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sabato 23 febbraio 2013

GESU’CAMMINACONNOI: Atto di dolore di un italiano contrito

GESU’CAMMINACONNOI: Atto di dolore di un italiano contrito: Signore, Creatore e Signore del Cielo e della Terra. Tutte le cose sono state fatte da Te e nulla, di ciò che esiste, è stato creato senza ..

.
Io Ti prometto ,Signore , che non verrò a dialogo con il corruttore ed i suoi amici , perché so di essere debole e di dover fuggire da essi.




Cercherò di fare il mio dovere e di spendere i miei talenti e di presentarmi a Te a mani vuote.




Questo perché Ti amo e voglio essere Tuo servo. Aiutami ,Signore ,perché non sono né DEGNO Né CAPACE.

GESU’CAMMINACONNOI:  LA VOCAZIONE AL GOVERNO DELLA SINIS...

GESU’CAMMINACONNOI:





 LA VOCAZIONE AL GOVERNO DELLA SINIS...
:  LA VOCAZIONE AL GOVERNO DELLA SINISTRA Fatta salva l’astensione giustificata di una significativa percentuale di ele...

martedì 19 febbraio 2013







 LA VOCAZIONE AL GOVERNO DELLA SINISTRA


Fatta salva l’astensione giustificata di una significativa percentuale di elettori,


l’ipotesi probabile è che la sinistra raggiunga una maggioranza relativa intorno al 35%.


Sin d’ora il governo di centro sinistra appare il più probabile con attribuzione della Presidenza a Monti.


Si realizzasse un’ipotesi del genere, nascerebbero subito due tipi di perplessità:


la prima in relazione al rigore economico che non può ignorare la necessità di una ripresa e il ristabilimento
di una pace sociale con il recupero del lavoro, della sanità e della scuola ; la seconda in relazione alle rivendicazioni
di continuare a legiferare su argomenti che non toccano la politica ma la coscienza del singolo, sulla quale nessuno
dovrebbe imporre regole o legiferare : eutanasia, aborto, famiglie Gay ecc … Sono tutti argomenti sui quali una
legiferazione sovrasta il libero arbitrio dell’uomo stesso. Non si va nel senso di una liberalità, ma in quello di una società
diversa. Noi abbiamo altri problemi pressanti che certamente rientrano nel campo della politica e della legislazione.
In una società laica sarebbero questi ad essere l’oggetto del governo di una nazione in recupero dopo una ventennale stasi
ed una triennale continua recessione. Questo perché in una società laica lo stato è indifferente rispetto ai casi di coscienza.


Noi abbiamo in Italia una disoccupazione femminile pari al 46,5%. Donne su cui grava anche la gestione familiare allargata
(figli,nipoti,genitori anziani ecc …). Abbiamo livelli allarmanti di omicidi,abusi e violenze. Quello che maggiormente colpisce è
l’abuso ed i delitti sulle minorenni, la scomparsa momentanea o per sempre dei loro resti umani. Quelle poche famiglie che
reggono sono fondate sulle donne. Noi dovremmo dare alla donna un trattamento paritario sul lavoro ed ancora la possibilità di
essere madre e crescere la prole. Se vogliamo che l’Italia si riprenda dobbiamo far rinascere la famiglia ed eliminare il bunga bunga,
la donna oggetto non giova a nessuno.


Il lavoro è l’unica maniera con la quale i 10 milioni di italiani poveri possono venir fuori dal degrado della miseria e dalla necessità di
ricorrere ogni volta possibile alla parrocchia per mangiare e vestirsi. O che i padroni del vapore ignorano che ogni parrocchia ha
avviato una raccolta di abiti smessi e di cibi – elenchi di bisogni pubblicati accanto agli annunci di nozze ?


Noi siamo in una condizione che genera uno stato di soggezione e peggiora enormemente lo stato della società. Non esistono
solo le parrocchie, la povera gente ricorre ad un lavoro temporaneo vendendo la propria coscienza e quella dei propri figli alla malavita.
L’offerta nello stesso campo della prostituzione soddisfa pienamente la domanda rendendo inutile l’importazione dall’est e dall’ Africa


Le case ci sono ma non ci sono i soldi per pagare il mutuo e neanche per pagare fitti elevati. Il costo della casa scende, quello del fitto sale.
In realtà è un problema anche pagare tutte le bollette acqua luce rifiuti ecc … Il costo della vita è salito alle stelle.


Tra non molti anni arriveranno a maturazione i frutti della dispersione scolastica e dell’analfabetismo. La paritarietà scolastica ha tolto
soldi alla scuola di stato e, ,certamente, i figli dei disoccupati e dei precari non sono in grado di pagarsi la scuola privata, Tante volte
neanche i costi della statale.


Il problema è quello di un abbrutimento dei costumi, di una discesa agli inferi nel bacino del Mediterraneo.


Negli Stati Uniti Obama ha avuto il coraggio di tassare i soldi dove si trovavano, cioè nelle mani dei diversi ricchi e l’America va riprendendosi.


Il problema è sempre quello della spartizione della torta. Se i pochi ricchi ne prendono il 90%, ai molti poveri ne resta il 10%.


Noi non approviamo tutto quello che fa Monti. Speriamo che si converta a criteri di equità e di solidarietà. Deve considerare che, alla lunga,
ci vanno a perdere anche i ricchi. Consideriamo la Sinistra. E’ vero che è finita in discarica non solo a Napoli ma anche in Toscana ed in Lombardia
ed in Sicilia. La pulizia di Bersani non è che sia stata proprio radicale. Possiamo avere fiducia come ha detto Prodi oppure della riconversione al popolo al proletariato non se ne parla ancora?


Nell’attuale situazione partitica i cittadini non possono avere fiducia assoluta. Gli Italiani non possono affidare tutte le loro
speranze alla politica. Devono democraticamente organizzarsi in Comitati Civici perché l’operato dei politici non sia più abbandonato
ai loro interessi di cassa,ma risponda agli interessi della comunità. Non basta la repressione. Oggi si prospetta una nuova Tangentopoli.
La prima ha sfasciato le Istituzioni. Quest’altra colpirà Istituzioni di per sé traballanti ed insicure. Tutto questo accade perché la
giustizia è repressiva. Bisogna,invece, intervenire in sede preventiva affinché gli imbrogli non abbiano più occasione di attuarsi. E sono
i cittadini che si devono organizzare perché, in Italia, questi controlli preventivi, queste verifiche di coerenza con gli interessi della
comunità, o non esistono oppure non sono efficaci.

lunedì 11 febbraio 2013




 

TITOLO:  SERVIRE    IL    SIGNORE

La notizia è esplosa nella ultima ora antimeridiana ed ha spazzato via, almeno per una giornata, la cronaca dei litigiosi confronti e delle aeree promesse degli eterni politici italiani.

La motivazione delle dimissioni è semplice e preannunciata, il non essere od almeno non sentirsi ad 86 anni forte e lucido a sufficienza per affrontare un lavoro sempre più complesso e delicato come inserire il Volto della Chiesa,cioè il Volto di Gesù nella dinamica sempre più complicata dei paesi di tutto il mondo. Benedetto XVI , proseguendo l’ecumenismo di Giovanni XXIII ed affermando la presenza della Chiesa in un dialogo aperto a tutto il mondo, ha visitato israeliani e mussulmani, protestanti  e comunisti ed ha accolto i grandi della terra ed i reietti , i Rom e gli scienziati. Ha visitato i carcerati  calandosi nell’assemblea degli ospiti di Rebibbia , rispettando la loro dignità di uomini e facendo sentire l’amore ed il calore anche corporeo,stringendo mani e carezzando volti, che poi è la stessa predilezione che Gesù – che non è mai stato Ministro degli Interni – ha per chi pecca e per chi soffre.

Ha visitato i piccoli in ospedale, trattenendosi con i malati e con chi li cura e li assiste. Ha accolto gli operai , le famiglie, gli studenti. Si è calato nella nostra società portandovi un soffio di speranza ed il sapore di una giustizia chiara ed affidabile. Nel tormento delle sofferenze umane della Chiesa, ha tirato alla luce i delitti di pedofilia di sacerdoti colpevoli.

La luce del Suo Pontificato è nella semplicità e nella carità. “Ti benedico, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenute nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.” Ha predicato il vangelo e svolta la Catechesi con la semplicità , la chiarezza e l’amore dei santi, poiché i segreti della Rivelazione appartengono alle anime semplici  e Benedetto XVI  lo è.

E’ necessario “un profondo rinnovamento culturale” con la risorgenza dei “valori di fondo” che regolano i rapporti (Volpatto). Benedetto XVI tende allo sviluppo integrale dell’uomo come Paolo VI  nella Populorum Progressio . Però lo sviluppo dell’informatica e la sua applicazione al mercato finanziario, sostenuto dallo sviluppo della tecnica informatica e telematica ha allontanato  l’umanesimo dall’amministrazione della terra. In un mercato globale ristretto all’unica regola della competitività e senza riguardo della dignità di vita dell’uomo sulla terra, la sfida dei pochi ricchi ferisce

 

l’integrità  dell’ uomo sulla terra aumentando il divario tra ricchi e poveri, tra coloro che hanno diritto all’abbondanza dei beni della terra e chi manca dell’essenziale per vivere. Bisogna comprendere che la sfida lanciata dalla predominanza assoluta dello sviluppo della tecnica è ultimativa e può essere letale per l’uomo e per la natura stessa. La crisi attuale ha snodato il suo percorso nelle ferite apportate all’ambiente naturale – simboli la caduta verticale dell’imprenditoria anche quella edilizia ed il problema divenuto enorme e mondiale dell’inquinamento. In queste condizioni possono vivere i pochi, ma i molti hanno vita breve e precaria e malata. Occorre allora cambiare  il nostro cammino, darsi nuove regole e nuove forme di impegno.

 

“Siamo chiamati ad avanzare, a fare avanzare il mondo, come «luce del mondo» e «sale della terra».

I cristiani non possono avere, nella storia, un ruolo di retroguardia o di involuzione:

il Vangelo che essi hanno tra le mani, le parole e gli esempi di Cristo che in esso sono registrati,

devono renderli nonostante tutte le loro umane debolezze, uomini di avanguardia e di speranza.

Sappiamo che la storia, pur con i suoi alti e bassi,

è avviata verso il definitivo trionfo di Cristo.

In nostro potere è di corrispondere, giorno per giorno, a quel continuo aumento di grazia,

che Dio, nella sua infinita bontà, vuole donarci,

per farci avanzare senza soste né inciampi verso il Regno di Dio.”

 

Ma oggi è l’anno della Fede.

 

“L’atto di credere, ha spiegato il Pontefice, “ è  frutto di un dialogo, in cui c’è un ascoltare, un ricevere e un rispondere”. C’è in gioco, dunque, una relazione comunicativa “con Gesù che mi fa uscire dal mio «io»  per aprirmi all’amore di Dio Padre”.

L’atto di credere è un atto comunitario. Il dialogo con il Signore è comunitario perché riguarda il percorso da fare insieme. E’ così che credere e pregare non  è più un fatto singolo ma riguarda tutta la comunità. Gesù cammina con noi sulla via della salvezza e, per questa ragione, non potremo considerarci Servi di Dio e starcene da parte.

E’ FINITO IL TEMPO DI FARE LO SPETTATORE – SOTTO IL PRETESTO CHE SI E’ ONESTO CRISTIANO.

TROPPI ANCORA HANNO LE MANI PULITE – PERCHE’ NON HANNO FATTO MAI NIENTE.

La frase è di don Primo Mazzolari ma a me ricorda la lacerazione che domina il credente tra la strada indicata da Cristo e l’attuale stato del governo del mondo.

Michea – il profeta di un mondo futuro
Ma chi sono costoro che compiono ingiustizie? Sono quelli che travisano il diritto, sono le autorità che hanno un qualsiasi tipo di potere.

Noi, Santo Padre, Ti ringraziamo perché ci hai indicato come dobbaimo adeguare ad oggi il nostro cammino.

 

Vincenzo Cicala


mercoledì 6 febbraio 2013





 

TITOLO :    RIPARTE IL FUTURO

Libera ed il gruppo Abele invitano i candidati alle politiche a firmare cinque impegni e gli elettori a votare i sottoscrittori :

1) Inserire la riforma della norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) tra i punti urgenti della propria campagna elettorale;
In un territorio come Napoli e provincia ove la camorra ha controllato le strade di accesso ai seggi elettorali e, mentre ti avvicinavi ,ti sentivi chiedere “dove andate” e “come state” oppure “ma voi ci credete veramente”, è davvero un impegno forte e, nelle intenzioni, garante non solo di retti propositi ma anche di corretto agire in sede parlamentare.

2) rendere pubblico il proprio Curriculum Vitae professionale;

Già, perché a noi elettori interesserebbe avere governanti preparati, esperti e corretti.

3)rendere pubblica la propria posizione reddituale e patrimoniale.

Vorremmo proprio che il parlamento italiano non fosse il luogo dove si entra poveri e si esce ricchi,depauperando gli italiani.

4) rendere pubblica la storia giudiziaria personale;

Anche se accade che alcuni hanno in corso non procedimenti giudiziari,ma  salde ed impegnative amicizie.

5)dichiarare i potenziali conflitti d’interesse.

Considerando il conflitto di interessi verificatosi ed ancora in essere tra le antenne televisive ed i seggi ministeriali,la dichiarazione vuole assicurare gli elettori sulla nuova gestione.

Aderisco volentieri all’iniziativa sperando in un cambio di regime.

Quasi contemporanea una intervista del  Card Bagnasco su Famiglia Cristiana.

Sono richiamate alcune dolorose e penose condizioni del popolo italiano che, per la verità, da anni costituiscono l’amara constatazione degli istituti di ricerca. In particolare la Svimez nel riportare “ la pubblicazione annuale  sullo stato dello sviluppo del Mezzogiorno riferito all'anno precedente” apriva la porta alla prospettiva di un peggioramento della situazione economica del Sud. Come anche la constatazione della fissità della scala mobile, della ricchezza dei pochi e  della miseria dei molti era già l’argomento principale di Prodi e di Giuliano Amato. La crisi si è estesa all’intero territorio nazionale tanto che :l’ 11,1% delle famiglie sono povere,5,2% in condizioni di povertà assoluta, ogni giorno falliscono 200 imprese, 47mila famiglie sono costrette ad abbandonare la casa per insolvenza di mutuo. A riscontro l’evasione fiscale ammonta a 120 miliardi di euro/anno, il costo della corruzione a 60 miliardi/anno, l’economia sommersa a 500 miliardi/anno. Non appare un dato immerso, ma equivalente  ad una quota considerevole del PIL, prevalente in alcune regioni come la Campania ed è il non fatturato del crimine. Nell’art. citato di Famiglia Cristiana ci si chiede perché, dato che il modello americano è quello che si vorrebbe importare, non si introducono le norme americane all’evasione fiscale, compreso il carcere per gli evasori?. In nessuno articolo, in nessuna esortazione del Pontefice: “Siamo chiamati ad avanzare, a fare avanzare il mondo, come «luce del mondo» e «sale della terra».

I cristiani non possono avere, nella storia, un ruolo di retroguardia o di involuzione:

il Vangelo che essi hanno tra le mani, le parole e gli esempi di Cristo che in esso sono registrati,

devono renderli nonostante tutte le loro umane debolezze, uomini di avanguardia e di speranza.” , compare l’esortazione del Pontefice a schierarsi per l’uno o per l’altro partito,perché, anzi

 si ribadisce che il cristiano, a qualsiasi partito appartenga, deve sostenere gli irrinunciabili principi della religione cattolica.

Non può individuarsi,né a destra o a sinistra od a centro , il partito dei cattolici. In questa situazione confusa, fatta di polemiche e di scontri personali,è difficile individuare chi veramente si dispone a rappresentare i cittadini difendendo quello scudo di legalità e di solidarietà che serve a difendere la dignità dell’uomo e del cittadino. Nonostante il particolare momento scelto per le elezioni politiche, la campagna elettorale si sta svolgendo con affronti personali e sterili e vacue proposte e promesse, che giustificano il titolo di corruttori attribuito ai belligeranti. E, dato che i cittadini non li rappresenta nessuno, devono anche imparare a difendere da sé i propri diritti e la propria dignità. Esistono già parecchie associazioni, quali Libera Gruppo Abele Famiglie Numerose Cattoliche le varie Caritas Diocesane le varie emanazioni di Ordini Religiosi come Gesuiti Salesiani e tante tante altre Associazioni anche laiche di Volontariato. Si può dire che ogni parrocchia è divenuta tavola calda per affamati e rifugio per gli oppressi.

Oggi i partiti non rappresentano il popolo, anzi lo tartassano e la corruzione regna al loro interno. Noi abbiamo bisogno di cittadinanza attiva,di organizzarci per svolgere un “servizio comunitario ordinato”. Non possiamo limitarci alle elezioni, la nostra opera di vigilanza e di azione deve essere coerente con la dottrina, efficace e continua e proteggere la dignità ed il valore della vita. E’ per questo che sosteniamo da anni la necessità di una cittadinanza attiva unita nei comitati civici di difesa della dignità della vita e del cittadino ed anche,cosa certamente non secondaria nell’attuale degrado, di difesa del territorio e delle sue bellezze che Dio ha donato al mondo.

 

Vincenzo  Cicala