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lunedì 4 ottobre 2010

La piccola via della politica della gente

Caro Vincenzo

io sempre vengo sul tuo blog quando posti qualcosa di nuovo.Leggo e a volte mi sento inadeguata a commentare le analisi che fai sulla politica e sulle cose che non vanno nel mondo e nella tua zona. Stamattina in Chiesa il sacerdote nell'omelia spiegando il significato della prima lettura (profeta Abacuc) diceva che si poteva trovare una risposta alla situazione del nostro paese e anche mondiale.

Cara Lucia

hai centrato il problema.La politica non è confronto di persone,astratti progetti di cambiamento della società,adeguamento del lavoro alla produzione ecc...La politica è ortoprassi,cioè la pratica cristiana nella vita sociale. Non è cosa astrusa e difficile a comprenderne il significato,ma è cosa difficile a praticare perché noi sappiamo che Gesù cammina con noi sulla via della salvezza e ci dobbiamo adeguare al Suo passo. Don Dino Puglisi l'aveva bene interpretata .Ti riporto da una email di Lucia Rizzodalla prresentazione del libro di Frisina su don Pino Puglisi ,Parroco di Brancaccio a Palermo,il brano seguente:"...In quella zona invivibile del quartiere Brancaccio incontrò un gruppo di abitanti,il Comitato Intercondominiale,,con i quali condivise un impegno sociale rivolto ad ottenere i servizi primari mancanti nel territotio.Una collaborazione che fu in grado di creare,nel quartiere fortemente condizionato dal potere politico-mafioso,una nuova coscienza religiosa e civile. Alla nuova realtà che stava formandosi il potere politico-mafioso decise di poorre fine in modo cruento uccidendo con Padre >Pugtlisi la speranza di un quartiere che voleva acambiare pagina".
La politica è la scuola: gli Asili Nido e l'assistenza alle madri, la scuola dell'obbligo per tutti ,la scuola media superiore. La sicurezza degli edifici,la completezza del Collegio Docenti e del personale amministrativo,l'efficienza e la correttezza, la protezione di alunni e personale dalla violenza,dalla droga,dalla delinquenza,l'aggiornamento della didattica e la severità degli studi per ridare significato e valore ai diplomi. Chi deve collaborare? Le superiori autorità scolastiche,gli enti locali,i genitori,gli stessi alunni,tutti hanno la loro parte e per essa la loro responsabilità.Il concetto dal quale non si può prescindere :la scuola è un bene delle famiglie.L'università,la semplificazione delle lauree in modo che le competenze risultino chiare e diffrenziate. Il privilegio assoluto della docenza rispetto all'attività privata,che deve essere limitata e condizionata dal non recar danno alla scuola.L'oggettività e la trasparenza delle prove di ammissione.L'oggettività e la trasparenza nel reclutamento del personale dai docenti ai primari ai ricercatori ecc...Oggi tutto questo non è assicurato. Vi è ingiustizia e clientelismo assoluto. Chi sono i responsabili? La classe politica dirigente che fa nomine e gestione clientelare e,mai ,dal dopoguerra, è riuscita ad approvare un regolamento trasparente ed oggettivo.Dico mai e tutte le commissioni nominate per l'elaborazione sono ad oggi miseramente fallite.Altri responasabili sono gli Ordini Professionali .Dovrebbero assicurare la competenza e la correttezza di chi esercita una attività libera ed autonoma.
Cara Lucia questa è l'ortoprassi. E' carità cristiana, è camminare con Gesù sulla via della salvezza, collaborare perché i giovani abbiano speranza di lavoro e preparazione per sostituire
l'attuale classe dirigente, corrotta ed inefficiente. Si parte dalla comunità dei genitori,due e poi di più come hanno fatto tutti i santi. Si parte dalle Parrocchie perché questa è Missione, è salvare la società. Secondo me,quest'opera missionaria, deve escludere,per chi vi partecipa, candidature e cariche di partito.
Finora la nomina nel Parlamento della Repubblica,nei consigli regionali provinciali comunali ecc... è stata una delega senza controllo ed, anzi,per non essere imputati hanno reso insicuro il Diritto.Per chiarire, ciò che è reato oggi ,domani non lo è,oppure è condonato. Per chiarire ancora di più, ieri era reato fare un falso in bilancio.Oggi non più.
Non so se si può adesso comprendere perchè don Pino Puglisi,don Beppe Diana,il sindaco Vassallo e tanti altri sindaci , a cominciare dal sindaco Lorenzo Rago 1953, Falcone Borsellino Rosario Livatino.... C'è un elenco di martiri. E' chiaro perché sono stati uccisi,perché buona parte del territorio italiano è gestito dalla malavita.
Cara Lucia,
oggi il Papa non tace,la Cei non tace. E già non avevano taciuto.L'esortazione alla partecipazione alla vita sociale è continua. Sai perché è divenuta così pressante? Perché anche l'Italia è divenuta terra dei padroni, cioè dei diavoli. Noi cattolici non possiamo più stare inerti. Dobbiamo divenire missionari. In quanto,poi,
a come esserlo,prendiamo esempio da Santa Teresa di Lisieux. Basta fare missione nei luoghi nei quali si risiede,negli ambienti che si praticano,nelle attività che si svolgono.A cominciare da se stessi. Missione è evangelizzazione e promozione umana, cioè è ricristianizzazione della società.
Significa camminare con Gesù sulla via della salvezza.
Grazie per la preghiera.

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