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martedì 1 febbraio 2011

SIA FATTA LA VOLONTA' DI DIO

Riporto in sintesi la storia di Gianna Jessen (la bambina di Dio ) da una e-mail di Adriana Parodi del 14 gennaio 2011.Negli ultimi mesi,questa ragazza è diventata un "caso" su Facebook per la condivisione mondiale dei video pubblicati su You Tube. Gianna è una sopravvissuta all'aborto.Frutto dell'amore di due diciassettenni,fu rifiutata dalla mamma, la quale si rivolse tardivamente ad uno dei più noti centri californiani impegnati nell'aborto salino,una delle pratiche di aborto più crudeli. Senonché,passate le 24 ore nelle quali la soluzione salina doveva bruciare i visceri del feto,la bambina nacque viva e non si trovò nessun medico disposto, come di abitudine in questi casi,a sgozzare la bambina.Gianna venne curata amorevolmente dal personale di servizio e, dopo tre mesi di cure intensive venne data in affidamento alla signora Penny.Il tentato aborto le aveva lesionato in parte il cervello e non poteva camminare.Con le opportune cure fisioterapiche è riuscita prima a camminare sorretta da apparecchi,poi da sola. Oggi, a 34 anni, cade ancora ma dice :"Ho imparato a cadere elegantemente,poiché non ho fatto altro per tutta la vita". Gianna difende,rivolgendosi alla Camera dei Comuni inglese,ad organi Costituzionali americani il diritto alla vita.
"C'è una interessante battaglia tra il bene e il male. Voi da quale parte state?Quale tipo di uomini volete essere?....non siete fatti per stare seduti passivamente.Siete fatti per alzarvi ed essere uomini.Siete fatti per difendere donne e bambini,non per farvi da parte e voltare la testa,quando sapete che è in corso un omicidio.
La nostra società vive sul preconcetto che la vita è fatta per uomini forti e sani.In realtà non è così.Solo a considerare dei geni della politica o dell'arte si constata che i maggiori sani non erano.
La vita, qualsiasi sia la sua espressione e maniera di vivere e di esprimersi è mischiata di sano e di malato e di questa mescolanza è fatta la sua ricchezza ed il suo futuro.Una sola sanità è da augurare che sia generale e perenne, la sanità etica, cioè il rispetto della vita,senza il quale si ha una classe di "padroni"ed una popolazione di sottomessi,cioè un tipo di società primitiva.
Ed i primi che è doveroso difendere e custodire, se si vuole che la società continui e migliori, sono i bambini e le mamme che li procreano.

1 commento:

  1. Conosco la storia di questa giovane donna coraggiosa. Un esempio che fa sperare bene nel futuro e che la sua testimonianza sia utile a tantissima gente. Evviva! Nel mondo c'è anche tanta tanta bontà.
    Lucia (enrdiba@alice.it)

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