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sabato 30 agosto 2014


L' impromovibile disoccupazione

Ma tutti coloro che credevano erano insieme e avevano ogni lor cosa in comune


Questa disoccupazione ha due facce, quella di una società in declino e quella di un vuoto di generazione di classe dirigente,dato che non vi è chi sostituisca quella attuale.

La disoccupazione giovanile tocca un massimo insopportabile, una su due.- Questo significa crisi nel rapporto uomo-donna. Per mancanza di soldi non vi è possibilità di mettere su casa. Il numero delle famiglie regolari è una parvenza eterea, prevale l'unione occasionale e priva di un rapporto solido di stima reciproca. Prevale il sopruso, il rapporto violento con la donna, lo sfruttamento del sesso a livello proprio ed a livello delle figlie, non essendo ancora frequente la prostituzione dei figli maschi. - Si sviluppa il delitto ed è terribile quando a stento avviene il ritrovo del corpo martoriato di una giovanetta. Ma come si può evitare il "femminicidio" se non vi sono i termini per rendere armoniosi, normali i rapporti uomo-donna? Sì vi è anche una crisi etica, manca un rapporto che usi la normale attenzione. Il normale rispetto all'altro sesso non esiste più,ma un rapporto che esista sulla base di un sufficiente e sicuro sostentamento economico della famiglia neanche esiste. - Infuriano i delitti, tra questi specialmente la diffusione della droga e la collaborazione con la malavita. Difficile trovare un giovane od una giovanetta che abbia fiducia in un avvenire sano possibile.
Il vuoto di direzione della società appare immediato, certo nella corruzione, difficile trovare un dirigente che non sia venuto a patteggiamento con la mala. Appare dalla cronaca giornaliera. Dalla voce dei Papi stessi , sarà Giovanni Paolo II che grida la maledizione in Sicilia, sarà Francesco che canta la scomunica. Abbiamo necessità di sostituire una classe dirigente collusa, ma non abbiamo giovani, retti e preparati, che la sostituiscano, a costo della propria vita.In una situazione come la nostra non può non essere chiaro che vi è bisogno di una resurrezione etica.
Parecchie sono le necessità le necessità insoddisfatte del vivere sociale, dall'abbandono dei diversamente abili all'aumento dell'abbandono scolastico fino a porsi in posizione di out, alla consuetudine dell'evasione fiscale a livello per esempio di farmacia oppure di dentista, di avvocato, di medico ecc... L'evasione fiscale nella vita quotidiana è vasta ed è un altro bisogno di lavoro e di controllo oltre quello sovracitato di carattere scolastico ed assistenziale. Il problema della giustizia sociale, per esempio del commercio della droga , dello spaccio clandestino, di notte ma anche di giorno, di sostanze tossiche oppure di ragazze da prostituire in maniera sadica (qualche volta fino ad una morte atroce - vedi giornali) è questione più di prevenzione che di repressione. Tutto questo ed altro può essere svolto come servizio sociale da giovani e giovanette disoccupate addestrate dalla forza pubblica ma anche da enti medici oppure scolastici secondo il campo di occupazione.
In conclusione non possiamo tenere un numero così alto di giovani disoccupati che, senza fare niente, è evidente che si corrompono. Non possiamo tenere un numero così alto di gravissimi disservizi sociali ed abbandonarci alla corruzione ed al fallimento per evasione fiscale e per speculazione mostruosa sulle opere pubbliche. Viva la Cittadinanza Attiva che garantisce il rispetto delle regole del vivere sociale.


Vincernzo  Cicala 

domenica 10 agosto 2014




ADEMPI I COMPITI CHE DIO TI HA DATO DA FARE. Siamo a mezza strada tra il Danaro e la Legge. Abbiamo l'obbligo della cittadinanza attiva per difenderci dalla tirannia politico-mafiosa.




LA CITTADINANZA  ATTIVA





Il Buon Samaritano aiuta il viandante percosso  e ferito dai ladroni e lo cura. Certamente è un buon cittadino.
Il buon cittadino è colui che non vive nell'esclusiva difesa dei propri interessi, ma si cala nella realtà e vede come vivono e quali bisogni hanno gli altri cittadini. Certamente vi sono bisogni comuni relativi alla famiglia, tali che, non soddisfatti, ogni giorno provocano la pubblicazione in cronaca nera di delitti atroci e, qualche volta, di sterminio della propria famiglia seguito da suicidio. Noi siamo ad una condizione di vita nella quale le autorità, fatti salvi i loro privilegi, non riescono a sovvenire i bisogni elementari dei cittadini. Esse, come la malavita che è andata via via espandendo   e incrementando i suoi vasti  campi di applicazione, considerano  proprietà quello che ,invece, appartiene ai cittadini ed è, in una nazione democratica ove si gode libertà,  semplicemente sottoposto a leggi e schemi amministrativi al fine di avere una giusta distribuzione degli scalini della scala sociale tanto che i cittadini non siano ridotti alla disperazione della miseria. Con gradualità è capitato che è scomparsa la figura del cittadino sostituita da quella del "cliente". Si tratta ora di ritornare cittadino. Egli chiede alla città di organizzarsi per soddisfare, primum et ante omnia, i bisogni elementari , quelli che la Costituzione Italiana impone che siano, comunque, soddisfatti.
Noi cittadini dobbiamo provvedere che ciò avvenga e che i soldi dello stato siano innanzitutto spesi per le prime essenziali necessità, in maniera, cioè, che tutti i cittadini abbiano comunque assicurata la possibilità di vivere e non accadano, con tanta frequenza, suicidi ed omicidi disperati.
Noi cittadini dobbiamo provvedere, innanzi tutto, alla difesa della vita dei bambini e delle madri. Il governo è in debito con i piccoli, per assoluta insufficienza degli asili nido .( In queste condizioni non si capisce la spocchiosa libertà dell'ideale socialista di eliminare gli orfanatrofi e di offrire una gestione dei piccoli bisognosi,
piacevole per i depravati) e con le giovani ragazze madri per assenza di qualsiasi centro di assistenza maternità ed infanzia. Non ve ne è uno a Scampia, non ve ne è uno nelle 219 di Melito.
Noi cittadini abbiamo il diritto ...dovere di conoscere ed interessarci a come vengono spesi i soldi pubblici, per esempio partecipate e tanto altro. Ma quanto non trovassimo possibilità e disponibilità, abbiamo il dovere di unirci noi cittadini ed assistere - con o senza asilo nido - con competenza e correttezza bambini piccoli e ragazze madri od in procinto di esserlo,
Una volta i dirigenti del Comune di Melito proposero un progetto -non ricordo l'architetto che lo espose- di
quattro milioni. Logicamente non si poteva realizzare. Noi Cittadini e Cattolici ci riusciremo con niente ed  un giorno riusciremo ad adattare il pubblico governo all'interesse dei cittadini. Dio ci aiuterà.
Santa Madre di Dio noi chiediamo il Tuo aiuto perché sappiamo che Tu lotti il Male.
Gesù, Figlio di Dio, noi sappiamo che Tu cammini con noi sulla via della salvezza e chiediamo il Tuo aiuto.

Vincenzo Cicala