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sabato 14 maggio 2011

NON ABBIATE PAURA


Anonimo ha scitto
"NON ABBIATE PAURA!" HA DETTO GIOVANNI PAOLO II. MA IO NE HO TANTA! AVREI BISOGNO DI AVERE ANCORA FIDUCIA NEL DOMANI. VEDO QUESTO NOSTRO TERRITORIO DI NAPOLI NORD DISTRUTTO E MI PRENDE UNO SCONFORTO SENZA FINE... CHI MAI POTRÀ' AIUTARCI? SARANNO MAI PUNITI QUELLI CHE CI HANNO RIDOTTO COSI'? CI PUO' CONSOLARE SOLO IL FATTO CHE "DOVE NON ARRIVA LA GIUSTIZIA UMANA ARRIVERA' IMPLACABILE QUELLA DI DIO"
11 maggio 2011 13:57

Questo commento non descrive una sensazione personale,ma una situazione di fatto che condiziona la nostra vita quotidiana. Esso risulta più chiaro da esempi concreti :A) muore tizio proprietario di terreni. I "guaglioni" vicini prima cominciano a commerciare essi i prodotti,poi si introducono nel ciclo di lavorazione del terreno e poi se lo prendono; B)tizio ha un fabbricato vecchio da restaurare.Inviano messi all'impresa di sospendere i lavori.Pretendono la visita a casa con sottomissione.Si prendono il fabbricato.Si può continuare con mille altri esempi. Quelli che dolgono di più si riferiscono alla cosa pubblica. A cominciare dalle elezioni,,dalla compilazione delle liste al reclutamento dei consensi.
Tu,caro anonimo,hai ragione da vendere,vi è senz'altro da aver paura e quello che duole di più è la cosa pubblica. Ti escludono dai pubblici concorsi e da eventuali possibili occasionali lavori di collaborazione.Riducono le imprese a quelle o in possesso loro o controllate da amici loro. Privatizzano i servizi pubblici affidando la gestione di edifici, di scuole ecc...ad una multiservizi a capitale misto,pubblico e privato.Fondano società di mediazione che pagano i crediti pubblici,tagliando unna propria cospicua quota, per esempio il 30% alla faccia di artigiani che lavorano,ad esempio, per la sanità. La sanità è la quota maggiore del bilancio pubblico di una regione e riempie di cronaca nera tutti i quotidiani.
Per noi napoletani lo scandalo maggiore è quello dei rifiuti e dell'inquinamento delle campagne.Il danno maggiore è quello della edificazione selvaggia.
Il collegamento scuola - lavoro non esiste,né a livello di scuola secondaria né a livello di università, Sono pianeti e mondi diversi. Comunque la disoccupazione giovanile supera l'uno su tre. Entrando, però, nello specifico degli occupati solo il pubblico impiego contempla contratti a tempo indeterminato ed è soggetto a tagli continui.
Per chi non ha un lavoro o non ha una buona prospettiva di conservarlo,un ripiego consueto è o il lavoro in nero o la collaborazione con la malavita.Non è detto che si debba essere affiliati e partecipi delle sue male azioni.Bisogna considerare che la malavita partecipa o controlla la quota maggiore del commercio delle grandi aree e l'industria manifatturiera in nero. La malavita ha una varia e tenace capacità di intrapresa che va dal commercio della droga,dall'usura e dall'estorsione alle attività che potrebbe, con maggiore beneficio del pubblico, svolgere un uomo onesto
Ci si chiede perché succede questo,perché non si agisce nell'ambito della legge,perché tante e tante giovani energie vanno perse o corrotte.Perché chi segue la scuola arriva alla maturità senza avere nessuna esperienza di lavoro,di apprendistato, di imprenditoria giovanile.Il sapere ed il lavoro vanno coniugati insieme, a livello di SM di 2° grado ed a livello di università. Così accade nelle nazioni dove la disoccupazione giovanile è minore del 4%, mentre da noi supera il 35%. Lo Stato praticamente ostacola e si oppone ai bisogni di guadagno lecito dei giovani.
Caro anonimo il condizionamento politico- mafioso non può essere superato da te e neanche da me. L'unione fa la forza. Bisogna che noi troviamo una maniera di vivere solidale dalla quale viene estrapolato l'io e immesso il noi, venga estrapolato il noi ed immesso il prossimo.
Noi abbiamo diritto al welfare, cioè alla soddisfazione dei bisogni primari, dei diritti civili, della nostra libertà.
Dobbiamo poter liberamente lavorare la nostra campagna e ristrutturare la nostra casa,dobbiamo godere dell'assistenza pubblica in caso di malattia e della mensa pubblica se non siamo in grado di lavorare e guadagnarci il pane.Abbiamo necessità di un posto per dormire,Abbiamo facoltà di andare a votare per scegliere persone capaci ed oneste che sappiano amministrare. Abbiamo diritto a conservare potabile l'acqua della falda freatica,non inquinata da rifiuti pericolosi.Abbiamo diritto a respirare aria che non danneggi gola e polmoni. Si potrebbe continuare e sono tutti beni di cui l'uomo deve necessariamente godere senza privazione.
Dobbiamo unirci, dobbiamo unire il popolo e pretendere non le grandi opere di cui tanto parlano i politici,ma la soddisfazione dei bisogni primari. Le cose semplici ed essenziali. Non sono eludibili e garantiscono la vita.
Facciamo degli esempi. I rifiuti.Un problema ordinario che può e deve risolversi. Il traffico, la libertà di camminare a piedi senza pericolo,di arrivare con mezzi pubblici efficienti e precisi e comodi, di non ingoiare, ad ogni istante, residui di combustione e particelle tossiche. In effetti è un diritto dell'uomo respirare.Poter mandare i figli a scuola dall'asilo nido all'università, una scuola normale dove non si fanno pasticci,una scuola dove si studia, si educa e si forma al lavoro.
Vedi,caro anonimo, sono tutte cose semplici umili essenziali nessuna grandezza soffocante, tutte necessità.
Vogliamo unirci?, Mettere insieme le nostre forze e le nostre necessità. In pace ,con una resistenza passiva ma tenace ed intransigente agli imbrogli ed ai soprusi. Costruiamo teresiana-mente nel poco, nel quotidiano, non costruiamo mai per noi, ma per le famiglie, per i giovani, per i bambini, per le bellezze naturali delle quali Dio ha adornata la terra per tutti i suoi abitanti.
Caro anonimo, se ci uniamo, tutti e senz'altra pretesa che la difesa della vita e della dignità dell'uomo, noi saremo popolo e chi mai potrà sconfiggerci?. Non la camorra. Non i politici. Noi saremo popolo e Gesù camminerà con noi sulla via della difesa della vita e della dignità dell'uomo. Noi non avremo niente a pretendere, saremo stati servi inutili e fedeli ,ma quale grande catarsi comporterà il nostro sacrificio ed il nostro servizio.
"NON ABBIATE PAURA" "APRITE ANZI SPALANCATE LE PORTE A GESÙ' "








giovedì 5 maggio 2011

GESÙ ABBI PIETÀ' DI NOI , DONACI LA PACE

In questi ultimi giorni di propaganda elettorale per le amministrative del 15 giugno, le mura del mio paese fioriscono di fotografie e di manifesti come i vialetti di campagna fioriscono di rose. Anche le strade si riempiono di gente che parla e si guarda in tralice. Sembrerebbe quasi una festa, con le macchine che ormai non hanno una sola fiancata priva di manifesti. I candidati a sindaco che andranno a ballottggio sono due,ma le liste di appoggio sono di più. I candidati a consigliere sono diverse centinaia. Giovani e giovanette di bella presenza, alcuni grintosi,alcuni gioiosi, alcuni pensosi, molte belle e affascinanti.
Le spese sono molte e l'impegno è intenso. L'aspirazione non è solo ad un compenso fisso, ma anche alla divisione dei posti per parenti e clienti, dei vantaggi per gare e concorsi ecc...Parecchi contano di acquistare e,poi, di commerciare un bel mucchietto di voti per accedere ad un più alto consesso o per avere una sistemazione di lavoro vantaggiosa.
Ricordo sempre le parole di quella madre, che, dopo una vita di sacrificio con un marito politicante ed onesto ,disse al figlio candidato:"Adesso non fare come tuo padre. Cerca di portare un guadagno a casa".Le aspirazioni si giustificherebbero. Purtroppo,però, il guadagno nell'amministrazione della cosa pubblica significa guadagni illeciti, per esempio agevolare una pratica, alterare una graduatoria,accettare un regalo per una autorizzazione illegale. Significa da una parte ledere quella autonomia amministrativa che assicura un trattamento uguale e trasparente ai cittadini, dall'altra danneggiare la collettività, perché il privilegio accordato ad uno significa un diritto negato all'altro ed una lesione ai diritti dei terzi, in parole semplici una amnistrazione corrotta. Prima era così. Oggi è diverso perché la malavita ha i suoi rappresentanti e i suoi eletti. Le decisioni economiche le determina la malavita ,però non si assume responsabilità di governo.Si assicura solo i privilegi.
Così accade per i rifiuti solidi urbani. E' un fatto di cronaca noto ai giornali ed alle procure della repubblica.
Noi cittadini ,per una casa di 80 mq, paghiamo una rata bimestrale di 96 euro per i RSU, di 60 per l'acqua potabile, di 50 per le acque reflue.Se si aggiungono energia elettrica, gas ed assicurazione auto,si arriva ad una spesa media di 200 euro mensili. La spesa sanitaria non è più gratuita per nessuno, neanche per gli invalidi. In tutto od in parte vanno pagate le visite specialistiche ,le analisi, le terapie, le medicine ecc...La spesa scolastica non è più gratuita ed, oltre le normali tasse, si chiede una partecipazione della famiglia per la spesa ordinaria della scuola stessa. Le scuole costosissime sono due, cioè gli asili nido per i bambini di mamme lavoratrici e l'università per i giovani capaci di proseguire gli studi.
Il cedolino del papà di una famiglia media ,due coniugi più due figli,è sui mille euro al mese. Ci si arrangia come colf, come assistenza agli anziani pensionati, come pubblicità anche per telefono di casa ecc... Ci si arrangia con la vendita di sigarette di contrabbando, ma anche con qualche prestazione occasionale. Si vendono le ore che bisognerebbe dedicare alla casa e la propria dignità.
Secondo le rilevazioni statistiche la dispersione scolastica negli istituti professionali e tecnici, coè quelli frequentati dai ceti medio bassi, è superiore al 50%. Ed anche il numero di giovani disoccupati supera il 50%.
Anche in questi giorni di vigilia elettorale le strade di Napoli e del mio paese sono tanto piene di cumuli di immondizia da ostacolare la normale circolazione delle macchine e, soprattutto quella dei pedoni. Il fetore è potente ed induce disturbi gastrici, eruttazioni e conati di vomito. Vi sono tutte le ragioni per un allarme sanitario, aumento dei disturbi gastro intestinali, aumento del tumori,inquinamento dell'acqua e degli alimenti non sigillati, come la verdura e la frutta esposte all'aria.
La ricchezza di Napoli e della sua provincia è di avere una popolazione giovane. Nonostante i disagi, la fertlità si mantiene. I piccoli sono tutti belli e bravi come le loro giovani madri. Nonostante tutto la famiglia si mantiene solida. Anche se i matrimoni non religiosi tendono a crescere ed anche le unioni di fatto, è difficile che una giovane si stacchi completamente dalla famiglia paterna, che la nonna non assista i nipoti e che gli anziani siano soli ed abbandonati ad un triste destino.
Amministrazioni,classe dirigente, malavita hanno talmente costruito che i paesi non sono più leggibili, né è leggibile la città di Napoli. Hanno così inquinata la campagna che le sue piante e le sue erbe vivono alimentate da una falda freatica inquinata , sopra oppure vicino a terreni dove sono stati sepolti rifiuti velenosi e radioattivi. La storia della comunità ha subita una recisione ed il paese ha persa la propria identità.
E' molto difficile trovare un commerciante che emetta lo scontrino fiscale o che scriva il prodotto venduto, la giusta quantità ed il giusto prezzo. E' molto difficile trovare un professionista , un medico ma anche un commercialista , che emetta fattura o che segni il compenso reale percepito. E così agiscono anche i professionisti che eccellono. Le tasse sono quasi solo quelle percepite alla fonte. Anche l'IRPEF, anche l'IVA vengono straordinariamente evase.
Eppure il popolo ha tutti i presupposti per dare origine ad una società civile e non barbara, come l'attuale. L'inadegutezza è della classe dirigente. Il popolo è ignorante ma è intelligente, è disocupato ma obbediente e lavoratore,mite,imbroglia ma crede di esercitare un suo diritto. La famiglia della povera gente regge. Reggono affetti e solidarietà tra familiari.
In una situazione così precaria bisogna trovare la forza di formare ed educare una nuova classe dirigente.
SI, NOI POSSIAMO. Possiamo se ci accompagniamo a Gesù sul cammino verso il riscatto. Ci riusciamo , se non comandiamo e possediamo, ma serviamo il prossimo come Gesù lavò i piedi dei discepoli. Ci riusciamo se ci organizziamo e riusciamo ad essere semplici e piccoli come santa Teresa di Lisieux. Ella può essere il nostro punto di riferimento come lo è stato del Concilio Vaticano II.

mercoledì 27 aprile 2011

RIDIAMO AL POPOLO DIGNITÀ' E LIBERTÀ'

Ieri sera, dopo la trasmissione del Rosario da Lourdes, su CTV è andato in onda un incontro tra gente comune -padri alla ricerca di una problematica quatratura di bilancio e figli alla rincorsa di un difficile avvenire a confronto con la Confcommercio e con mediatori sociali alla ricerca di un precario e difficile equilibrio.E' emerso subito l'ostacolo della catena di distribuzione dei beni di consumo e la valutazione dell'euro.

La valutazione dell'euro è doppia. Per il salario del lavoratore generico, che non gode di privilegi di regime, un euro vale duemila lire.Per i prezzi dei prodotti al consumo un euro vale mille lire.Vale ancora mille lire per i servizi e le tasse dello Stato. A Napoli la tassa sui RSU vale 600 euro all'anno ed è in aumento. In questo caso un euro vale assai meno di mille lire se si fa il paragone con la tassa del 2001.


Il discorso non ha toccato il rincaro del servizio sanitario che è uscito dalla gratuità anche per le categorie privilegiate,poveri ed invalidi al 100%.


Non ha toccato beni e servizi primari come gas,elettricità,assicurazioni,acqua.In questi casi la privatizzazione,mentre assicura un guadagno sicuro all'imprenditore,non partecipa alle spese di allacciamento e di manutemzione. La Napoletana Gas per esempio, per l'allacciamento di un vechio edificio, ai margini della condotta principale, prende da cinquemila euro in sù. L'Enel non prende di meno per dare elettricità ad un edificio decentrato.


A Napoli il costo di assicurazione di un'auto seminuova è ormai un terzo del valore di mercato dell'auto ed anche di più.


I contributi che lo Stato percepisce per la giornata lavorativa di un operaio di una piccola impresa agricola oppure edile è parte significativa del compenso della giornata d lavoro.A Napoli dagli anni ottanta le miriadi di piccole imprese che formavano ua parte della classe media di liberi imprenditori onesti sono sparite dagli elenchi della Camera di Commercio. Quelle che sono rimaste lavorano tutte in nero e sono controllate dalla camorra.Esiste,per la verità, una correità dello Stato nell'impoverimento dei ceti sociali e delle famiglie, una congruenza delle politiche sociali con gli interessi della malavita che fa spavento e spinge alla ribellione.


I dati ISTAT indicano un impoverimento delle famiglie. Il guadagno non riesce a pagare le necessità della famiglia che è costretta a ricorrere ai risparmi.


Induce alla riflessione l'atteggiamento del governo e della classe dirigente politica in generale nei riguardi del referendum sulle centrali nucleari e sulla privatizzazione dell'acqua.


Il Presidente del Consiglio ha espresso, apertis verbis, la convenienza di evitare il referendum sull'energia atomica per evitare un voto sfavorevole alle amministrative. La stessa cosa pensa di fare con il referendum sull'acqua, cioè lo slancio missionario di Zanottelli ed un discorso che coinvolge la possibilità di soravvivenza della popolazione mondiale, viene drenato dalla convenienza elettorale.


Vano è pensare ad una difesa degli interessi popolari da parte di una opposizione immiserita da un confronto dialettico continuo e defaticante all'interno, rappresentativo di multiformi interessi di parte e non di inteessi popolari.


NON ABBIATE PAURA diceva Giovanni PaoloII. Con coraggio, umiltà e spirito di servizio i cattolici italani devono riprendere lo spirito di quella Costituzioe di cui sono stati parte attiva e devono difendere quel welfare che aveva dato all'Italia -e per la prima volta - un ceto media che le nuove politiche partitiche hanno in pratica distrutto. Potremo riprendere un cammino cristiano verso la civiltà.


In queso saremo sostenuti dalla fede che stiamo spendendo i nostri talenti come vuole il Signore.


sabato 16 aprile 2011

Atto di dolore di un italiano contrito

Signore,
Creatore e Signore del Cielo e della Terra. Tutte le cose sono state fatte da Te e nulla, di ciò che esiste, è stato creato senza di Te.




Io, Signore, riconosco le mie colpe ed il mio peccato è questo che, a scopo e godimento della mia vita, ho messo il possesso di cose terrene,anche di persone.

Le cose terrene - la ricchezza ed il piacere - sono divenute il mio Dio.

Io ho peccato perché ho donato il mio cuore a ciò che passa con la morte e perché ho corrotto i beni della terra e gli uomini che, in sé, sono cosa buona.

In questi giorni, Signore, giovani donne vengono uccise dagli uomini con i quali convivono o dai fidanzati che hanno lasciato. In questi giorni sono stati scoperti i cadaveri di giovanette violentate ed uccise.

Io ho peccato ,Signore, perché con i miei pensieri cattivi, perché con la tolleranza di fatti e rappresentazioni e miti osceni, violenti e tragici contribuisco a creare le condizioni del delitto.


In questi giorni , Signore , troppi genitori diventano disoccupati ed a troppe famiglie manca il

pane quotidiano.

Un numero ristretto di persone si è impadronito dei beni della terra e non permette più una ripartizione equa di essi.


Io ho peccato, Signore , ho peccato gravemente ogni volta che, per mia simpatia od interesse, ho scelto persone incapaci o corrotte al governo della nazione.


Io, Signore ,ho gravemente peccato anche quando al mio lavoro ho sottratto tempo e dedizione, in tutto od in parte, per brevi momenti o per giornate.


Ho peccato perché ognuno deve spendere i propri talenti, cioè compiere tutto quello che il Signore gli ha dato da fare ed io non l'ho fatto, né come padrone né come operaio.


Ti amo, Signore , con tutto il cuore e l'anima mia e così amo il prossimo mio, come Tu lo hai amato, dando per esso tutto me stesso, così come hai fatto Tu che hai dato tutto Te stesso.

Questa maniera nuova di amare il prossimo ce l'hai insegnata Tu durante la Tua vita terrena.


Santa Teresa di Lisieux, morta insegnando alle novizie ed ai fratelli sacerdoti e missionari, mi ha dato questa buona novella.

Perciò Ti chiedo perdono, Signore , per tutte le volte che ho visto i dirigenti profittare del loro potere e non mi sono ribellato, tutte le volte che ho ignorata la voce alta del Pontefice e non mi sono ribellato alla malavita.


Tu dici ,Signore , che noi non possiamo per viltà abbandonare nelle mani dei corotti il creato, togliendo l'innocenza ai bambini , il pane ai poveri ,l'unità alle famiglie , la speranza ai giovani.


Io Ti prometto ,Signore , che non verrò a dialogo con il corruttore ed i suoi amici , perché so di essere debole e di dover fuggire da essi.


Cercherò di fare il mio dovere e di spendere i miei talenti e di presentarmi a Te a mani vuote.


Questo perché Ti amo e voglio essere Tuo servo. Aiutami ,Signore ,perché non sono né degno né capace.


Che Tu sia benedetto.

sabato 9 aprile 2011

Gesù cammina con noi sulla via della salvezza

Gesù,
cosa hai fatto Tu per essere schernito,vestito da matto e staffilato? Sei forse un clandestino?
Uno di quelli che vengono maltrattati, affamati e poi spariscono,oppure sei la bellissima ragazza negra che,al mercato delle schiave di oggi, è stata stirata in tutte le sue ossa e massacrata in tutte le sue carni per convincerla ed abituarla a prostituirsi? Tu soffri con loro ed in essi vediamo il Tuo Volto Santo.

Sei uno dei nostri carcerati malati rinchiusi negli OPG, soggetti a tutti i soprusi, annientati ed annullati con le tecniche raffinate della moderna scienza psicologica ? (in quale schifo va a mischiarsi la scienza e la prepotenza umana!). Tu sei con loro, con chi è perseguitato.

Stai a Lampedusa oppure rinchiuso in una misera casa della periferia di Napoli soggetta ad esproprio della camorra?
Signore ,soffri insieme agli immigrati ed ai diseredati dell'Africa e di tutti i paesi espropriati dai ricchi tiranni della finanza creativa di oggi? Stai insieme con gli invalidi ed i malati anziani, abbandonati al loro destino ed alla disperazione dallo sconquasso delle famiglie e dall'atroce economia speculativa della classe dominante? Tu sei con i deboli e gli abbandonati.

Stai insieme con i popoli giapponese ed ucraino appestati con le centrali atomiche della speculazione dei ricchi sulla pelle dei poveri?

Stai in una delle tante prigioni , torture disseminate per il mondo dai servizi segreti?
Tu stai dovunque l'uomo si trova nel bisogno e nella difficoltà.

Forse Tu sei quel ragazzo drogato che urlava la propria ribellione alla madre che l'aveva cercato per tutte le strade di Napoli, l'aveva intravisto da lontano e l'aveva chiamato e lui con un grido disumano altissimo le gridava "vattene" con un grandissimo desiderio di stare con lei? Tu sei con quel ragazzo , Signore, e con la sua mamma.

Sei quel ragazzo, Signore, perché io sono sicuro che eri lui e per questo Ti seguirei pure all'inferno, se Tu stessi in un luogo di sofferenza vorrei stare con Te.

Tu sei forse anche quella donna rinchiusa in manicomio, abbandonata dai parenti? O sei quel matto legato ad un letto di contenzione ? O sei quel somalo a cui il soldato aveva applicato gli elettrodi sui genitali e rideva?

O sei l'altro o l'altro o ,l'altro ancora? Tu sei tutti loro ,Signore. Tu sei il Padre e soffri per i Tuoi figli.
A volte ci chiediamo perché tolleri tutto questo male e non pensiamo che,invece, il primo a soffrire del male del mondo sei TU, che quel perseguitato è un Tuo figlio,che quello sciancato è un Tuo figlio, che quel bambino della Thailandia fittato per la nottata è un Tuo figlio.

Gesù io ho bisogno di non caricarmi di colpe così grandi.Ho bisogno di pensare di non essere io a farTi soffrire, di non essere stato io a far soffrire Elisa Claps, perché io voglio bene a Te ed a lei con tutto il mio cuore.

Però, Signore,tutte le volte che io, nella vita ordinaria, quotidiana, di tutti i giorni, tutte le volte che ho visto il male accadere davanti a me e sono stato indifferente, io sono stato colpevole.
Quante volte ho visto un uomo sul margine del marciapiedi avere fame e non gli ho dato da mangiare, tante volte ho tradito il Tuo Amore.

Io, Tuo figlio, non posso lasciare che mio fratello non abbia dove dormire, cosa mangiare, non veda soddisfatti i suoi bisogni elementari. Io e tutta la comunità degli uomini abbiamo il dovere di prenderlo in cura.

Questo è il principio semplice della carità ed appartiene a tutto il popolo di Dio.
Noi camminiamo con Gesù sulla via della salvezza e abbiamo il dovere di praticare la solidarietà sociale.

Se nella società prevale la prepotenza e l'accumulo di ricchezze con la costruzione di un mare di povertà e della impossibilità di realizzare se stessi,le proprie capacità,noi continuiamo a rimanere fedeli a Te, Unico Vero Dio e Nostra Salvezza e spendiamo i talenti che Tu ci hai dato perché venga salvaguardata la vita e la dignità dell'uomo e del cittadino.

venerdì 25 marzo 2011

LA NECESSITA' DI ESSERE UNITI

La finanza creativa ed il libero mercato senza regole che possano calmierare, cioè regolare la produzione e la vendita a vantaggio della intera comunità,sono contrarie alla carità poiché non tengono in alcun conto la vita e la dignità del cittadino ,che non appartenga alla classe dirigente e dominante. La finanza creativa dispone lo spostamento anche della produzione tipica nei luoghi dove i costi di produzione sono minori,minori i compensi le garanzie e le provvidenze ed il costo della sede stessa della fabbrica.
In Campania come in Lombardia i lavoratori disoccupati sono in percentuale non sopportabile da una società democratica e gli occupati non hanno garanzia di stabilità,mentre la previdenza e l' assistenza sociale sono ridotte ai minimi termini.Il lavoro in nero ,privo di garanzie anche sanitarie, è prevalente.
Se a Milano un giovane su tre è disoccupato,a Napoli lo sono due su tre. Neanche la percentuale milanese è tollerabile. Non esiste più giusta causa ed una colf come un operaio qualificato, come un tecnico laureato,come un dirigente può essere licenziata d'improvviso. La cosa peggiore è l'influenza che questa precarietà ha sulla formazione ed il mantenimento della famiglia,sulla vita dei figli, dai piccoli che non godono di asilo nido agli adolescenti che non godono più di scuola di stato gratuita.
L'assalto alla previdenza sociale ha avuto l'effetto di restringere le misure sostitutive del reddito da lavoro in caso di malattia o di invalidità e la cassa integrazione.Anche le provvidenze per la maternità specialmente nel settore privato. Esempio di abnegazione la ministra Gelmini fotografata al lavoro pochi giorni prima del parto.
Nel settore pubblico il risparmio è basato sulla contrazione degli organici e sull'affidamento dei servizi ad aziende private.Il settore maggiormente colpito è la sanità che risente della corruzione malavitosa ,della corruzione clientelare, dell'eliminazione di servizi periferici come ospedali e distretti sanitari in piccoli paesi, dell'aumento dei tickets dei servizi ambulatoriali e laboratoriali e di ospedalizzazione anche per le persone a basso reddito. Questi pagamenti riguardano anche tumori e malati terminali.
L'accumulo della ricchezza da parte della classe dirigente si accompagna alla disgregazione della società e della nazione. La classe media si va estinguendo e la società risulta sempre più costituita da una élite ricca e potente e da un vastissimo popolo di bisognosi.
Il federalismo solidale,sostitutivo dell'organizzazione centralizzata dello Stato, appare sempre più un sogno pio,mentre le autonomie ed il federalismo fiscale già applicano una distribuzione non equa del reddito della nazione. Alla tradizionale cattiva amministrazione delle regioni meridionali si aggiungono i soprusi di quelle prevalenti dell'altra Italia.Per converso nelle illibate regioni del nord vi è una abnorme infiltrazione della malavita.
La forbice si è così allargata che è difficile pensare ad un mantenimento dell' unità nazionale. Fenomeno comune a tutto il territorio è la corruzione e l'attuale classe dirigente ,prevalentemente del nord, non è meno corrotta della precedente che aveva una numerosa rappresentanza meridionale.
Dovere di noi cattolici, secondo le continue esortazioni dei nostri pastori e la grande evidenza che ha assunta la Dottrina Sociale Cristiana come vera sola interprete delle esigenze dell'uomo di oggi,della sua dignità,è di partecipare ,di essere i nuovi protagonisti della vita della società. La Dottrina Sociale Cristiana è l'unica in difesa della vita.
Non si può partecipare in ordine sparso. Neanche si può aderire ai partiti,poiché ,come da cronaca, la corruzione li inquina tutti.Noi dobbiamo essere un grande movimento popolare interclassista,laico,credente,capace di difendere il welfare conquistato in un cinquantennio di democrazia,capace di difendere l'identità dei nostri paesi,la purezza dei nostri cieli, cioè dell'aria che respiriamo,dell'acqua che tutti hanno diritto di bere senza pagare tasse,almeno bere, della campagna e dei suoi frutti non inquinati, delle nostre fabbriche dove equamente vengano divisi costi e ricavi tra capitale e lavoro.Abbiamo diritto che il nostro danaro non sia manipolato da enti e persone a fini speculativi ,non sia giocato sul mercato perché i ricchi siano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Abbiamo diritto ad una normativa che orienti la vita economica verso il benessere di tutti e non all'illegittimo arricchimento di persone che dissipano il danaro in una vita corrotta ed artificiale da vip di tutte le possibili estrazioni partitiche.
Questa testimonianza è voluta dal Signore ed è necessaria perché si conservi traccia di carità nella vita sociale. Perciò, se saremo umili e svolgeremo la nostra opera come servizio,Gesù camminerà con noi nella nostra vita quotidiana ed aprirà le finestre degli uomini al Sole della Speranza.

martedì 15 marzo 2011

SACRI AI CUORI DI GESU' E DI MARIA

Il caso di Orvieto

La notizia
Il Vescovo ha presentato le dimissioni che sono state accettate.La motivazione è il divieto -posto dalla Santa Sede- di promuovere a Sacerdote il diacono suo segretario. Lo stesso diacono -a seguito del divieto posto -si suicida.

La polemica
Sulla questione pubblica un articolo Giuliano Ferrara chiedendo chiarezza.
Socci oppone che sono atti interni alla organizzazione ecclesiastica,dei quali non si dà motivazione.

Commento
Cristo dice il vostro linguaggio sia sì sì no no.E lo splendore della Verità acceca di luce la Croce,una Luce che si spande nel mondo e scaccia le tenebre.
E che il nemico si annida e si cela proprio all'interno della sacrestia è un fatto che tristemente si conosce perché il Nemico tenta a scardinare dal di dentro l'edificio della Chiesa.
Vuoi? Cosa vuoi? Nascondere? Vuoi nascondere a Cristo la Verità? Cristo la conosce e ti conosce. Non puoi nasconderti sotto il manto di Satana.
Quanti santi sono stati perseguitati.
Ma vi è un altro vizio praticato nelle sacrestie. L'invenzione maligna e la maligna distruzione di una personalità. Dì che è cretino. Non lo è ma dillo. E lui sarà cretino.
Sembra la poesia di Edgar Lee Master.
Bisogna parlare con chiarezza.Dire il Vero perché Gesù è Vero come è Vero Dio.
Un diacono si è suicidato.Fossero stati almeno tanto sapienti da prevenire il gesto che è stato commesso.O devo dire che di quel gesto possibile se non probabile non importava né tanto né poco?
Guardiani !,tirate fuori il fango da dove è.Non incrudelite sui semplici.La crudeltà è di Satana.
L'Amore è di Dio.

Io scrivo perché da educatore ho avuta un'esperienza che conforta i miei anni maturi e non presenta rimorsi di mistificazioni,preferenze,coperture nocive di carenze o di difetti.
Ho anche il ricordo di avere sempre stesa la mano insieme con le istituzioni dello Stato,opportunamente scosse da me insieme con i genitori. Sempre ho informati e chiesta la partecipazione dei familiari,anche quando gli alunni erano maggiorenni.
Sempre giudizio ed azione conseguente sono stati pubblici e motivati e soggetti a correzione.
Il Vescovo, capo della diocesi, ha anche la funzione di rappresentare i cattolici di fronte alla pubblica autorità.E' necessario che i motivi delle sue azioni siano chiari e palesi perché interessano noi tutto popolo di Dio e non una sola persona.
L'interesse particolare di tutto il popolo di Dio verso i sacerdoti è chiaro e palese perché essi leggono al popolo le Sacre Scritture e ne dispiegano Grazie e Significato,sicché sono il tramite attraverso il quale Gesù opera la Redenzione.
E' un'opera chiara e palese, lucente come stella.
Nulla può essere nascosto che riguardi operatori ed opere perché sono ricchezza e forza del Popolo di Dio.
Parimenti la pazienza,il rigore,l'amore con il quale Gesù seguì gli Apostoli,portando un pescatore ignorante ed un persecutore acerrimo e crudele ad essere colonne fondanti ed eterne della Chiesa di Cristo,devono ugualmente essere adoperati per educare sacerdoti degni.
Occorre chiarezza,non oscurità.

domenica 27 febbraio 2011

COSI E', SE VI PARE

Ciao, Vincenzo, grazie delle comunicazioni che mi invii.
Ti chiedo scusa se ti faccio notare che mentre, caritatevolmente, ti impegni per far copmprendere che Dio è presente nella storia degli uomini, dall'altro lato - sottolineando eccessivamente i disguidi presenti particolarmente nel mondo del lavoro - sia pure involontariamente fai rilevare che DIO è ASSENTE da questo settore della vita umana...
Io sarei più incline a sottolineare la ingordigia, la insaziabilità di chi porta a casa stipendi da capogiro, presenze televisive che costano quanto la vita di 40 anni di un operaio... IN QUESTI SETTORI DIO NON è PRESENTE non perché Lui lo voglia ma perché viene allontanato dal dio mammona. Una comparsa televisiva che viene pagata 500 mila euro... soldi nostri, offerti a chi già vive nell'opulenza... Queste son le lotte da fare, sull'esempio di Mons. Sepe che non smette di mettere il dito in questa putrida piaga...
Un caro saluto... ti benedico.
Don Giuseppe.
Questa lettera di don Giuseppe è del 18 febbraio e mi è cara.Essa trova un riscontro chiaro in San Giovanni Crisostomo "Quì sulla terra siamo come in un teatro,entrano gli attori,con il volto coperto da una maschera e recitano la loro parte....Ma quando giunge la sera,lo spettacolo finisce e tutti vanno a casa,le maschere vengono tolte,l'inganno è finito,la verità si afferma,un giorno questo accadrà."
Queste parole sono del quarto secolo dopo Cristo,quando l'uomo non era controllato,guidato e determinato telematicamente,quando poteva respirare,quando la realtà era quella che si avvertiva con i propri sensi in maniera diretta e non attraverso l'intermediazione e la manipolazione di una rappresentazione mediatica ad usum delphini.
Né lo spavento degli effetti della mistificazione ha paragone con quello che terrifica l'uomo di fronte ad una catastrofe naturale,poiché all'uomo viene negata quella libertà che gli ha consentito di scegliere
tra bene e male e che Dio non ha negato all'uomo sacrificando Suo Figlio per redimerlo dalla scelta del peccato originale.
L'effetto della televisione èabnorme.Per portare qualche esempio : a)milioni di clandestini non si avventurerebbero - specialmente le donne dell'est verso il mondo occidentale se lo conoscessero de facto e non attraverso la descrizione della pubblicità televisiva b) certamente la stragrande maggioranza delle giovani donne non avrebbe:1) pensato di disporre del proprio corpo e di parti del proprio corpo per fare soldi e carriera; 2)pensato che unirsi liberamente ed occasionalmente senza neanche un legame legale sia cosa buona e non esponga a tanti atroci delitti e nel 99,9%dei casi al fallimento delle proprie attese di successo e di realizzazione di se stessi; 3) non si avrebbe la rappresentazione della politica ma l'impegno per risolvere i problemi della società e dell'uomo.
I buoni vengono celermente deposti ed esiliati. Di quelli che rimangono,politici,giornalisti ecc... non ve ne è uno solo che non recita a soggetto e nel proprio strettissimo interesse.
Dio non vuole che il popolo ,qualsiasi popolo,sia un popolo di schiavi,da usa e getta. Il nostro carico è pesante. Noi dobbiamo ridare all'uomo la libertà,
quella libertà che esisteva sullo scudo crociato e che è stata infangata e vilipesa. Dio è in tutti i luoghi,non in questo sì e nell'altro di meno. Il problema è sempre lo stesso,il libero arbitrio, misteriosamente non ha potuto toglierci di fare peccato ma ha dato il Suo Figlio Unigenito per restituirci la possibilità di non fare peccato.
E la nostra scelta per il bene deve essere umile, semplice,pratica rivolta in tutte le direzioni ed a tutti i momenti della vita personale e sociale.Abbiamo una responsabilità enorme oggi,quella di non consegnare il mondo tutto al Male. Noi ci possiamo salvare. Deponiamo la nostra superbia, siamo semplici e poveri e siamo operai attivi nella vigna del Signore.Diamo tutto noi stessi al Signore nella certezzza che da soli non faremo mai niente ma che,nella sincerità e perseveranza DELL'OFFERTA, IL SIGNORE PRENDERA' IL NOSTRO NIENTE ED EDIFICHERA' IL REGNO DI DIO E SARA' FATTA LA SUA VOLONTA' COME IN CIELO COSI' IN TERRA
FINCHE' SAREMO UNA COSA SOLA.
AMEN

martedì 22 febbraio 2011

MADRE DI DIO,PIENA DI GRAZIA


Girando l'angolo della piazza per andare dalla bottegaia,immerso in un disordinato ingorgo di disordinato traffico,mi correva appresso con il bambino n braccio e non riuscivo a chiamarla con il cenno della mano.
Di domenica mattina la gente guarda e, di questi tempi, pensa.Una fringuella romena con un fringuellino in braccio corre dietro ad un settatenne con moglie in macchina.Finalmente trovai un pò di spazio per fermarmi e le potetti dare cinque euro per i pannolini del bambino.Poi andai a svoltare in fondo al vicolo ed al ritorno tutti mi sorridevano ma con viso sincero. Si vede che lei li aveva messi a posto. Lei è una fiera ragazza,rossa di capelli e piena di energia,che lotta davanti alle botteghe,sul sagrato della chiesa,ai semafori per i suoi tre bambini.
Quante volte,vedendo un bambino alla volta o non vedendone affatto,mi hanno invaso cupi e tristi pensieri.Mi ha fatto piacere vederla segnata,sciupata dalla lotta.Vuol dire che nessuno l'ha vinta, che lotta, che custodisce gelosamente i suoi bambini. Infatti lo sguardo è franco,libero,di sfida quasi. E' pulito.
La prima volta la vidi seduta con una veste ampia,giovanissima,piena di bei colori,davanti al supermercato, con un pancione grande. Io le accenai di avvicinarsi con dieci euro in mano. Lei sorrise e mi fece cenno di no, che lei non si prostituiva,che io avevo sbagliato. Allora le girai intorno ed a gesti le spiegai che io non volevo niente. Tutto a gesti perché le lingue erano diverse.Poi uscì mia moglie dal supermercato.Io già le avevo fatta vedere la fede. Adesso le feci vedere la moglie. Così lei si convinse e prese i dieci euro.
Da allora mi corre appresso ogni volta che mi vede.
Anche per lei ho fatta una lotta di due anni con il sindaco del mio paese,riunioni,pubblicità ecc...per avere un asilo nido ed una casa di Tonia. I dirigenti hanno fatto dei grandi manifesti. Hanno anche fatto fare un grande progetto.Hanno anche fatto manifesti di ringraziamento al sindaco.La gente passa e legge.Apprezza e vota chi fa le cose.La realtà è una serie di disegni fatti dall'architetto con la promessa che, se si fa,lui ci parteciperà.
La realtà è il resto di niente.La mia idea era di prendere uno degli edifici disponibili,non ultimati perché abusivi.Adattarlo subito con una grande sottoscrizione pubblica di chi soldi ne ha e di chi ha solo lo spicciolo della vedova.Di avere la casa di Tonia e l'asilo nido perché necessarissimi.
MADRE DI DIO,PIENA DI GRAZIA,
accogli la mia preghiera.Fa che i tanti bimbi delle zone povere e piene di traffici illeciti del mio paese,abbiano un luogo per essere protetti,alimentati e crescere.E così anche le loro mamme abbiano un luogo dove mangiare e dormire se hanno fame e sonno e dove qualcuno le insegni ad essere mamma.

martedì 15 febbraio 2011

FRATELLANZA

L'attuale crisi economica propone uno sconvolgimento radicale rispetto alla maniera di vivere ed alla visione del mondo che l'Europa, per sé e solo per sé , costruì come beneficio per la supposta estinzione delle grandi ideologie che avevano rotto a metà il pianeta e costruita l'ipotesi atomica di distruzione completa della vita sulla terra.
La Previdenza e l'Assistenza sociale garantivano al cittadino la sicurezza di potersi alimentare e curare la salute a costo zero in applicazione delle garanzie costituzionali. Così l'Assistenza Sanitaria, così le gratuità per la scuola dell'obbligo per tutti e della Università per i meritevoli.
Le condizioni di vita che si propongono oggi non garantiscono più la soddisfazione dei diritti e dei bisogni primari ed elementari dei cittadini,chiedono,invece, di assicurare ritmi di lavoro e costi di salari tali da poter garantire la concorrenza sul libero mercato : prezzi bassi e qualità buona del prodotto a spese di chi costruisce il prodotto, dal disegnatore del modello all'operaio della catena di montaggio. Per la prima volta nella storia dell'industria si abbassano i salari e diminuiscono le garanzie.
Per operai e quadri intermedi, con il crollo del sistema assistenziale e previdenziale, con la chiusura della scuola per tutti e della promozione dei meritevoli,termina la possibilità di controllare od addirittura partecipare alla gestione della cosa pubblica. Per la prima volta dalla fine della guerra, l'elettore vota una lista formata e bloccata dai dirigenti.Il potere si accentra sempre di più nelle mani di una oligarchia finanziaria ed affaristica. Finanziaria perchè la finanza creativa trasporta,distrugge e riforma la produzione cambiando modalità e luoghi pur di essere competitivi. Affaristica poiché l'azienda non è partecipata,ma posseduta e diretta da un ristretto gruppo di azionisti, dagli amministratori delegati ecc... che,in primis et ante omnia, badano agli affari propri e dei propri seguaci.
Il cambiamento attuale si esprime ed è congruente con la modifica delle forme di governo della nazione. L'accentramento del potere in una sola persona e la deresponsabilizzazione dei rappresentanti del popolo. Si finisce per definire "tradimento" e "traditore" nel linguaggio corrente del parlamento colui che non vota, su una legge o su un emendamento, per la propria parte,a difessa del proprio capo. Il federalismo. Non completo nella sua attuazione esprime comunque una separazione netta tra economie e modi di vivere delle diverse regioni di Italia.
Noi non sappiamo cosa ci rimarrà del nostro avvenire, della nostra nazione e del nostro territorio.
Quando saranno esaurite le risorse degli anziani - quel risparmio privato che tanto rassicura Berlusconi sul debito pubblico - ,essendo il 30% dei giovani disoccupato e gli occupati senza sicurezza del proprio lavoro,quale sarà la maniera di vivere? Le unioni,qualsiasi siano, con quale reddito avranno ed alleveranno figli?
Quando l'Italia sarà regionale, che tipo di fantoccio sarà il governo centrale e quali criteri amministrativi potrà mai adottare con uno sbilanciamento tanto marcato tra nord e sud?
Vi potrà mai essere l'avvenire mediterraneo dell'Italia? Per assicurarselo bisognerebbe sradicare una malavita che nutrica sul territorio dalla fine del dominio spagnolo e si è enormemente ingrandita e ramificata epidemicamente nella politica. In pratica l'ha assoggettata.
Per evitare che i cittadini divengano schiavi e le cittadine schiave occorre una solida formazione civica ed un grandissimo coraggio ed, insieme, una grande modestia perché si deve mettere in gioco tutto se stesso perché venga riconosciuto il diritto dell'uomo a vivere, perché l'uomo ridivenga nell'uguaglianza il protagonista della vita sulla terra .Non per affermare se stesso,ma per affermare il proprio credo.Il proprio credo è la Dottrina Sociale Cristiana perché solo essa ci consente di difendere il welfare e di estendere a tutti gli uomini, di qualsiasi razza e colore, il diritto di vivere e di vedere rispettata le propria dignità.
Per necessità urgente dei tempi il Papa ed i Vescovi invitano ad una cittadinanza attiva,a prendere noi cattolici il peso che ci compete nella conduzione della società e frenarne il cammino verso il disastro.Se lo faremo con umiltà e fattività Gesù camminerà con noi sulla via della salvezza.

domenica 6 febbraio 2011

VIVA LE DONNE


Ti scrivo questa lettera di amore,tutta napoletana perché mi sento così più vicino a te,a quelle ore ed a quei momenti,a quella attenzione affettuosa che tu mi hai sempre dimostrato,all'entusiasmo che ho sempre sentito nel vederti,nell'ammirarti,nell'avere una parola gentile,una carezza sfuggente da te.
E come e cosa potremmo fare senza di te?
Ricordi quella notte a scendere Piazzetta Monteoliveto,da lontano seguivi tuo figlio e da lontano egli gridava e l'urlo forte e disperato suonava nel silenzio per tutto lo spazio?
Diceva di andare via,che non era un luogo per te,che lui si era perso e bisognava lasciarlo al suo destino.
E tu stavi là e lo seguivi perché avevi ritrovato tuo figlio e non volevi perderlo.Quante madri hanno raccontata la stessa storia a Piazza del Gesù e dintorni, nelle piazze e nelle strade della movida e nella periferia sorda e amara.
No,non posso fare l' acquerello napoletano con il cuore macerato dai mali che affliggono te,i tuoi figli.Tu sei imensamente bella,madre addolorata che ti consumi appresso a figli e figlie venduti allo spaccio,alla delinquenza, alla prostituzione.
Chi è questa gente che si accapiglia, che, dopo aver mangiato e bevuto alla salute di tutte le madri napoletane, grida la sua voce rauca dalla bella villa della collina?
Tu sei vera, tu sei madre.Quello o quelli sono niente.Sono falsi.
Hanno fatto diventare i bos signoribos e ci si sono messi a giocare- e come ci hanno giocato !- sulla pelle di Napoli.
Io ti ho incontrata a scuola tante volte. Venivi a parlare,a volere,a chiedere per i tuoi figli.
Abbiamo parlato insieme.
Quante storie abbiamo insieme vissuto e quanti nodi abbiamo dipanato.
Sempre contro il mondo di fuori, quello fuori della scuola,quello organizzato per fare il male.
Ti ho incontrata anche nelle corsie degli ospedali. Ti ricordi?
Mi hai tenuta la mano per un intervento intero,pareva una intera giornata,dolorosa ma non amara,perché c'eri tu,c'era la tua condivisione.
Te lo devo dire, io senza di te non avrei potuto e non potrei vivere.
Ed ora che hanno fatto di te? Una "loca"? Una donna da marciapiedi ? Un'assassina? Una camorrista?
Una deputata?
Non può essere che si continui così, madre sorella e sposa.
Questa gente bisogna cacciarla via.Non capisce la vita.
Capisce solo i fatti suoi. Perciò non capisce niente

martedì 1 febbraio 2011

SIA FATTA LA VOLONTA' DI DIO

Riporto in sintesi la storia di Gianna Jessen (la bambina di Dio ) da una e-mail di Adriana Parodi del 14 gennaio 2011.Negli ultimi mesi,questa ragazza è diventata un "caso" su Facebook per la condivisione mondiale dei video pubblicati su You Tube. Gianna è una sopravvissuta all'aborto.Frutto dell'amore di due diciassettenni,fu rifiutata dalla mamma, la quale si rivolse tardivamente ad uno dei più noti centri californiani impegnati nell'aborto salino,una delle pratiche di aborto più crudeli. Senonché,passate le 24 ore nelle quali la soluzione salina doveva bruciare i visceri del feto,la bambina nacque viva e non si trovò nessun medico disposto, come di abitudine in questi casi,a sgozzare la bambina.Gianna venne curata amorevolmente dal personale di servizio e, dopo tre mesi di cure intensive venne data in affidamento alla signora Penny.Il tentato aborto le aveva lesionato in parte il cervello e non poteva camminare.Con le opportune cure fisioterapiche è riuscita prima a camminare sorretta da apparecchi,poi da sola. Oggi, a 34 anni, cade ancora ma dice :"Ho imparato a cadere elegantemente,poiché non ho fatto altro per tutta la vita". Gianna difende,rivolgendosi alla Camera dei Comuni inglese,ad organi Costituzionali americani il diritto alla vita.
"C'è una interessante battaglia tra il bene e il male. Voi da quale parte state?Quale tipo di uomini volete essere?....non siete fatti per stare seduti passivamente.Siete fatti per alzarvi ed essere uomini.Siete fatti per difendere donne e bambini,non per farvi da parte e voltare la testa,quando sapete che è in corso un omicidio.
La nostra società vive sul preconcetto che la vita è fatta per uomini forti e sani.In realtà non è così.Solo a considerare dei geni della politica o dell'arte si constata che i maggiori sani non erano.
La vita, qualsiasi sia la sua espressione e maniera di vivere e di esprimersi è mischiata di sano e di malato e di questa mescolanza è fatta la sua ricchezza ed il suo futuro.Una sola sanità è da augurare che sia generale e perenne, la sanità etica, cioè il rispetto della vita,senza il quale si ha una classe di "padroni"ed una popolazione di sottomessi,cioè un tipo di società primitiva.
Ed i primi che è doveroso difendere e custodire, se si vuole che la società continui e migliori, sono i bambini e le mamme che li procreano.

giovedì 27 gennaio 2011

Il senso del Giorno della Memoria

...e per sentirci ancora uomini dobbiamo impedire a chiunque di rifarlo.
Non sento tanto il bisogno di punire l'uomo.Credo in Dio e sento dolore,oltre che per le vittime, per coloro che incontreranno Dio avendo il peso di crimini così orrendi. Avrei tanto desiderato, per la storia dell'uomo nel breve periodo di esistenza che Nostro Signore ha assegnato al nostro pianeta perché l'uomo inverta dal Male al Bene la sua scelta, che non si ripetesse la Shoa in nessun luogo ed in nessun tempo.
Oggi,invece,il pregiudizio razziale continua le stragi.
Non sono stati perseguitati solo gli ebrei.Stalin ha esiliato ed ucciso milioni di persone e, nei paesi abitati dai maomettani e dai negri, la segregazione e la strage continuano. Non solo, ma il cristianesimo vive di nuovo l'era dei martiri in Africa come nell'Estremo Oriente. Alle stragi politiche di occupazione e di sfruttamento dei territori, si è aggiunta la strage scientifica, quella dell'aborto e della selezione dei nati e quella dovuta alla degradazione dell'ambiente per un eccesso di produzione di beni e conseguente sfruttamento del territorio. E' una persecuzione dell'uomo strisciante e non messa in evidenza per ragioni di convenienza economica. Se l'uomo prendesse coscienza della moltiplicazione delle morti delle specie animali e vegetali,della enorme diffusione di malattie virali nuove, come ad esempio l'AIDS e non solo, dell'indebolimento fisico psichico ed etico della specie umana,trasporterebbe dal campo della chiacchiera diplomatica a quello dell'azione concreta ed immediata l'introduzione di un criterio di compatibilità etica della scienza e della tecnica, cioè si fa quello che non nuoce alla vita e quello che si fa è limitato nell'ambito di una domanda globale. E la domanda globale non è mediaticamente sollecitata ma verificata e moderata secondo le effettive necessità dell'uomo e nel mantenimento sia dell'equilibrio naturale sia di una società equa,nella quale,oltre alle necessarie differenze, ci sia possibilità per tutti di soddisfare i bisogni primari.
Questo avrebbe dovuto segnare la vittoria sul Nazismo,cioè su di un mondo scientificamente ordinato e privo di CARITA'.

venerdì 21 gennaio 2011

STANCHI E BUGGERATI

Ad ogni edizione di Telegiornale- su tutti i giornali italiani ed esteri,-nel lungo pomeriggio di canale1,-nelle lunghe serate di canale 3, -sui giornali di tutta Italia,- dalla Padania alla Sicilia,- in tutti i dibattiti di canale 7,-nelle trasmissioni nobili di Vespa,-in quelle raffinate di Serena Dandini,-in quelle di Fazio e di Santoro,-paciose o rabbiose,-di nobile ispirazione proletaria quella di Santoro,- sulla prima pagina della Nazione- un eccezionale maschiaccio settantaquattrenne - ed una corte di bellissime intrattenitrici,-scelte con accuratezza da uomini specializzati.- Questa ITALIA OGGI.- Per quello che ne era e ne resta.- Sui settimanali- su quelli della moda e su quelli dei Vip,- su quelli di attualità e delle notizie sensazionali,- tutta l'anatomia delle intrattenitrici- minorenni ed in età-viene accuratamente illustrata- ed accuratamente descritte le prestazioni effettuate.- E soldi soldi soldi,- tanti soldi per promuoversi nella società "bene"-od anche per costruire il fabbricato- che papà voleva e non poté edificare,-per farsi un palazzetto al Colosseo- od un miniappartamento a Montecarlo.-O per farsi adeguatamente masssaggiare.- Donne parenti e clienti da soddisfare.-E nomine nomine- per rallegrare la vita delle autonomie locali- comuni province e regioni-, quelle delle aziende del parastato- anche degli ospedali- perché i malati hanno bisogno di dirigenti brillanti-quella di Montecitorio e di Palazzo Madama,- di palazzo Chigi e succursali.
Può tutto questo accadere e non esservi possibilità di fermare questa disgregazione della nazione e dei presupposti etici che possono consentirne la vita?-O siamo noi tutti partecipi,divertiti e consenzienti?-Oppure non abbiamo forza e coraggio di porvi un freno?- Oppure non vogliamo porre a rischio privilegi e compromessi e relative ricchezze?- Oppure facciamo chiasso ma il "rtegime degli affari" ci va bene ed aspettiamo il nostro turno?-
Certo,in altri luoghi,sono riusciti a sradicare regimi ventennali ed oltre.-E le donne?- Che fine faranno le madri e le giovanette italiane ed i loro bambini? Una nazione che non si cura della loro salute fisica,psichica e morale, è votata ad essere una Repubblica Dominicana al centro del Mediterraneo.
Ed i giovani,quel quinto di giovani che non studia e non lavora e non per colpa sua?
E che faranno quelli che,invece, con tutte le loro forze cercano di crearsi un avvenire, ma sono impediti da ostacoli insormontabili?
Quién sabe?
Per saperlo bisognerebbe essere una Classe Dirigente.
E noi cattolici che facciamo?
Assisteremo alla distruzione senza muoverci?

lunedì 17 gennaio 2011

GESU ' FATE LUCE

Oggi che la nazione tutta soffre. Oggi che i problemi della gente non costituiscono oggetto né di una buona azione di governo né di una
azione critica e costruttiva di opposizione, abbiamo il dovere di difendere il cittadino uomo e la sua dignità,dargli la possibilità di essere padre, di portare il pane a casa, di mandare i figli a scuola, di non essere ucciso, innocente di ogni colpa,dai sicari della camorra,a San Giorgio a Cremano,provincia di Napoli, sulla soglia della propria bottega artigianale,solo per aver visto gli assassini. Abbiamo il diritto dovere di ribellarci perché la soglia della nostra casa e quella delle nostre scuole e quella del luogo di lavoro sia sicura.
Abbiamo il dovere di difendere il cittadino donna e la sua dignità,dargli la possibilità di sfamare e vestire la propria figlia, perché non muoia per le strade di Bologna assiderata e morta di fame,
dargli la possibilità di crescere, giovane umile dagli occhi dolci, bella e brava,senza essere accompagnata da uomini celebri nelle ville dei ricconi. Vogliamo che le giovanette di quindici anni ed anche di tredici anni, in tutte le regioni di Italia,ed a Roma stessa,come a Potenza ecc...,come si legge spesso,troppo spesso, in cronaca,non siano più rapite assalite o attirate in un agguato ed,alla fine,uccise.
VOGLIAMO CHE AI GIOVANI SIA DATA UNA SANA DISCIPLINA,LA POSSIBILITA' DI STUDIARE E DI APPRENDERE UN'ARTE, LA POSSIBILITA' DI ELABORARE UN PROPRIO PROGETTO DI LAVORO E DI VITA, I MEZZI E LA SPERANZA PER POTERLO ATTUARE. QUI' IN ITALIA, IN CAMPANIA COME IN LOMBARDIA.
Noi non vogliamo che il lavoro che c'è,già poco già insufficiente a rispondere alla domanda pressante di lavoro, sia assegnato a raccomandati ed a fannulloni.
Come a Roma, come a Napoli,come riportato dalla cronaca quotidiana, anche per la scuola,specialmente per le università dove una seria normativa non riesce a decollare e, soprattutto, ad essere attuata.Già lavoro per i ricercatori non c'è, ma già il conseguimento del dottorato è - a memoria - rigidamente clientelare e parentelare.
Capita alla CIVIT,la commissione per la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche.Micheli,uno dei cinque membri della Commissione,si è dimesso con queste motivazioni:"Le ingerenze della politica sono fortissime"..."il governo si riserva di determinare nomine,compensi ed ambiti di operatività".
Noi abbiamo il dovere di pretendere trattamento uguale per tutti i cittadini. Ora che la forbice tra ricchi e poveri si è allargata con il 90% delle risorse nelle mani del 10% dei cittadini, ora che la forbice tra Nord e Sud si è allargata fino a far presagire una possibile frattura dell'Unità Nazionale ed una improbabile liberazione del Sud dalla piaga della malavita,è necessario che siamo uniti ed attivi. Cominciamo a difendere la povera gente.Se riusciremo a togliere la manovalanza alla malavita, a ristabilire i diritti dei poveri,a difendere quel poco di welfare residuo,quel poco di libertà che la classe dirigente ci ha lasciato,la nazione si riprenderà e brillerà di nuovo.

martedì 11 gennaio 2011

ABBI PIETA' DEI PICCOLI




Le notizie di cronaca si succedono incalzanti ed indicano un mondo senza speranza e senza avvenire.Senza speranza perché alla società non si lascia una prospettiva di rinnovamento perché vengono tagliati fuori dal processo di ricambio metabolico della società le tre componenti essenziali, cioè i bambini i giovani le donne.Si sta assistendo al tramonto celere di quella democrazia che in una parte del mondo aveva ritagliato un sistema di garanzie per la vita e la dignità del cittadino.

Il comportamento e le condizioni nelle quali vivono i bambini del mondo,non sono diverse da quelle nelle quali vivono i bambini in Italia.
Ogni anno nel mondo 7 milioni di bambini muiono di fame o di malattie curabili. Quante centinaia
a Milano,Bologna e ,poi, Napoli e le altre città del Sud dove nelle periferie si abbandona nelle strade a marcire l'immondizia e la ricerca statistica delle cause di morte non è compiuta con rigore,anzi ostacolata?

Il 33% delle vittime di violenze sessuali sono minori. Succede nelle periferie delle grandi città,Roma Milano Napoli ecc...Dalle zone alte della città scendono la sera a fare turismo sessuale. Il delitto che mi strazia di più è quello che si consuma sulle tredicenni. E sono povere adolescenti,per lo più rom con la faccia di una Madonna. Quelle che vengono uccise nella consumazione di gruppo vengono sempre individuate dalle forze dell'ordine? Per quei delitti che vengono scoperti,quanti ve ne sono di occultamento perfetto? Quante di queste ragazzine vengono accompagnate con la manina delle venditrici nei quartieri nobili?
La tratta dei minori frutta oltre 32 milioni di dollari l'anno e ne sono interessati circa 30 milioni di minori. Circa 1.880.00 i bambini di tutto il mondo che subiscono abusi a causa di prostituzione,pornografia infantile e turismo sessuale. Nel dossier di Propaganda Fide dal quale
Gianluca Belfiore riprende questi dati nel suo articolo dell'11 gennaio 2008 su L' Occidentale si legge che questi piccoli sono oggetto di filmati e foto pedopornografiche,sono costretti a drogarsi per filmare i cosiddetti "snuff movies",i piccoli vengono massacrati fino alla morte,ripresa in diretta.Tali materiali hanno un mercato a parte a prezzi di smercio molto alti.
Che tutto questo avvenga e porti la morte non può sorprendere. Infatti nel dominio di Satana l'odio per Dio e per l'uomo si esprime ed arriva ai massimi livelli e la morte non esprime tutta la volontà degli assassini,poiché questi assassini vorrebbero arrivare all'annientamento,mentre la loro opera cessa con la morte poiché i bambini sono martiri e vanno in Cielo.
Quello che sorprende è che queste cose avvengano anche in Italia e sulla porta di casa nostra,come ogni tanto viene a galla nella cronaca nera. E questo per i seguenti fattori: corruzione delle classi dirigenti e mancanza di formazione e di educazione delle masse,
miseria nera che porta a dare il proprio corpo o addirittura la propria prole per campare,
assenza assurda delle garanzie dovute dallo Stato,assistenza alle famiglie,asili nido assistenza maternità ed infanzia, censimento e controllo anagrafico dei bambini,un luogo solo un luogo per chi non ha dove poggiare il capo. Il fattore sommo di depravazione è "Io non sono come loro",
bandiera sventolante della malavita e dei privilegiati capi della cosa pubblica, cioè delle amministrazioni locali e centrali.
Di fronte a tanta depravazione,crudeltà ed infamia noi cattolici non possiamo essere inerti e disuniti.Non inerti perché Dio ci chiede ogni giorno conto della indifferenza, non disuniti perché
un esercito sparpagliato di fronte a tanto infame relativismo etico diffuso in tutte le fazioni è di per sé perdente. La maniera vincente è invece quella teresiana semplice ed amorevole espressione sincera e solenne della cattolicità di questo secolo. Insieme e per tutti pretendiamo
il riconoscimento del diritto -pari per tutti - di vivere e di vedere rispettata la propria dignità umana. Insieme negheremo il diritto di rappresentanza a chiunque, di qualsiasi parte sia, non sostenga il diritto dell'uomo di vedere soddisfatti i propri bisogni primari, per quanto sia infimo il suo posto nella scala sociale di questo mondo e di questo secolo,con le abbiezioni alle quali ci ha portato un progresso sfrenato e privo di etica.
DOBBIAMO ESSERE CITTADINANZA ATTIVA.