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sabato 28 agosto 2010

UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE


Cara Lucia,
grazie perché segui le vicende della società,in particolare quella napoletana.Tra poco inizia l'anno scolastico.
Non lasciarti prendere dallo scoramento perché vi sono i politici di professione e quelli che fanno politica come sostegno ad una prima attività.Sono due cose sporche.La politica è un umile servizio.Tu che insegni ai giovani,educali a sani principi, ad una realistica visione delle cose e ad uno spirito cristiano combattente. Noi, per non perderci, abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente.
Grazie perché ogni tanto mi mandi un commento. Quando stavo a scuola mi sorprendeva sempre che le persone non conoscessero i loro diritti,per esempio la legge sulla maternità. Mi sorprendevo anche che si ribellavano al marcatempo.Anche se la legge lo consentiva.Compiere il proprio dovere e pretendere il rispetto del proprio diritto è la base del vivere in una società civile.Per esempio fdare la raccolta differenziata e non depositare i rifiuti fuori orario è un dovere.E' un diritto pretendere che ASIA e Comune di Napoli abbiano,per la bisogna,i dipendenti e gli automezzi necessari,non uno di più e diano a dirigenti e dipendenti il giusto contrattuale e li facciano lavorare.Inoltre che non abbiano intrecci con la malavita e siano capaci di portare a destinazione i rifiuti difendendosi dagli asssalti.In effetti il cittadino è passato da una Tarsu di 2,6 a 3,94euro/mq più un addizionale del 5% più un'altra addizionale del 10% più euro 5,88 per emissione bolletta.Per 100 mq fanno 459 euro. Poi ci sono gli aumenti. A me è arrivata una bolletta superiore a 600euro. Ti riporto altri esempi di disagio di noi cittadini semplici. Blocco degli stipendi ai docenti per tre anni.Docente con 25 anni di contributi,moglie e figlia universitaria a carico.Stipendio 1600 euro.Aumento tasse scolastiche 10%.Aumento ISTAT prezzi al consumo 2% aumento bollette gas luce acqua ed acque reflue 7%, aumento costo servizi trasporti ecc...10%. In un anno la famiglia del docente si gioca tredicesima ed uno stipendio,ammesso che possegga casa e non paghi mutuo. In tre anni deve consumare tutti i risparmi,oppure chiedere un prestito.
Se l'ottiene, la banca prenderà da unminimo dell'8% ad un massimo del 12. La banca non pagherà tasse perché le transazioni finanziarie sono esentasse.Vorrei dare un ultimo esempio, quello dell'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro,che è senza speranza e senza procedure oneste di assunzione.
A me della politica non interessa lo studio e la conoscenza teorica ed i confronti personali.Della corruzione dei dirigenti di Destra e di Sinistra mi interessa perché hanno distrutta la grazia della donna ed il sentimento dell'Amore.Hannocancellata l'umiltà dei dirigenti...tanti dirigenti cattolici avevano lo spirito di servizio. Hanno distrutta la speranza e l'entusiasmo dei giovani. Noi dobbiamo e possiamno difendere Costituzione e welfare. Organizzandoci come cattolici in terra di missione. Tenendoci lontani dai partiti. Educando e formando nuovi dirigenti capaci ed onesti.Questo si stava tentando quando sono intervenuti maneggioni ed anticlericali.
Cara Lucia
scusa il lungo discorso.
Questa è la nostra missione oggi perché rinasca la speranza.Ognuno può dare una mano come può.Anche chi non può tanto muoversi come me. Ma dobbiamo riaprire ai giovani le porte della Speranza e edella Verità. La pace di Dio riscaldi il tuo cvuore e lo riempia di Amore.

lunedì 23 agosto 2010

La Carità nella vita quotidiana

enrdiba ha detto (commento a post del 6 agosto La Carità nella vita quotidiana):

"Tutto vero quello che dici. Ma cosa possiamo fare tu o io,nel nostro piccolo, per far sì che le persone preposte agiscano in modo onesto? Il voto è uno strumento nelle nosttre mani...ma CHI SONO e DOVE SONO LE PERSONE CAPACI ED ONESTE...? Non voglio essere disfattista ma io non le vedo e se ci sono non si fanno conoscere o sono facilmente influenzabili dal malcostume che impera nella politica che, se non è scelta come servizio al cittadino ma come lavoro, è una faccenda sporca. Per non scoraggiarmi cerco di guardare a tutto ciò che avviene di male come a qualcosa che ci fa guadagnare il Paradiso.Solo così riesco a non nutrire rabbia e risentimento interiore.Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio,anche il male procurato da politici corriotti." lucia
Cosa possiamo fare noi perché i dirigenti agiscano in maniera onesta? Gli atti dei dirigenti ,come quelli di tutti i cittadini,sono regolati da norme di legge. Se si sottraggono alla legge infrangendola, gli organi amministrativi e giudiziari,lasciati liberi di operare autonomamente, hanno capacità e dovere edi intervenire. Se, come sta avvenendo, si vota una legge che cancella il reato o una norma che sottrae l'imputato al processo,i colpevoli divengono inocenti.

La legge viene votata dal Parlamento. L'uso strumentale dell'organo legiferante può avvenire perché, siccome le liste dei candidati vengono formate dai capi ed il cittadino vota la lista, non gli uomini,i deputati sono tenuti ad eseguire gli ordini dei capi. Innanzitutto il popolo votando la lista ne vota il Capolista che,se la lista è vincente, viene proposto al Capo dello Stato come Presidente del Consiglio. Alcuni parlamentari hanno- dopo due anni di obbedienza- rivendicato il diritto di discutere e votare secondo coscienza. La ribellione dei capi è stata immediata. Hanno detto che, se votando essi secondo coscienza,mettono il governo in minoranza, il Presidente della Repubblica deve sciogliere le Camere, non può tentare di ricostituire un governo. Anzi proprio i ministri della giustizia e degli interni hanno aggiunto che la nostra è già una repubblica presidenziale, perché lo prevede la legge elettorale. Hanno aggiunto che loro rappresentano il popolo e mantenere la legislatura sarebbe un tradimento della volontà popolare, dar ragione ai traditori,che non stanno alla direttiva dei capi.

L'art. 67 della Costituzione recita :"Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato". Vuole chiaramente dire che la funzione non dipende dall'appartenenza ad un partito ma dalla rappresentanza della Nazione attribuita all'atto delle elezione da parte del popolo, non del partito.
In effetti la casta possiede volontà popolare e potere. E parla in maniera approssimata perché, fin quando non cambia la Costituzione,non vi è repubblica presidenziale.Così dovrebbe essere .Ma non è.

(continua)

lunedì 9 agosto 2010

LA MILITANZA SOCIALE DEI CATTOLICI


Cara Lucia,
mi hai scritto:"Dio ti guardi con amore ed esaudisca i tuoi desideri che sono concentrati sul bene comune e sull'amore verso le persone indifese".Ti ringrazio di avermi scritto questo. Quello che io desidero è la difesa dei diritti che furono conquistati,spesso con il sacrificio della propria vita, da tanti cattolici militanti e combattenti. Affermati nella Costituzione e, man mano,realizzati negli anni cinquanta e sessanta. Parlo soprattutto della Riforma previdenziale,della Riforma sanitaria, della Riforma Scolastica.Queste attribuivano ai cittadini tutti pari dignità,sicurezza di non essere abbandonati alla morte ed alla sofferenza come sbocco celere e doloroso di una mancata assistenza,possibilità per i giovani di proseguire gratuitamente gli studi,se meritevoli, e di accedere a concorsi ed a borse di studio non riservate a figli di docenti di ruolo, di grandi elettori di onorevoli, di conoscenti e persone inserite in strutture di potere,garanzia di accesso alla alfabetizzazione di tutti, anche degli abitanti delle periferie delle città, di comunità montane e delle piccole isole.
Nel 1933 Edith Stein, a propsito del nazismo, scriveva a papa Pio XI :" Si tratta di un fenomeno che provocherà molte vittime. Si può pensare che gli sventurati che ne saranno colpiti non avranno abbastanza forza morale per sopportare il loro destino. Ma la responsabilità di tutto ciò ricade tanto su coloro che li spingono verso questa tragedia,tanto su coloro che tacciono.Non solo gli ebrei,ma anche i efedeli cattolici attendono da settimane che la Chiesa faccia sentire la Sua voce contro un tale abuso del nome di Cristo da parte di un regime che si dice cristiano". E aggiunge :!" L'idolatria della razza, con la quale la radio martella le masse, non è di fatto un'eresia esplicita? (...) Noi temiamo il peggio per l'immagine mondiale della Chiesa se il silenzio si prolungherà ulteriormente". Il pericolo di oggi è più grave ed è globale. La Chiesa lo ha avvertito già dagli anni sessanta con un "brano fondamentale della teologia cattolica sul versante della socialità e della vita civile",cioè con la Pacem in Terris di Giovanni XXIII del 1963.
Nel mondo noi stiamo passando ad una società delle proprietà. Si tratta di una società triste e lugubre.E' una società nella quale le cose si posseggono senza limitazioni per danni a terzi e senza considerare la valenza sociale di ciò che si possiede. Vale il luogo dove si produce di più ed a minor prezzo e la concorrenza del libero mercato. Così in Africa,per esempio in Nigeria, così per la cementificazione selvaggia delle periferie.Il sistema ha prodotto centinaia di milioni di vittime in Africa,in Estremo Oriente,in Asia,in Europa. Ha generato un esodo biblico dal sud verso il nord. Ha invasa l'Italia come una peste. Ha generato povertà per molti ed accumulo di enormi ricchezze per pochi.Ha messo in crisi lo stato sociale,ha rafforzata l'influenza politica ed amministrativa della malavita sull'amministrazione delle regioni meridionali. Questo mentre ancora non sono approvate quelle leggi e quella riforma che traccerà il profilo dell'Italia degli affari.
La situazione italiana è socialmente molto più complicata di quella degli altri paesi europei, perché la nazione è divisa in due e perché non esiste una classe dirigente e prevale l'idea che,per il governo della nazione non urge la politica, ma l'imprenditoria. In altre nazioni esistono movimenti indipendentistici. Hanno radici storiche e non comportano divario economico o culturale.Così in Belgio. Così in Spagna. In Italia si è posta la questione del Mezzogiorno,che,prima della guerra,non esisteva. Il gap con il nord è aumentato ed è nato il separatismo lombardo veneto.
In queste condizioni,prevalendo l'interesse economico e avendosi una concentrazione sempre maggiore delle ricchezze,la dissolvenza del welfare è molto rapida nelle regioni meridionali. Il rigore economico verso di esse è puntuale e decretato con urgenza.
Ignoranza e miseria si accordano,e carente formazione del cittadino si accorda con l'illegalità, deve dirsi che la classe dirigente non si è mai fatta carico della formazione del cittadino e che le difficoltà della scuola dell'obbligo e della Media Superiore segnano, per la prima volta dal dopoguerra, aumento degli analfabeti ed una qualità insufficiente del sapere dei diplomati.
Cara Lucia,
la situazione non inclina al disagio,ma ad uno stato di vera e propria soggezione dei cittadini italiani poveri e meridionali, soggezione ad un numero di pochi che dispone della propria fetta di potere al di là di ogni regola etica e legale,come si evince in chiaro dalla cronaca quotidiana.
Noi ci proponiamo l'educazione del cittadino alla pratica del proprio dovere ed alla rivendicazione dei propri diritti.
Noi,lontani dal potere e dall'attuale classe dirigente, se formeremo il cittadino,avremo compiuto un dovere e, se lo faremo con umiltà e con amore per gli uomini,senza acrimonia verso nessuno, Gesù sarà nostro compagno nel cammino.

venerdì 6 agosto 2010

La Carità nella vita quotidiana

In questi giorni i nuovi governatori delle regioni meridionali stanno nominando i dirigenti delle diverse ASL nelle quali è diviso il territorio regionale. La scelta compete al Presidente della regione ed avviene con una trattativa che egli svolge con i partiti che lo sostengono in consiglio regionale ed innanzitutto con i gruppi più numerosi del proprio partito e con i personaggi più influenti che ne hanno la leadership.Questo sistema si estende poi,lungo la scala delle responsabilità e competenze, ai dirigenti,ai primari ospedalieri ed ai massimi rappresentanti amministrativi.Le regioni sono state già divise dal governo in virtuose e non. Le non virtuose sono quelle che negli anni precedenti hanno portato la spesa a superare le entrate di bilancio ed accumulare debiti. Il piano di rientro della spesa, cioè il pagamento frazionato dei debiti, avverrà con una limitazione delle prestazioni ,un aumento del costo di quelle ammesse ed una tassazione IRPEF mirata al risanamento economico del bilancio della sanità.
Per capirci è giusto fare degli esempi.
Gli accertamenti tumorali saranno pagati anche da ultra sessantacinquenni con invalidità al 100% e, per sostenerli in una struttura pubblica,dovranno prenotarsi in lista con una attesa superiore al mese.
Così gli accertamenti cardiovascolari. Tenuto conto che una visita privata anche intra moenia non costa meno di 100 euro, si calcola che un cittadino su cinque non sarà in grado di curarsi.
I tempi di attesa per presidi a malati ed invalidi si allungheranno ,nei casi migliori,a circa
un anno tra visita per la prescrizione,scrittura analitica delle voci del presidio,scrittura del preventivo, sottoscrizione della ditta, visto di approvazione dell'ASL, durata del lavoro,collaudo.
La ditta sarà poi pagata a babbo morto oppure tramite una intermediazione finanziaria, come avveniva in Campania.
La catena delle nomine non si ferma ai grandi primari, procede per clientelismo e parentela fino al ricercatore, all'assistente volontario, allo stagista, al borsista,al frequentatore di master. Tutto bello, preciso e determinato. Un sistema così compatto che neanche le indagini sulla malasanità è riuscito a scalfire.
Questa struttura è contraria alla giustizia ed alla solidarietà in maniera palese,confermata non solo dal disagio degli ammalati, specialmente poveri, specialmente non confederati da amicizie solide, ma dalle morti bianche ,dalle malattie contratte in ospedale e dagli errori in sala operatoria, da mutilazioni abituali ed ingiustificate -come nelle operazioni sulla tiroide - e da morti per estrazioni di un dente oppure per la frattura di un femore.
Come dovrebbe essere si dice con tre sostantivi : a)obbiettività b)trasparenza c) meritocrazia sia nei concorsi, sia nelle assegnazione degli incarichi, sia nei bilanci, sia nella vita abituale della struttura sanitaria.
E' un fatto immorale che questo non avvenga? Sì gravissimo perché toglie a tutti i cittadini la possibilità di curarsi e morire in pace nel proprio paese ed ai soggetti diversamente validi di recuperare una dignità sociale ed una abilità lavorativa.
Chi sono i colpevoli ? La classe dirigente perchè svolge la propria attività a soddisfazione dei propri interessi e delle proprie ambizioni. Dovrebbe svolgerla a servizio dei cittadini. Dovrebbe avere rispetto delle istituzioni ed operare con diligenza ed onestà impedendo qualsiasi commistione con imbroglioni e delinquenti.
Di questo cattivo stato della vita sociale noi siamo direttamente responsabili perché votiamo e ci facciamo rappresentare ed amministrare da questa classe politica e perché anche noi chiediamo, nelle nostre necessità,l'amico che ci favorisca. DELEGHIAMO CHI NON MERITA E TOGLIAMO IL NECESSARIO AI POVERI CHE NON HANNO AMICI POTENTI.
Bisogna che compiamo il nostro dovere senza compromissioni e che affermiamo i nostri diritti con decisione e compattezza come diritti di tutti i cittadini, ma, soprattutto, di quelli che non hanno soldi per curarsi oppure forza ed abilità per accedere alla prestazioni mediche.
Se consentiremo la continuazione di questo degrado morale e civile Dio non sarà contento di noi.

martedì 3 agosto 2010

Signore,ancora di salvezza


Io sono il Signore Dio tuo. Non avrai altro Dio fuori di me.
Signore,
Creatore e Signore del Cielo e della Terra.Tutte le cose sono state fatte da Te e nulla, di ciò che esiste,è stato creato senza di Te.
Signore, riconosco le mie colpe ed il mio peccato è questo che, a scopo e godimento della mia vita, ho messo il possesso di cose terrene,anche di persone.Quelle cose sono divenute il mio Dio.Io ho peccato due volte,la prima perché ho donatgo il mio cuore a ciò che passa con la Morte, cioè la ricchezza il piacere ecc...,la seconda perché ho corrotto i beni della terra che, in sé, sono buoni.
In questi giorni, Signore, giovani donne vengono uccise dagli uomini con i quali convivevano o dai fidanzati che hanno lasciato.In questi giorni sono stati scoperti i corpi di giovinette violentate ed uccise. Io ho peccato,Signore,perché con i miei pensieri cattivi,con la tolleranza di fatti e rappresentazioni e miti osceni, violenti e tragici, contribuisco a creare le condizioni del delitto.
In questi giorni, Signore, troppi genitori diventano disoccupati ed a troppe famiglie manca il pane quotidiano. Al contrario poca gente si è impadronita dei beni della terra e non permette più una ripartizione equa di essi. Io ho peccato,Signore, ho peccato gravemente ogni volta che, per mia simpatia od interesse, ho scelto persone incapaci o corrotte al governo della nazione. Io, Signore,ho gravemente peccato anche quando al mio lavoro ho sottratto tempo e dedizione in tutto od in parte,per brevi momenti o per intere giornate. Ho peccato perché ognuno deve spendere i propri talenti,cioè compiere tutto quello che il Signore gli ha dato da fare ed io non l'ho fatto,né come padrone né come operaio.
Ti amo, Signore, con tutto il cuore e l'anima mia e così amo il prossimo mio ,come Tu lo hai amato,dando per esso tutto me stesso, così come hai fatto Tu che hai dato tutto Te stesso. Questa maniera nuova di amare il prossimo ce l'hai insegnata durante la Tua vita terrena.Santa Teresa morta insegnando alle novizie ed ai fratelli sacerdoti e missionari,mi ha dato questa buona novella.Perciò Ti chiedo perdono,Signore, per tutte le volte che ho visto i dirigenti profittare del loro potere e non mi sono ribellato,tutte le volte che ho ignorata la voce alta del Pontefice e non mi sono ribellato ala malavita.Tu dici, Signore,che noi non possiamo abbandonare per viltà nella mani di Satana il Creato,togliendo l'innocenza ai bambini,il pane ai poveri,l'unità alle famiglie,la speranza ai giovani. Io Ti prometto, Signore, che non verrò a dialogo con Satana ed i suoi amici, perché so di essere debole e di dover fuggire da essi.Cercherò di fare il mio dovere e di spendere i miei talenti e di presentarmi a Te a mani vuote. Questo perché Ti amo e voglio essere Tuo servo. Aiutami, Signore, perché non ne sono né degno né capace. Che Tu sia benedetto.