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martedì 12 maggio 2015

LASCIATE CHE I PICCOLI VENGANO A ME






Questo disse Gesù ed aggiunse che chi avesse in qualche modo offeso “uno di questi piccoli”, sarebbe stato meglio per lui legarsi una macina
al collo e buttarsi nel fondo del mare. Di questi giorni e di questa disgregazione sociale è difficile trovare un luogo – un paese che sia magari
una contrada – ove non avvengano disordini nei riguardi dei minori o, addirittura, dei piccoli.
La coesione delle famiglie garantiva una responsabilità effettiva sul collo dei minori, i quali combinavano pochi pasticci ed esercitavano poche
violenze. Le famiglie garantite da un sacrosanto matrimonio legale stabilivano la cura dei figli come attività principe e responsabilità somma.
Oggi capita che siano venduti alla corruzione già in età tenera oppure che vengano abbandonati ad equivoci vicini di casa e può capitare di
leggere in cronaca della morte di un bambino magari cascato?  dal piano superiore.
La maggior parte delle unioni è ,oggi, di due persone,magari di sesso opposto, che stabiliscono di vivere insieme sulla base di un accordo e
di una attrazione reciproca. Dopo la facile disgregazione si pone il problema dell’affidamento. Dove andrà il figlio, con chi dei genitori e per
quanto tempo?
Alcuni esempi sintomatizzano con chiarezza la vicenda odierna dei piccoli da crescere.
- Bambino viene ucciso dalla madre con un corpo contundente al fare del giorno.
-Ex operaio Fiat prolifero di maschi aveva l’abitudine di intrattenersi sessualmente con i figli. I quali figli finivano per essere psico sofferenti
ed erano ospitati da un centro di cura. Alcuni guarivano e dormivano di giorno quando il padre non era a casa.
-Una bambina di 13 anni ,all’uscita della palestra dove si esercitava, riceve un passaggio da un operaio che ella conosce ed il quale, dopo
averla violentata, la uccide e ne nasconde il cadavere in maniera difficile da individuare.
- Un gruppo di ragazzine dell’età del ginnasio, in una delle zone più eleganti e ricche della città si prostituisce ad uomini noti e ricchi. Le
mamme conoscono la cosa e l’amministrano.
La cronaca è piena di questi fattacci ed ho omesso violenze tra coetanei , spesso a spesa del gentil sesso. Ho omesso anche i fatti di sangue
all’interno della famiglia.
E sì che la vita familiare è divenuta disorganica e, purtroppo, carica di violenza ed è violenza non solo dei padri sui figli, ma spesso, dei figli
sui genitori.
Dopo l’obbiettivo piccoli, maschi o femmine, non si fa differenza anche dal punto di vista del ricatto e del commercio sessuale, è la donna il
sesso più soggetto a sfruttamento ed a sopruso. E tanto a livello non solo di cittadini italiani ma dei tanti cittadini che anni fa  sono venuti

dai paesi orientali ed adesso sbarcano dalla linea libica o, comunque nord africana.
Per la sopravvivenza della nazione occorre non solo che abbiano termine le emigrazioni clandestine e che, per questo, gli stati tutti si interessino
a ciò che avviene all’interno degli stati emigranti clandestini, ma che,
mettendo da parte le prevaricazioni laiche  di bottega da una parte ed il bigottismo esasperato dall’altra, si ricostituiscano le famiglie privilegiandole, ma regolandole.
Bisogna,infatti, considerare da una parte i privilegi che le toccano come ente massimo, dall’altra la serietà e la serietà di comportamento alla quale deve sottoporsi essendo la cellula prima del farsi della dignità e della prosperità di una nazione.
Credo che per ritornare di nuovo ad essere nazioni civili la rigidità di regolamentazione delle famiglie – cosa che non ne  limita la libertà ma anzi l’accentua- bisogna privilegiare la famiglia come la migliore e più vantaggiosa per la nazione e per l’uomo in genere istituzione,cellula sociale.



Vincenzo  Cicala

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