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giovedì 21 maggio 2015













UNA   STRADA  DI  MEZZO  TRA DANARO E LEGGE
Ne siamo vittime,solo  Gesù ci aiuta a vivere

La strada che ci serve per vivere è ingombra di ostacoli che vanno tra la legge e il danaro,entrambi necessari
  per poter esercitare i propri diritti di difesa del cittadino. La Cittadinanza Attiva  comprende i diritti politici,
i diritti civili e i diritti sociali. Dovremmo essere in grado di esercitare i nostri diritti e maggiormente preme
esercitarli in questo periodo di crisi che è il risultato di un finanzcapitalismo  il  quale continua a porsi  in un
ambiente che di democrazia ne ha da vendere sui giornali  mentre l’accumulo di ricchezze ,in Italia, è divenuto
del 95% nelle mani del 5% della popolazione.  Noi abbiamo diritto alla Cittadinanza Attiva per difenderci da un
regime capitalista in cui la popolazione non ha avuto voce, mentre la casta padrona è formata di politici di lobbisti
e di vertici di una malavita che comanda nel Sud il 30% del PIL  ed opera il proprio interesse.
Non si può certo dire che siamo in regime di democrazia.
La sopravvivenza di una società possibile si collega alla ricostruzione di un ceto medio e ad una base della
scala sociale non formata di elemosinanti. Le condizioni di povertà degli italiani sono rappresentate da 8.078.000
poveri – la percentuale maggiore  nel Sud –. Ai poveri corrispondono 2.737.000,  l’11,3% del totale delle famiglie italiane.
 Il Mezzogiorno le ospita quasi in pieno. Alla fragilità economica del Sud
si aggiunge quella etica dovuta ai mafiosi ed alla corruzione della classe dirigente. Né si può dire che il governo
provveda sul serio al Sud.
Esistono 59 miliardi di euro, di FSE e FESR dedicati al Sud. L’INPS ha sgravi fiscali, coperti da fondi Sud . “Si pensa di cambiare
nome a FSE e FESR in co-finanziamenti nazionali per salvare finanziamenti europei altrimenti persi”. Il gioco è in effetti bacato e,
se si vuole è illecito  dire che quei soldi non vengono spesi ed è meglio dirottarli altrove al fine di non perdere
il finanziamento. Occorre dire che :” I soldi furono programmati su scuola, infrastrutturazione in banda larga,occupazione
giovanile,inclusione sociale, contrasto alla povertà ecc…”
Viene percorsa, a danno del Sud, una strada obliqua e non condivisibile. Possono i cittadini ribellarsi ed esigere il tipo di
destinazione originario ?  Si tratta di un loro diritto. E la Cittadinanza  Attiva deve chiamare ed annotare la VERITA*.
La Cittadinanza Attiva deve comprendere che questi brogli vengono fatti sul suo capo e deve rivendicare una equa
giustizia sociale. 

martedì 12 maggio 2015

LASCIATE CHE I PICCOLI VENGANO A ME






Questo disse Gesù ed aggiunse che chi avesse in qualche modo offeso “uno di questi piccoli”, sarebbe stato meglio per lui legarsi una macina
al collo e buttarsi nel fondo del mare. Di questi giorni e di questa disgregazione sociale è difficile trovare un luogo – un paese che sia magari
una contrada – ove non avvengano disordini nei riguardi dei minori o, addirittura, dei piccoli.
La coesione delle famiglie garantiva una responsabilità effettiva sul collo dei minori, i quali combinavano pochi pasticci ed esercitavano poche
violenze. Le famiglie garantite da un sacrosanto matrimonio legale stabilivano la cura dei figli come attività principe e responsabilità somma.
Oggi capita che siano venduti alla corruzione già in età tenera oppure che vengano abbandonati ad equivoci vicini di casa e può capitare di
leggere in cronaca della morte di un bambino magari cascato?  dal piano superiore.
La maggior parte delle unioni è ,oggi, di due persone,magari di sesso opposto, che stabiliscono di vivere insieme sulla base di un accordo e
di una attrazione reciproca. Dopo la facile disgregazione si pone il problema dell’affidamento. Dove andrà il figlio, con chi dei genitori e per
quanto tempo?
Alcuni esempi sintomatizzano con chiarezza la vicenda odierna dei piccoli da crescere.
- Bambino viene ucciso dalla madre con un corpo contundente al fare del giorno.
-Ex operaio Fiat prolifero di maschi aveva l’abitudine di intrattenersi sessualmente con i figli. I quali figli finivano per essere psico sofferenti
ed erano ospitati da un centro di cura. Alcuni guarivano e dormivano di giorno quando il padre non era a casa.
-Una bambina di 13 anni ,all’uscita della palestra dove si esercitava, riceve un passaggio da un operaio che ella conosce ed il quale, dopo
averla violentata, la uccide e ne nasconde il cadavere in maniera difficile da individuare.
- Un gruppo di ragazzine dell’età del ginnasio, in una delle zone più eleganti e ricche della città si prostituisce ad uomini noti e ricchi. Le
mamme conoscono la cosa e l’amministrano.
La cronaca è piena di questi fattacci ed ho omesso violenze tra coetanei , spesso a spesa del gentil sesso. Ho omesso anche i fatti di sangue
all’interno della famiglia.
E sì che la vita familiare è divenuta disorganica e, purtroppo, carica di violenza ed è violenza non solo dei padri sui figli, ma spesso, dei figli
sui genitori.
Dopo l’obbiettivo piccoli, maschi o femmine, non si fa differenza anche dal punto di vista del ricatto e del commercio sessuale, è la donna il
sesso più soggetto a sfruttamento ed a sopruso. E tanto a livello non solo di cittadini italiani ma dei tanti cittadini che anni fa  sono venuti

dai paesi orientali ed adesso sbarcano dalla linea libica o, comunque nord africana.
Per la sopravvivenza della nazione occorre non solo che abbiano termine le emigrazioni clandestine e che, per questo, gli stati tutti si interessino
a ciò che avviene all’interno degli stati emigranti clandestini, ma che,
mettendo da parte le prevaricazioni laiche  di bottega da una parte ed il bigottismo esasperato dall’altra, si ricostituiscano le famiglie privilegiandole, ma regolandole.
Bisogna,infatti, considerare da una parte i privilegi che le toccano come ente massimo, dall’altra la serietà e la serietà di comportamento alla quale deve sottoporsi essendo la cellula prima del farsi della dignità e della prosperità di una nazione.
Credo che per ritornare di nuovo ad essere nazioni civili la rigidità di regolamentazione delle famiglie – cosa che non ne  limita la libertà ma anzi l’accentua- bisogna privilegiare la famiglia come la migliore e più vantaggiosa per la nazione e per l’uomo in genere istituzione,cellula sociale.



Vincenzo  Cicala