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mercoledì 28 marzo 2012

LA CRISI E' GLOBALE






Gli ultimi giorni del governo di Berlusconi furono di ansia perché il default,cioè l’incapacità dello Stato di pagare i creditori, si avvicinava a grandi
passi.L’insufficienza del Governo e del parlamento di assolvere ai bisogni urgenti della nazione secondo le rispettive competenze appariva chiara.
Di fronte alle dispute serali in televisione, ai reportage con testimonianza diretta sia di serate e nottate brillanti sia di compromissioni con ambienti equivoci,alle volgarità vocali e gestuali di vecchi leaders prendeva una sensazione di squallore e di repulsione .Inquesto clima, con la premessa di correttezza di equità e di trasparenza ,con l’approvazione del Capo dello Stato, si insediò il nuovo governo.
Il problema della finanza creativa è stato affrontato con competenza e con una
adesione plebiscitaria . Il differenziale con il mercato tedesco è calato ad indici meno insopportabili ed anche le agenzie di rating hanno ritardato le loro catastrofiche declassificazioni ed allungato i tempi della sopravvivenza della nazione Italia nell’ambito dell’euro.La cosa più impressionante e tenera della prima conferenza stampa fu la commozionenon trattenuta di Elsa Fornero ministra del lavoro e dellePolitiche sociali dal 16 novembre 2011. Stava parlando dei sacrifici da imporre ai più modesti e vecchi tra i lavoratori dipendenti. La durezza della
ministra fu invece provata da una applicazione retroattiva della nuova norma che ha colpito sia quei lavoratori,licenziati con la concessione di un pensionamento anticipato – lavoratori che si sono trovati senza lavoro e senza pensione – sia quei docenti che sarebbero andati in pensione
al 1° settembre 2012 con 60 anni di età e 40 di contributi.Da allora ha cominciato a prendere luogo l’idea che le riforme venivano formulate ed adottate secondo una valutazione scientifica rigorosa dellenecessità di mercato, senza la considerazione di possibili adattamenti alle
convenienze dei più modestie poveri. Quando si è assicurato che si sarebbero tagliati anche pensioni vitalizi e prebende della casta padrona,i tagli sono stati relativi e rari di fronte alla tenace difesa dei privilegiati.I provvedimenti legislativi successivi ,mentre hanno risentito della pressione delle lobby hanno continuato a non tener conto dei sacrifici effettivi delle masse.
La progettazione e la formulazione dei provvedimenti sono in perfetta risonanza con
l’astrazione priva di ideologia di un capitalismo finanziario .Il rapporto conla consistenza effettiva del capitale è aleatorio, il peso della grandezza lavoro inesistente e la libertà da un orientamento politico e sociale della economia assoluta.La crisi di mercato si è attenuata, l’economia è andata in recessione, il debito pubblico aumentato, il PIL diminuito.I prezzi al consumo sono aumentati e le tasse hanno brillantemente raggiunto e superato il 53%. L’elenco degli aumenti e dei nuovi balzelli è portentoso e comprende tassazioni sia dirette che indirette. Nulla si è fatto per la crescita e la povertà invade uniformemente operai tecnici impiegati,lavoratori autonomi, tutti tranne i privilegiati. I dipendenti di ministeri,regioni, comuni ecc… non hanno subito danni.
In simile situazione non impressiona tanto i piccoli paesi quanto le grandi città dove
la solidarietà tra contigui ed affini è più rada. Tanto più colpisce e provoca malinconia a chi ricorda le luci,la folla ed il caos degli anni passati. Alla mensa dei poveri siede il disoccupato manovale, impiegato,dirigente, laureato,diplomato,precario,giovane oppure maturo di età.
E’ da rivedere il collegamento tra i ceti sociali in quanto nella povertà, come nella disoccupazione
sono contigui analfabeti e dottori e anche dottorandi. Il titolo di studio non rappresenta più promozione sociale. Bisogna dare rappresentanza unica a questo variegato popolo di bisognosi,ridargli coraggio e possibilità o di accedere o di controllare il potere. A questa gente bisognosa di cibo e di coraggio per nutrirsi e per riprendersi dalla comune depressione non fanno luce né i popolari di destra né la sinistra. Fa luce la Chiesa con i centri di assistenza e con la Parola risanante e incoraggiante.Anche i bambini e le famiglie trovano rifugio negli oratori. L’opera cristiana è continua e fraterna verso i piccoli e le famiglie. La parola dei vescovi è
chiara e non è per la propria parte ma per tutti cristiani e non, chiunque abbia bisogno.

mercoledì 21 marzo 2012

QUESTA E' UNA SELEZIONE

La società del libero mercato e della finanza creativa tende ,per sua natura
stessa, cioè per le motivazioni di promozione del possesso e della ricchezza,
per i caratteri connaturati alla sua nascita,alla
selezione.
I movimenti precedenti miravano alla diffusione della maniera di essere e di
pensare di una nazione. Così la Germania, così gli Stati Uniti, così la
stessa Inghilterra.Non si era mai arrivati al possesso del tutto, dell'uomo delterritorio e delle risorse, della
sua particolare maniera di vivere.
Eppure da sempre si è tesi a modellare gli uomini secondo la propria maniera di
visione del mondo. La tendenza a selezionare le persone
secondo una propria maniera di essere,ha trovato una
resistenza nella Chiesa e,modernamente,nei partiti della sinistra.
La Chiesa con il Concilio Vaticano II ha presa una posizione chiara e
precisa di difesa dell'uomo nella originalità dell'essere. La Sinistra,
anche nelle idee, dopo la crisi dell'URSS, ha adottato le idee del
neo liberismo.
Ebbene tutti hanno teso a modellare, alla propria maniera,la nascita,
sia la società nazista sia quella occidentale, in particolar maniera
anglosassone,fin dalla fine della seconda guerra mondiale.
La maniera di mostrarsi del neoliberismo è, però, decisamente farisaica
perché maschera la schiavitù che essa impone con una pretesa globalizzazione
della libertà.Maschera la sua pretesa a possedere
tutte le risorse con una gratuità libertina. Essa niente altro è che la
sostituzione di un regime di prevenzione e di garanzie sociali con
una gratuità occasionale ad arbitrio di chi possiede sovrabbondanza.In effetti
il preteso perfezionismo tecnico assorbe più
risorse di quante il pianeta sia in grado di produrre,tanto è che la
vivibilità sul pianeta e del pianeta sta rapidamente degradando, come
degrada la società stessa degli uomini,ingabbiata in una maglia di ferro che
poca considerazione ha di chi non rientra nel gioco promozionale.Le file di
affamati e di bisognosi che si allungano per
le strade di città già ricche e famose ne sono un esempio, come la
apparentemente strana,in realtà trattasi di due egoismi ,coincidenza della
maniera di essere e di pensare del neoliberismo e della malavita
internazionale.
Questa tendenza all'uniformità del possedere contrasta -ex nuce - con
la varietà esistente nel mondo vegetale ,animale ed umano.
Dal peccato di Adamo in poi, cioè dall'origine delle imperfezioni e della
caducità della vita,la differenza delle maniere di vivere ed il
rispetto della varietà dell'essere, ha scritto la ricchezza e la persistenza
dell'essere.Il rispetto della diversità è fondamento
del Vangelo, cioè della Dottrina,ma è anche fondamento della scienza.
Infatti la possibilità dello sviluppo consiste nella contemporanea esistenza di
uno stato temporaneo di benessere e di un altrettanto temporaneo stato di
malessere.Trattasi di un equilibrio dinamico e
temporaneo poiché la statica e la perfezione non esistono nel mondo.Quella
perfezione alla quale mirano la finanza e la tecnica niente altro è se non
l'apparenza del nulla.In Dottrina si può dire
che il Signore, dopo il rifiuto dei "perfetti", convocò alla mensa
gli "imperfetti" e con essi si trattenne e cacciò via un commensale
perché non aveva l'abito della festa dell'"umiltà". Significativa la non accoglienza
dei bambini deformi.In effetti la loro
accoglienza appartiene proprio alla contemporanea esistenza in natura di
alternanze e di varietà, di differenze,di armonie e di deformazioni.
La sopportazione della deformazione è resistenza alla sofferenza ed è
la più importante delle giustificazioni che consentono a Dio di perdonare l'uomo
e di donargli la vita eterna,nonostante che l'uomo
abbia fatta un'alleanza tra assassini ed abbia teso - come d'altra
parte tende ancora oggi - ad assassinare Dio ed a sostituirsi ad Esso.
Tuttavia Dio ha posto quello dell'Amore come il principale dei
comandamenti ed ha prescritto e ribadito di non giudicare.Questo
vuol dire che non possiamo permetterci di giudicare nessuno, neanche
il genitore che non sopporta il figlio deforme e tende a disfarsene.
Un'applicazione santa del comandamento dell'Amore è la solidarietà
e l'aiuto a chi ne ha bisogno. E' una attività santa quella del Cottolengo o di
don Orione o di Madre Teresa o di S.Pio.
La Chiesa è piena di questi santi ed è giustificata dalla loro esistenza. Però
la società stessa ha il dovere di organizzare l'accoglienza dei "diversi " e dei
"sofferenti". Infatti essa dovrebbe
essere organizzata a cerchi concentrici ma di diversi raggi,in maniera da essere
tutti finalizzati alla vita ma in modo che il cerchio maggiore sopperisca e
rimedi ove il minore non arriva.
Un eccesso da condannare - di falsa ortodossia - è piuttosto quello
di andare oltre la natura e di voler tenere la vita artificialmente
come quella di un automa. Perché l'uomo non vuole rimanere nella Parola di Gesù
e tenta tutte le maniere per sotrarsi ad essa?