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sabato 30 ottobre 2010

LETTERA AD UNA PERSONA CARA

tu mi dici di lasciar stare,che tante ore "alla scuola di Maria" fanno male.Io non so come e quando hai deposta la fede in Maria. Pensavo che fosse un fatto passeggero e,poi,da lontano, tu mi assicuravi che pregavi per me.Forse era per farmi contento oppure per non farmi capire oppure non ti sei posta più il problema perché quelli che frequenti non credono ed allora ne hai adottato il costume non accorgendoti nemmeno che perdevi la parte più importante della vita.Non so a chi hai affidata te stessa oppure se hai pensato di fare da te,di poter reggere tu sola da sola il tuo essere.
Io,da solo,non ce la farei mai.Non mi riconosco la forza di poter reggere da solo il mio avvenire e tutte le difficoltà ad esso collegate.Io ho bisogno di credere che quello che faccio ha un significato ed un fine.Altrimenti non avrei la forza di sopportare avversità e sofferenze senza rancori e vendette, non avrei la forza di rimettere i miei debiti.
Senza fede vi è l'alternativa del paganesimo per cui ti rifai delle tue sconfitte,possibilmente su quelli che le hanno inferte. Eppure nei pagani circola,a volte, comprensione ed anche pietà. Ma, se non vi è fede, da dove provengono? Da una solidarietà contro un mistero minaccioso che ci sovrasta, come dice Pascoli?
Tu spesso sei brava e certamente non sei capace di fare del male.Io ti conosco e lo so.Perché? Se non credi,perché? Perché non credere ,nella tua solitudine, ad un Dio che ti possa giustificare e consolare?
Io mi sono affidato a Lui. Io credo in Lui. Gli voglio bene.Eppure,non una ma tante volte,mi assale la paura dell'ignoto. Io vorrei vedere Dio, ascoltare la Sua Parola,ora, da vicino,non leggerLa ma ascoltarLa dalla Sua voce. Però devo dirti che credo fermamente che senza di Lui non ce l'avrei fatta a vivere. Ed, in tante occasioni, mi è capitato di verificare la cosa.Ma l'ansia della Sua presenza, il desiderio del Suo amore, mi scuote.Io non Lo temo. Lo amo.Quando sono preso da "turpi pensieri",come direbbe Mauro Bertini, sento qualcosa che si lacera in me e vorrei capire fin dove posso sopportare la fragilità dell'essere. Neanche allora perdo il desiderio di Dio e la Sua vicinanza perché io non so quanto vi è di spontaneo e quanto di volontario,perché sono fantasie che si agitano nella mente come un breve albo a fumetti senza agganci con il mondo reale.
Tante volte ho accusato il male di morire,più che il terrore, lo smarrimento della morte.Eppure più volte sono stato per morire e non ricordo di aver avuta paura. Ricordo quella volta che mi narcotizzarono per un'operazione dalla quale sapevo che avrei potuto anche non svegliarmi. Baciai la corona che avevo al braccio destro e mi lanciai nel vuoto. Da allora so che non morrò disperato, Però non so rassegnarmi,almeno il mio Angelo Cstode vorrei tenerLo ed avvertirLo fisicamente.
Ma,mi chiedo,posso mai morire se prima tu non riconsegni a Dio quello che Gli appartiene, cioè la Tua anima?
E' una domanda che faccio a te, ma è una preghiera ardente che rivolgo a Dio,perché Egli e solo Egli può venirmi in aiuto ed io Glielo chiedo con fervore.

mercoledì 27 ottobre 2010

FATECI RESPIRARE II


Caro Vincenzo,
il problema spazzatura non riguarda solo Napoli ma ho notato nei napoletani venuti a nord delle cattive abitudini difficili da sradicare come quella di buttare carta di caramella,involucri di gelato e tutto,proprio tutto per terra.Ci sono i bidoni della spazzatura?Non si deve mettere il sacchetto accanto ma dentro!!! Qui a Genova di genovesi ne sono rimasti pochi ed ora abbiamo anche a che fare con tantissimi extracomunitari che si sono letteralmente impadroniti della città. Ci sono i campi nomadi che sono un disastro in fatto di igiene eppure hanno acqua luce ecc...ecc...Tu dici lasciateci respirare e difendi i tuoi concittadini e fai bene ma permettimi di farti notare che anche quì siamo poveri e lo diventeremo sempre di più ma essere poveri non significa essere sporchi! A volte mi sembri un tantino Oreste che difende a spada tratta alcune categorie di persone ma in tutte queste sommosse dove dei poveri cristi che fanno i poliziotti le buscano,dove le buscano quando acchiappano un camorrista non c'è un sentore di guerra civile e di disobbedienza pubblica?
Al telegiornale fanno solo e unicamente vedere il problema rifiuti,quando intervistano qualcuno ci vuole l'interprete perché non si capisce cosa dicono. La volta scorsa sono riusciti a rimettere tutto a posto adesso è di nuovo tutto per aria? Cosa è accaduto nel frattempo?Quali sono le cause reali del degrado che tutti poi vediamo?
Il fenomeno spazzatura non è solo lì le motivazioni: siamo in troppi. Le motivazioni? comperiamo in vaschette,le motivazioni? Non hanno pensato in termini futuristici ed ora siamo in un mare di rumenta come lo chiamiamo noi a Genova.
Anche noi siamo poveri ma avere in casa quattro sacchetti e suddividere l'umido,la carta,la plastica e la spazzatura normale non credo che sia uno sforzo immane.A noi sono consegnati solo i sacchetti per l'umido perché deteriorabili.Un errore madornale lo hanno fatto fin dal principio perché è sempre alla base che si deve trovare l'errore.
1°educare i bambini fin dalla scuola a non buttare nulla per terra ma negli appositi contenitori che sono dappertutto anche a Napoli e, attraverso di loro,educare i genitori.
2°siamo stati invasi dalla plastica! Quando ero bambina si andava a buttare la spazzatura con il secchio e senza plastica poi hanno cominciato a circolare i famosi sacchi neri o riutilizzare i sacchetti di plastica della spesa.Morale della favola respiriamo diossina da anni!
3°hanno permesso alle persone di mettere accanto ai bidoni ogni cosa quando basta chiamare la nettezza urbana e svuotare del superfluo oppure più semplicemente quando portano un eletrodomestico nuovo dare via l'usato.
4° non hanno mai punito severamenbte chi fa discariche abusive con multe salatissime che tolga loro la voglia di fare i furbi e farle pagare anche a rate ma farle pagare!
In parole povere il permissivismo ha portato tutto questo sfacelo.I miei nipoti mi hanno sempre chiamato la tedesca perché se buttavano qualcosa per terra li costringevo a riprenderla e a buttarla nel cestino della spazzatura.Invece vedo mamme che scartano una caramella e la carta per terra, scartano un gelato bene anche la carta che lo copre per terra e cavolo siamo tanti,troppi e in più sempre maleducati e cribbio cerchiamo capire che lo Stato può fare fino ad un certo punto.
Se ognuno facesse la sua piccola,microscopica parte andrebbe già meglio e poi togliere i sacchetti di plastica (mi hanno detto che entro il 1911 spariranno quelli che non si sciolgono ma gli altri,i miliardi di sacchetti che ci siamo respirati??? Ecco in questo lo Stato ha torto nel non prevedere ma perché tutti intingono il biscottino quando firmano ciò che non dovrebbero.Quello che si raccoglie è ciò che si è seminato!
Un abbraccio Vincenzo e speriamo che "ci lascino respirare" sul serio.
Adriana
Cara Adriana,
ti ringrazio.Mi ha fatto molto piacere leggerti e spero di poterlo fare spesso.Consentimi di dire:
a)giusto. Il primo problema è quello della educazione dei cittadini. Nessuno mai se ne è occupato. Nessuno se ne occupa oggi e noi dobbiamo educare noi stessi e farci carico di educare i nostri fratelli perché finalmente nasca il cittadino come auspicava il genovese Mazzini e noi lo faremo per servizio senza attingere compensi od onori ma proprio per camminare con Gesù
b) il territorio da queste parti è stato affidato al potere politico-mafioso. Io credo che la guerra civile e la disobbedienza pubblica devono essere fronteggiate da tutti quei cittadini onesti che vogliono una città pulita igienicamente e moralmente. E sono in parecchi e sono soprattutto cattolici perché il camorrista ed il politico corrotto non è un cattolico ma un servitore del Male.
Prima che sia troppo tardi dobbiamo svolgere la nostra missione di ristabilire ordine democrazia ed onestà
C) da anni respiriamo diossina a scapito della nostra salute e della salute dei nostri futuri figli perché dal sangue infetto non nascono figli sani come sperimentalmente e quotidianamente dimostrato
d) il fatto della plastica è una ulteriore ed evidente dimostrazione che la tecnica, se non viene adoperata per l'uomo, lo sovrasta e lo danneggia. Il padrone deve essere l'uomo e la tecnica non lo deve possedere
e) di nuovo tutto per aria.Ma loro che hanno fatto? Hanno aperto nuove discariche e messo in funzione il CDR di Acerra. Ma in esso buttano tutto plastica,rottami,umido tutto. Se tu consegnavi la differenziata nel camion veniva rimescolata
f)le tante discariche abusive hanno devastato l'intero agro giuglianese aversano e napoletano,il più fertile,il più salubre del mondo. Questo è avvenuto ad opera della malavita ma con la connivenza delle autorità. Neanche i ciechi potevano non accorgersene,dovevano mancare anche di odorato

sabato 23 ottobre 2010

FATECI RESPIRARE


Anche la "vecchierella" ha capito che con la "monnezza" non si scherza e che l'accumulo è un attentato alla salute pubblica. Non solo innesca malattie decisamente nuove dalle nostre parti,malattie mortali,ma attenta proprio alla nascita della vita ed al mantenimento di essa.
Nasce una naturaqle diffidenza quando vai dall'ortolano e la paura,quasi certezza,è che la pera e la mela,la lattuga ed i peperoni nascono e crescono in terreno inquinato,a volte radioattivo, e portano,insieme con il nutrimento,i principi atttivi delle malattie più gravi. Le mominano tanto che noi possiamo ben fare a meno di nominarle, e non per scongiuro ma per paura, perché le sentiamo troppo vicine e troppo vediamo l'impreparaziomne della cosa pubblica ad affrontare e felicemente e definitivamente risolvere un'emergenza. Sappiamo di essere im regime plutocratico e che, quello che va oltre il privilegio ed il guadagno della classe padrona,interessa come fatto strumentale da impiegare in maniera demagogica e propagandistica,Questo è il significato di tante devastazioni eseguite e di tante e tante promesse fatte e non mantenute. Il risultalto dell'attuale emergenza,risultato vero,palpabile e da sopportare è che, nell'attuale stato di miseria,ed in maniera indiscriminata,le assicurazioni alzano la tariffa del 40%,le banche alzano i tassi e limano i prestiti ,lievita il costo dell'usura. Il lavoro costa di meno e si esegue senza previdenze e sicurezze.
Il vescovo di Nola, al quale la città di Boscoreale attribuì la cittadinanza onoraria per la difesa della campagna vesuviana, ha condannata la seconda discarica a Terzigno. Il Duomo di Napoli è assediato dai disoccupati,i quali impediscono l'accesso alla Chiesa ed il Cardinale condivide il loro disagio ma li invita a liberare la Casa di Dio dall'assedio. O la sofferenza fa sragionare o la miscredenza ha preso anche i poveri diNapoli.In una città senza luce né speranza i disoccupati dovrebbero tenersela cara la Casa di Dio e stare lì a pregare perché Dio è vero,è misericordioso.Non dice bugie,non ha bisogno di danaro.E' palesemente per i poveri e non fa impresa.
Noi siamo pronti alla differenziata.
Noi siamo pronti condominio per condominio ad organizzarci gratis.Siamo poveri.
Lavoriamo gratis per la differenziata.Dove ve la dobbiamo portare?
Faremo a turni, donne e bambini,i papà ed anche i nonni.
A noi è sufficiente che ci fate respirare.
Ed è già tanto. Non è poco che vi chiediamo.Voi ed i Vostri amici dovreste liberare le campagne,le coste,le città maleodoranti che avete devastate in così pochi anni di inquinamento provocato.
Una sola cosa: "Fateci respirare."

lunedì 18 ottobre 2010

LA TESTIMONIANZA QUOTIDIANA

Caro Vincenzo,


ho inviato ad....... che insegna all'università di...... quanto hai scritto nel tuo articolo.Mi ha risposto così e ti assicuro che adesso capisco anche i suoi nervosismi.Grazie e ciao Adriana.


E' proprio così.Vivo certe cose sulla mia pelle (l'università funziona sempre più così).


Grazie

..................

Cara Adriana,



il potere ha bisogno di consolidarsi ,ha bisogno dell' ignoranza. Per l'educazione dei giovani non trova soldi,ma, quello che è più grave,non tenta di porre un argine al malcostume stabilendo regole precise di reclutamento e di normale gestione quotidiana dei propri compiti.


Tra politica e società esiste,ormai, una vera dicotomia. Parlare di politica significa parlare degli interessi della classe dirigente, del confronto e dello scontro quotidiano tra i capi delle diverse fazioni e dei grandi progetti che essi hanno. Parlare, invece , di società, significa parlare della dimensione reale e quotidiana dell'uomo comune e dei suoi bisogni elementari insoddisfatti. Tra questi lavoro, sanità ed educazione.


La necessità della presenza cattolica, dei laici cattolici, presenza di cittadinanza attiva e missionaria, è indicata,innanzitutto,dal Pontefice Benedetto XVI. Vi ha posto a fondamento le sue lettere encicliche, conseguenti a quelle dei Suoi predecessori. Puntualizzano con estrema semplicità il dovere sociale. Ed è la semplicità della Parola di Dio e trova riscontro nel Catechismo.La Conferenza Episcopale aggiunge l'analisi delle difficoltà italiane attuali e l'indicazione generica delle urgenze maggiori non procrastinabili.


La dimensione del problema è globale, considerando che l'attuale consumo delle risorse naturali, secondo il WWF, ne porterà l'esaurimento entro trenta anni;cioè,tra trentanni, per vivere vi sarà bisogno di un secondo pianeta.


La dimensione del problema italiano ha particolari peculiarità. La prima è la sostituzione del termine "imprenditoria" al termine "politica". La distinzione è fondamentale perché l'impresa ha come fine il guadagno e come mezzo una produzione in grado di competere sul libero mercato. La "politica" ha per oggetto il benessere dei cittadini e ad esso orienta l'azione economica. In particolare,in democrazia,si considera il benessere di tutti i cittadini e non della classe dirigente.


La seconda peculiarità è il problema del Sud. Più di un terzo del territorio nazionale è sottratto alle regole civili del vivere,cioè alla legalità ed affidato a quelle della malavita. E' evidente che il federalismo rischia di portare a termine un processo disgregativo della società meridionale e, coerentemente, della nazione Italia. Raggiunta l'autonomia a chi sarà affidata la gestione di città e paesi? Alla classe dirigente locale? Al potere politico -mafioso? Basta pensare ai martiri già in corso di santificazione,alle modalità, alle connessioni dei tanti e tanti asssassini succedutisi e tuttora in esecuzione. Basta pensare che un Presidente del Consiglio,insieme con il suo Commissario Staordinario, non sono riusciti ad imporre la raccolta differenziata a Napoli,tant'è che i rifiuti, a smentita delle assicurazioni presidenziali, hanno di nuovo invasa la città. Basta tenere presenti queste realtà per concludere che il Meridione rischia di divenire una repubblica dominicana antemarcia.



Vi è necessità,in questa situazione, di ridare voce all'etica ed alla democrazia.

Il libero mercato e la finanza creativa partono come prassi,sentono il bisogno di negare qualsiasi condizionamento e finiscono per creare un paganesimo di fatto. Una società di "padroni" nella quale qualsiasi ostacolo umano o naturale viene abbattuto. Così decade il valore della vita e della dignità dell'uomo, ma anche il rispetto della natura che viene svuotata delle sue risorse. L'irrazionalità dell'essere è che, come dice Gandhi, nulla è sufficiente per i cupidi ed i ricchi. Per questo, una volta esaurite le risorse naturali nei trentanni previsti, si troveranno ad essere padroni del niente.
Vi è urgenza di un riequilibrio della società e della natura verso un'uguaglianza effettiva di uomini e di cose rispetto alla vita. Ugualmente importante è la vita del bambino americano e del bambino esquimese. Ugualmente importante è il mantenimento dell'ecosistema della costiera amalfitana e della campagna nolana. Il rispetto di regole di vita e di diritto di tutti alla vita sono

snodi dell'essere validi per tutti o del non vivere se non si rispettano.



Ed è così e per queste ragioni che diviene essenziale la missione sacra del laico cristiano. Essi devono trasformare questo mondo,invertirne la rotta verso una fine traumatica e renderlo vivibile e gradevole per tutti,un mondo di gioia e di pace.

Dei laici la Chiesa ripropone la missione sacra sacerdotale di chi vive nel mondo ma non è del mondo e li indica come tasformatori del mondo : dall'egoismo all'equità, dalla violenza alla pace. Queste azioni di trasformazioni costituiscono le premesse e le mete della santità laica.
A) La vocazione del laico è di stare concretamente nel mondo e riscoprire il popolo, che non è quello suggestionato dalla demagogia dei potenti, ma quello dei poveri che aspirano alla soddisfazione dei bisogni primari e che lo Stato compia ,finalmente, il proprio dovere. La presenza del laico è nella concretezza di na presenza attiva nella vita e nel disagio quotidiano, non nei grandi progetti di chi estrae dalla parola popolo la propria convenienza e la intinge nell'inganno maligno;
B) La partecipazione dei laici alla missione salvifica della Chiesa è essenziale,poiché la salvezza si fa di volontariato, di carità applicata alle masse dei poveri delle periferie e dei migranti,poiché la salvezza si fa ridando diritti e dignità al lavoro e ristabilendo l'obbligo e l'educazione allo svolgimento del proprio dovere.Infatti è scandaloso profittare delle opere a farsi per guadagnare e scialare senza una scrupolosa attenzione al proprio dovere;
C) I laici devono lavorare perché il disegno di salvezza raggiunga sempre più gli uomini. Per un laico noon vi sono ceti o gruppi di privilegiati o di abbietti. Vi sono i bisogni degli uomini e la mano sempre tesa ad aiutare nella carità e nella sicurezza di una legge equa ed adeguata alle esigenze storiche della società,considerando che esssa nasce dal patto sociale o non dalla soddisfazione degli interessi e delle speculazioni dei singoli.

domenica 10 ottobre 2010

La Chiesa ha scelto di essere povera e missionaria

Per difendersi dalla crisi e lucrare danaro le assicurazioni hanno varato un aumento dal 26 al 40% . Nessuno è intervenuto.Questo per la serie "Come si riduce alla povertà una famiglia?" Per i ricchi l'eliminazione del reato di falso n bilancio.Per rendere l'idea il bilancio di una società e degli istituti statali venivano esaminati dalla Corte dei Conti.Trovando un falso veniva denunciato ed incriminato l'autore.Per i poveri il blocco dell'assistenza sanitaria -da domani le medicine si pagano,le analisi già si pagavano e così anche le prestazioni per malati gravi, per esempio di tumori.Per i poveri addizionale IRPEF per i comuni, aumento delle tariffe dei servizi pubblici.Si paga il percorso anche sulle strade ANAS. E' passato il tempo della mobilitazione civica. I cattolici, se vogliono evitare l'affamamento dei poveri, devono da subito mobilitarsi,educare una nuova classe dirigente.Evitare i trasferimenti dei sacerdoti di frontiera.Lottare camorra e mafia.Noi ci offriamo al martirio ma dobbiamo salvare il popolo cristiano dalla tirannide politico mafiosa.
Questa classe dirigente ha disprezzato la politica ed esaltata l 'imprenditoria ed ha finito per fare del governo una società di affari.
Tagli alla scuola. Per la prima volta nella storia,all'università è comparso il docente senza compenso.Estendendo l'abitudine, tutta la scuola ,in tutto od in parte, diverrà una società di beneficenza e lo Stato si asterrà dall'obbligo costituzionale dell'istruzione per tutti e del diritto dei meritevoli di proseguire gli studi.
Questa classe dirigente ha dato l'ostracismo agli uomini meritevoli,capaci di interpretare la società ed i suoi bisogni nel momento storico che vive, di reggere lo sviluppo,indicandone la correzione nel rispetto della dignità dell'uomo e del mantenimento della vita sulla terra. Vi è chi ci ha rimesso la vita ed ha vissuto le ultime ore tra tormenti nell'indifferenza dei potenti.Come si fa a non ricordare le parole, quasi un'implorazione ed un pianto del Servo di Dio Paolo VI per la liberazione di Aldo Moro?
Invece di trarre una lezione da quell'evento tragico,finirono per cedere il governo ad un socialismo relativista che compattò la società ad uno stile di vita radicalliberale ed arrivò allo sfascio dei partiti.
Noi abbiamo tre punti di riferimento: -la Dottrina Sociale Cristiana che pone il rispetto della vita e della dignità dell'uomo come ipotesi insostituibile di qualsiasi assetto sociale;
-la scelta missionaria e della povertà della Chiesa;
-la Costituzione Italiana ed il Welfare sul quale è stata edificata la Repubblica Italiuana.
Cara Lucia
con questo post e con quello di agosto e quello del 4 settembre ho cercato di rispondere alla tua domanda "cosa possiamo fare". Io credo che bisogna passare a queste azioni : 1) organizzare l'Associazione Intercondominiale di don Pino Puglisi; 2)educare una classe dirigente onesta e capace. Questo perché, come dice Benedetto XVI, la religione non è un fatto privato.

lunedì 4 ottobre 2010

La piccola via della politica della gente

Caro Vincenzo

io sempre vengo sul tuo blog quando posti qualcosa di nuovo.Leggo e a volte mi sento inadeguata a commentare le analisi che fai sulla politica e sulle cose che non vanno nel mondo e nella tua zona. Stamattina in Chiesa il sacerdote nell'omelia spiegando il significato della prima lettura (profeta Abacuc) diceva che si poteva trovare una risposta alla situazione del nostro paese e anche mondiale.

Cara Lucia

hai centrato il problema.La politica non è confronto di persone,astratti progetti di cambiamento della società,adeguamento del lavoro alla produzione ecc...La politica è ortoprassi,cioè la pratica cristiana nella vita sociale. Non è cosa astrusa e difficile a comprenderne il significato,ma è cosa difficile a praticare perché noi sappiamo che Gesù cammina con noi sulla via della salvezza e ci dobbiamo adeguare al Suo passo. Don Dino Puglisi l'aveva bene interpretata .Ti riporto da una email di Lucia Rizzodalla prresentazione del libro di Frisina su don Pino Puglisi ,Parroco di Brancaccio a Palermo,il brano seguente:"...In quella zona invivibile del quartiere Brancaccio incontrò un gruppo di abitanti,il Comitato Intercondominiale,,con i quali condivise un impegno sociale rivolto ad ottenere i servizi primari mancanti nel territotio.Una collaborazione che fu in grado di creare,nel quartiere fortemente condizionato dal potere politico-mafioso,una nuova coscienza religiosa e civile. Alla nuova realtà che stava formandosi il potere politico-mafioso decise di poorre fine in modo cruento uccidendo con Padre >Pugtlisi la speranza di un quartiere che voleva acambiare pagina".
La politica è la scuola: gli Asili Nido e l'assistenza alle madri, la scuola dell'obbligo per tutti ,la scuola media superiore. La sicurezza degli edifici,la completezza del Collegio Docenti e del personale amministrativo,l'efficienza e la correttezza, la protezione di alunni e personale dalla violenza,dalla droga,dalla delinquenza,l'aggiornamento della didattica e la severità degli studi per ridare significato e valore ai diplomi. Chi deve collaborare? Le superiori autorità scolastiche,gli enti locali,i genitori,gli stessi alunni,tutti hanno la loro parte e per essa la loro responsabilità.Il concetto dal quale non si può prescindere :la scuola è un bene delle famiglie.L'università,la semplificazione delle lauree in modo che le competenze risultino chiare e diffrenziate. Il privilegio assoluto della docenza rispetto all'attività privata,che deve essere limitata e condizionata dal non recar danno alla scuola.L'oggettività e la trasparenza delle prove di ammissione.L'oggettività e la trasparenza nel reclutamento del personale dai docenti ai primari ai ricercatori ecc...Oggi tutto questo non è assicurato. Vi è ingiustizia e clientelismo assoluto. Chi sono i responsabili? La classe politica dirigente che fa nomine e gestione clientelare e,mai ,dal dopoguerra, è riuscita ad approvare un regolamento trasparente ed oggettivo.Dico mai e tutte le commissioni nominate per l'elaborazione sono ad oggi miseramente fallite.Altri responasabili sono gli Ordini Professionali .Dovrebbero assicurare la competenza e la correttezza di chi esercita una attività libera ed autonoma.
Cara Lucia questa è l'ortoprassi. E' carità cristiana, è camminare con Gesù sulla via della salvezza, collaborare perché i giovani abbiano speranza di lavoro e preparazione per sostituire
l'attuale classe dirigente, corrotta ed inefficiente. Si parte dalla comunità dei genitori,due e poi di più come hanno fatto tutti i santi. Si parte dalle Parrocchie perché questa è Missione, è salvare la società. Secondo me,quest'opera missionaria, deve escludere,per chi vi partecipa, candidature e cariche di partito.
Finora la nomina nel Parlamento della Repubblica,nei consigli regionali provinciali comunali ecc... è stata una delega senza controllo ed, anzi,per non essere imputati hanno reso insicuro il Diritto.Per chiarire, ciò che è reato oggi ,domani non lo è,oppure è condonato. Per chiarire ancora di più, ieri era reato fare un falso in bilancio.Oggi non più.
Non so se si può adesso comprendere perchè don Pino Puglisi,don Beppe Diana,il sindaco Vassallo e tanti altri sindaci , a cominciare dal sindaco Lorenzo Rago 1953, Falcone Borsellino Rosario Livatino.... C'è un elenco di martiri. E' chiaro perché sono stati uccisi,perché buona parte del territorio italiano è gestito dalla malavita.
Cara Lucia,
oggi il Papa non tace,la Cei non tace. E già non avevano taciuto.L'esortazione alla partecipazione alla vita sociale è continua. Sai perché è divenuta così pressante? Perché anche l'Italia è divenuta terra dei padroni, cioè dei diavoli. Noi cattolici non possiamo più stare inerti. Dobbiamo divenire missionari. In quanto,poi,
a come esserlo,prendiamo esempio da Santa Teresa di Lisieux. Basta fare missione nei luoghi nei quali si risiede,negli ambienti che si praticano,nelle attività che si svolgono.A cominciare da se stessi. Missione è evangelizzazione e promozione umana, cioè è ricristianizzazione della società.
Significa camminare con Gesù sulla via della salvezza.
Grazie per la preghiera.