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mercoledì 5 settembre 2012




TITOLO :  NON GIRARE LA FACCIA ALLA STORIA

Declinando  declinando  siamo arrivati a dire, parole della Merkel, che la speculazione finanziaria attualmente in atto arricchisce pochi ed impoverisce molti. Il governo sta rivedendo, man mano, parecchie di quelle cose che impoveriscono molti ed arricchiscono pochi. Per il momento si intravede solo la fase cognitiva, cioè la dichiarazione pura e semplice del vantaggio che i pochi ricavano dall’attuale organizzazione della società e dallo svantaggio dei molti e la speranza di una società migliore, nella quale le regole siano rispettate, i diritti costituzionali riconosciuti e gli adempimenti incompiuti finalmente attuati. Ma è pura allegoria perché vince il fatto compiuto che è questo :a) i pochi ricchi non pagano scotto, i sacrifici li fanno i poveri ed i poteri forti continuano a condizionare la vita del governo, b) i cittadini non hanno visione e senso di quello che serve ad essi di fare e continuano a permanere nei partiti,ma non a condizionarne la vita, c) le regole continuano ad essere quelle di sempre : il gruppo dirigente decide e continua a scegliere i parlamentari ed a comandare le loro decisioni. “Marchio barbaro alle fondamenta perché il parlamentare rappresenta la Nazione, non può ricevere mandato imperativo e deve operare nell’interesse del popolo.” Come accade che ,in una situazione così tragica e deleteria, i cittadini non si ribellano? Forse ha ragione il Presidente Zagrebelsky, è una questione di cultura. Il cittadino non ha conoscenze, non rispetta le regole e non  pretende che vengano rispettate. Ed è certo  fuori luogo parlare di ciò che non si conosce ed è, invece, appropriato dire di quello che si è vissuto e si vive sulle proprie spalle.

Faccio un elenco sintetico con riferimenti concreti dei devastamenti compiuti :1)campagne e colline meravigliose confiscate dai palazzinari, speculatori o malavitosi, Vomero e Posillipo, Scampia, Terra di Lavoro, Melito, Giugliano ecc.  ,  2) scadimento della qualità della vita per aumento di tumori e malattie del sangue, aumento delle malformazioni genetiche. Come sempre avviene in questi casi di inquinamento radioattivo gli organi più colpiti sono quelli genetici, 3) rincaro del costo della vita, in particolare della scuola, in particolare dell’Università 4)mancanza di lavoro…..Si potrebbe continuare. Si diffonde la povertà assoluta ,cioè delle famiglie che non riescono a soddisfare i propri bisogni elementari. Lo sfruttamento maggiore di tanta povera gente è da parte della malavita, ma anche dello Stato e del lavoro non protetto da regole. Anzi la carenza di difesa da un  precariato non sempre necessario né di durata correlata a quella dell’opera, aumenta la dipendenza del lavoro dalla arbitrarietà del padrone. Un riferimento in eccesso è quello applicato alle “vedette” dei trafficanti di droga di Scampìa. Le fanno cambiare ogni giorno e la richiesta è sempre forte, specie dai vicini paesi di Giugliano e di Melito, oltre che dalle zone povere della città. Il possesso del territorio da parte della camorra è un esempio vergognoso ed eclatante di governo esercitato da parte della malavita. Quella terra apparteneva ai contadini ed è stata espropriata, anche con promesse di lavoro non mantenute, dallo Stato. Di fronte lo Stato ha costruito il carcere di Secondigliano realizzando una relazione tra produttore e consumatore perfetta . Non credo che la perfidia dei dirigenti arrivasse a programmare tanto, ma certo la loro perfidia non si è fermata alla realizzazione di tanta iniquità.

Le cose infestate dalle iniziative di governo e dirigenti, comunque classe padrona, appartenevano ai cittadini semplici, Vomero Posillipo Scampìa Melito  Giugliano  ecc… Hanno  potuto farlo per mancanza di cultura da parte degli abitanti, carenza di una capacità di valutazione di produzione e commercializzazione, carenza di capacità associativa , estrazione precisa e netta del proprio vantaggio , del proprio guadagno da quello che è il vantaggio della comunità. Certo è mancanza di cultura. Dice  Gustavo Zagrebelsky:”Essendo la democrazia una convivenza basata sul dialogo,il mezzo che permette il dialogo,cioè le parole, deve essere oggetto di una cura particolare”. Con questo si spera che il governo attuale riscopra l’importanza della scuola e di una scuola fatta di regole rigide ,in maniera da non dissipare la continuità didattica negli scioperi .

Allo stato attuale si associa uno stato di miseria a livello di quello del secondo dopoguerra alla mancanza di prospettiva di progresso. Distrutta campagna e litorale, diventate poco remunerative le imprese, la ripresa può consistere solo nel por mano all’ opera di bonifica, di disinquinamento, di nuova urbanizzazione, di una imprenditoria correlata a tempi e luoghi. Si tratta di un’opera lunga e coraggiosa, fatta da cittadini liberi, da uomini coraggiosi ed onesti. D’altro canto è l’unica salvezza. Altre soluzioni non ci sono se non quella del fallimento.

In un mondo dominato dal libero mercato e dal capitalismo finanziario, il fallimento finanziario è estrema miseria, ma senza possibilità di ripresa. In una interpretazione ortodossa del libero mercato globale, chi non è in grado di competere, viene posseduto. L’indice chiaro della consistenza della miseria e dell’isolamento è uno tra i continenti più ricco di risorse primarie , cioè l’Africa. L’applicazione di un mercato globale privo di regole segna per tutti o un possesso totale della “res”,in una società nella quale anche l’uomo è una “res”, oppure una schiavitù senza possibile ritorno alla libertà. La tecnica più  raffinata applicata ad un mondo animalesco. Infatti l’uso rigido di una razionalità meccanicamente perfetta respinge il patto sociale e declina ad assolutismi nei quali l’umanesimo si dissolve. Si giustifica la protesta e la lotta contro il potere, quando e se la strada imboccata appare senza ritorno. I cittadini hanno il dovere di riprendersi la città ed il suo governo. Il dominio dei grandi dittatori del novecento appare, nonostante le atrocità compiute, un primo tentativo di “possesso” e non di amministrazione della terra e dei suoi abitanti.

Occorre capire ed agire e non portarsi sulle spalle, senza reagire, il male di vivere.

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