre capire ed agire e non portarsi sulle spalle, senza reagire, il male di vivere.