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mercoledì 1 luglio 2015








"Quelli non sono come noi"Lo sento ripetere e so che la civiltà sta morendo"





LA FAMIGLIA NORMALE

E’  difficile e sembra strano che la famiglia regga nella sua composizione formata di figli e genitori.  
 Difficilmente capita che essa sia costituita secondo le regole. Spesso la giovane coppia di oggi è formata

  da un maschio ed una femmina che concordano di vivere insieme e , di solito, non sanno per quanto e come l’unione durerà. I matrimoni regolarmente svolti in Chiesa sono decisamente una minoranza, come quelli civili celebrati davanti al sindaco. Quelli  religiosi hanno un effetto legale e si avviano ad essere una netta minoranza. La loro diminuzione deriva per il  vero anche dalle spese notevoli e francamente dovrebbero pensare, celebranti e sposi, che il matrimonio non deve essere un lusso per un ristorante e un albergo di avanguardia e per un soggiorno di lusso, ma un’occasione in cui un uomo ed una donna assumono una responsabilità valida per tutta la vita. Ed il peso da portare non è quello di due persone, ma dei figli che nascono e per i quali si riconosce una responsabilità completa. Quando non è stato sancito questo tipo di forte legame, è ben raro che il figlio rimanga, che l’unione permanga e che si senta uguale responsabilità. Spesso rimane la mamma con il figlio in balia degli avvenimenti. Può darsi però che duri anche se la crescita del figlio rimane una parte secondaria rispetto al proprio interesse o che si arrivi ad una separazione dove l’attaccamento dell’uno per il figlio non è sereno ma acuto e morboso, mentre l’altro coniuge si allontana ma comunque segue, anche se in maniera contorta. E’  facile che nasca una situazione penale. La crescita di un figlio comincia con la nascita e la socializzazione nei primi anni di vita. La questione già si pone per l’ asilo nido, poiché presso di esso sarà custodito per un periodo della giornata, avrà la pratica con i suoi coetanei e evolverà le abitudini corporali, come parimenti impara le prime parole. La cura del bambino fino ai tre anni è essenziale. E’ proprio in questo primo tempo che trovano le loro insidie le malattie perniciose che condizioneranno tutta la vita, come autismo ecc… Considerando le gravi conseguenze è certamente da verificare l’esistenza ed il funzionamento dell’asilo nido. In questo caso è da ripetere che la più bassa percentuale è quella della Campania 1,68% cioè su circa 22.000 utenti potenziali circa 2.000 posti. Nella situazione corrente riportata si inseriscono da una parte le difficoltà di chi lavora – marito e moglie – e deve spendere soldi per l’asilo nido – dato lo sfascio del reciproco aiuto familiare – e di chi non ha lavoro né ricovero. E sono la quota più numerosa. Il problema è esteso e ricco di pericoli, sia per la corruzione che porta ad infierire su grandi e piccoli sia per mancanza di un’assistenza maternità ed infanzia. Bisogna considerare che , con legge 149 del 28.3.2001 gli orfanatrofi sono stati abrogati. Sembra il tutto  un racconto ma è una tragedia. E sarà opportuno rilevarne le conseguenze.