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lunedì 17 gennaio 2011

GESU ' FATE LUCE

Oggi che la nazione tutta soffre. Oggi che i problemi della gente non costituiscono oggetto né di una buona azione di governo né di una
azione critica e costruttiva di opposizione, abbiamo il dovere di difendere il cittadino uomo e la sua dignità,dargli la possibilità di essere padre, di portare il pane a casa, di mandare i figli a scuola, di non essere ucciso, innocente di ogni colpa,dai sicari della camorra,a San Giorgio a Cremano,provincia di Napoli, sulla soglia della propria bottega artigianale,solo per aver visto gli assassini. Abbiamo il diritto dovere di ribellarci perché la soglia della nostra casa e quella delle nostre scuole e quella del luogo di lavoro sia sicura.
Abbiamo il dovere di difendere il cittadino donna e la sua dignità,dargli la possibilità di sfamare e vestire la propria figlia, perché non muoia per le strade di Bologna assiderata e morta di fame,
dargli la possibilità di crescere, giovane umile dagli occhi dolci, bella e brava,senza essere accompagnata da uomini celebri nelle ville dei ricconi. Vogliamo che le giovanette di quindici anni ed anche di tredici anni, in tutte le regioni di Italia,ed a Roma stessa,come a Potenza ecc...,come si legge spesso,troppo spesso, in cronaca,non siano più rapite assalite o attirate in un agguato ed,alla fine,uccise.
VOGLIAMO CHE AI GIOVANI SIA DATA UNA SANA DISCIPLINA,LA POSSIBILITA' DI STUDIARE E DI APPRENDERE UN'ARTE, LA POSSIBILITA' DI ELABORARE UN PROPRIO PROGETTO DI LAVORO E DI VITA, I MEZZI E LA SPERANZA PER POTERLO ATTUARE. QUI' IN ITALIA, IN CAMPANIA COME IN LOMBARDIA.
Noi non vogliamo che il lavoro che c'è,già poco già insufficiente a rispondere alla domanda pressante di lavoro, sia assegnato a raccomandati ed a fannulloni.
Come a Roma, come a Napoli,come riportato dalla cronaca quotidiana, anche per la scuola,specialmente per le università dove una seria normativa non riesce a decollare e, soprattutto, ad essere attuata.Già lavoro per i ricercatori non c'è, ma già il conseguimento del dottorato è - a memoria - rigidamente clientelare e parentelare.
Capita alla CIVIT,la commissione per la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche.Micheli,uno dei cinque membri della Commissione,si è dimesso con queste motivazioni:"Le ingerenze della politica sono fortissime"..."il governo si riserva di determinare nomine,compensi ed ambiti di operatività".
Noi abbiamo il dovere di pretendere trattamento uguale per tutti i cittadini. Ora che la forbice tra ricchi e poveri si è allargata con il 90% delle risorse nelle mani del 10% dei cittadini, ora che la forbice tra Nord e Sud si è allargata fino a far presagire una possibile frattura dell'Unità Nazionale ed una improbabile liberazione del Sud dalla piaga della malavita,è necessario che siamo uniti ed attivi. Cominciamo a difendere la povera gente.Se riusciremo a togliere la manovalanza alla malavita, a ristabilire i diritti dei poveri,a difendere quel poco di welfare residuo,quel poco di libertà che la classe dirigente ci ha lasciato,la nazione si riprenderà e brillerà di nuovo.

2 commenti:

  1. Voglio le stesse cose che hai scritto tu e speriamo che accadano veramente. Chissà che dopo aver toccato il fondo, non si risalga la china.
    Conunque siamo sempre nelle SUE MANI!!!!!
    Lucia
    enrdiba@alice.it

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  2. concordo e sottoscrivo con il piccolo peso che posso dare, ma con tanta speranza
    fabrizio valletti sj

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