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martedì 19 febbraio 2013







 LA VOCAZIONE AL GOVERNO DELLA SINISTRA


Fatta salva l’astensione giustificata di una significativa percentuale di elettori,


l’ipotesi probabile è che la sinistra raggiunga una maggioranza relativa intorno al 35%.


Sin d’ora il governo di centro sinistra appare il più probabile con attribuzione della Presidenza a Monti.


Si realizzasse un’ipotesi del genere, nascerebbero subito due tipi di perplessità:


la prima in relazione al rigore economico che non può ignorare la necessità di una ripresa e il ristabilimento
di una pace sociale con il recupero del lavoro, della sanità e della scuola ; la seconda in relazione alle rivendicazioni
di continuare a legiferare su argomenti che non toccano la politica ma la coscienza del singolo, sulla quale nessuno
dovrebbe imporre regole o legiferare : eutanasia, aborto, famiglie Gay ecc … Sono tutti argomenti sui quali una
legiferazione sovrasta il libero arbitrio dell’uomo stesso. Non si va nel senso di una liberalità, ma in quello di una società
diversa. Noi abbiamo altri problemi pressanti che certamente rientrano nel campo della politica e della legislazione.
In una società laica sarebbero questi ad essere l’oggetto del governo di una nazione in recupero dopo una ventennale stasi
ed una triennale continua recessione. Questo perché in una società laica lo stato è indifferente rispetto ai casi di coscienza.


Noi abbiamo in Italia una disoccupazione femminile pari al 46,5%. Donne su cui grava anche la gestione familiare allargata
(figli,nipoti,genitori anziani ecc …). Abbiamo livelli allarmanti di omicidi,abusi e violenze. Quello che maggiormente colpisce è
l’abuso ed i delitti sulle minorenni, la scomparsa momentanea o per sempre dei loro resti umani. Quelle poche famiglie che
reggono sono fondate sulle donne. Noi dovremmo dare alla donna un trattamento paritario sul lavoro ed ancora la possibilità di
essere madre e crescere la prole. Se vogliamo che l’Italia si riprenda dobbiamo far rinascere la famiglia ed eliminare il bunga bunga,
la donna oggetto non giova a nessuno.


Il lavoro è l’unica maniera con la quale i 10 milioni di italiani poveri possono venir fuori dal degrado della miseria e dalla necessità di
ricorrere ogni volta possibile alla parrocchia per mangiare e vestirsi. O che i padroni del vapore ignorano che ogni parrocchia ha
avviato una raccolta di abiti smessi e di cibi – elenchi di bisogni pubblicati accanto agli annunci di nozze ?


Noi siamo in una condizione che genera uno stato di soggezione e peggiora enormemente lo stato della società. Non esistono
solo le parrocchie, la povera gente ricorre ad un lavoro temporaneo vendendo la propria coscienza e quella dei propri figli alla malavita.
L’offerta nello stesso campo della prostituzione soddisfa pienamente la domanda rendendo inutile l’importazione dall’est e dall’ Africa


Le case ci sono ma non ci sono i soldi per pagare il mutuo e neanche per pagare fitti elevati. Il costo della casa scende, quello del fitto sale.
In realtà è un problema anche pagare tutte le bollette acqua luce rifiuti ecc … Il costo della vita è salito alle stelle.


Tra non molti anni arriveranno a maturazione i frutti della dispersione scolastica e dell’analfabetismo. La paritarietà scolastica ha tolto
soldi alla scuola di stato e, ,certamente, i figli dei disoccupati e dei precari non sono in grado di pagarsi la scuola privata, Tante volte
neanche i costi della statale.


Il problema è quello di un abbrutimento dei costumi, di una discesa agli inferi nel bacino del Mediterraneo.


Negli Stati Uniti Obama ha avuto il coraggio di tassare i soldi dove si trovavano, cioè nelle mani dei diversi ricchi e l’America va riprendendosi.


Il problema è sempre quello della spartizione della torta. Se i pochi ricchi ne prendono il 90%, ai molti poveri ne resta il 10%.


Noi non approviamo tutto quello che fa Monti. Speriamo che si converta a criteri di equità e di solidarietà. Deve considerare che, alla lunga,
ci vanno a perdere anche i ricchi. Consideriamo la Sinistra. E’ vero che è finita in discarica non solo a Napoli ma anche in Toscana ed in Lombardia
ed in Sicilia. La pulizia di Bersani non è che sia stata proprio radicale. Possiamo avere fiducia come ha detto Prodi oppure della riconversione al popolo al proletariato non se ne parla ancora?


Nell’attuale situazione partitica i cittadini non possono avere fiducia assoluta. Gli Italiani non possono affidare tutte le loro
speranze alla politica. Devono democraticamente organizzarsi in Comitati Civici perché l’operato dei politici non sia più abbandonato
ai loro interessi di cassa,ma risponda agli interessi della comunità. Non basta la repressione. Oggi si prospetta una nuova Tangentopoli.
La prima ha sfasciato le Istituzioni. Quest’altra colpirà Istituzioni di per sé traballanti ed insicure. Tutto questo accade perché la
giustizia è repressiva. Bisogna,invece, intervenire in sede preventiva affinché gli imbrogli non abbiano più occasione di attuarsi. E sono
i cittadini che si devono organizzare perché, in Italia, questi controlli preventivi, queste verifiche di coerenza con gli interessi della
comunità, o non esistono oppure non sono efficaci.

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