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mercoledì 6 febbraio 2013





 

TITOLO :    RIPARTE IL FUTURO

Libera ed il gruppo Abele invitano i candidati alle politiche a firmare cinque impegni e gli elettori a votare i sottoscrittori :

1) Inserire la riforma della norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) tra i punti urgenti della propria campagna elettorale;
In un territorio come Napoli e provincia ove la camorra ha controllato le strade di accesso ai seggi elettorali e, mentre ti avvicinavi ,ti sentivi chiedere “dove andate” e “come state” oppure “ma voi ci credete veramente”, è davvero un impegno forte e, nelle intenzioni, garante non solo di retti propositi ma anche di corretto agire in sede parlamentare.

2) rendere pubblico il proprio Curriculum Vitae professionale;

Già, perché a noi elettori interesserebbe avere governanti preparati, esperti e corretti.

3)rendere pubblica la propria posizione reddituale e patrimoniale.

Vorremmo proprio che il parlamento italiano non fosse il luogo dove si entra poveri e si esce ricchi,depauperando gli italiani.

4) rendere pubblica la storia giudiziaria personale;

Anche se accade che alcuni hanno in corso non procedimenti giudiziari,ma  salde ed impegnative amicizie.

5)dichiarare i potenziali conflitti d’interesse.

Considerando il conflitto di interessi verificatosi ed ancora in essere tra le antenne televisive ed i seggi ministeriali,la dichiarazione vuole assicurare gli elettori sulla nuova gestione.

Aderisco volentieri all’iniziativa sperando in un cambio di regime.

Quasi contemporanea una intervista del  Card Bagnasco su Famiglia Cristiana.

Sono richiamate alcune dolorose e penose condizioni del popolo italiano che, per la verità, da anni costituiscono l’amara constatazione degli istituti di ricerca. In particolare la Svimez nel riportare “ la pubblicazione annuale  sullo stato dello sviluppo del Mezzogiorno riferito all'anno precedente” apriva la porta alla prospettiva di un peggioramento della situazione economica del Sud. Come anche la constatazione della fissità della scala mobile, della ricchezza dei pochi e  della miseria dei molti era già l’argomento principale di Prodi e di Giuliano Amato. La crisi si è estesa all’intero territorio nazionale tanto che :l’ 11,1% delle famiglie sono povere,5,2% in condizioni di povertà assoluta, ogni giorno falliscono 200 imprese, 47mila famiglie sono costrette ad abbandonare la casa per insolvenza di mutuo. A riscontro l’evasione fiscale ammonta a 120 miliardi di euro/anno, il costo della corruzione a 60 miliardi/anno, l’economia sommersa a 500 miliardi/anno. Non appare un dato immerso, ma equivalente  ad una quota considerevole del PIL, prevalente in alcune regioni come la Campania ed è il non fatturato del crimine. Nell’art. citato di Famiglia Cristiana ci si chiede perché, dato che il modello americano è quello che si vorrebbe importare, non si introducono le norme americane all’evasione fiscale, compreso il carcere per gli evasori?. In nessuno articolo, in nessuna esortazione del Pontefice: “Siamo chiamati ad avanzare, a fare avanzare il mondo, come «luce del mondo» e «sale della terra».

I cristiani non possono avere, nella storia, un ruolo di retroguardia o di involuzione:

il Vangelo che essi hanno tra le mani, le parole e gli esempi di Cristo che in esso sono registrati,

devono renderli nonostante tutte le loro umane debolezze, uomini di avanguardia e di speranza.” , compare l’esortazione del Pontefice a schierarsi per l’uno o per l’altro partito,perché, anzi

 si ribadisce che il cristiano, a qualsiasi partito appartenga, deve sostenere gli irrinunciabili principi della religione cattolica.

Non può individuarsi,né a destra o a sinistra od a centro , il partito dei cattolici. In questa situazione confusa, fatta di polemiche e di scontri personali,è difficile individuare chi veramente si dispone a rappresentare i cittadini difendendo quello scudo di legalità e di solidarietà che serve a difendere la dignità dell’uomo e del cittadino. Nonostante il particolare momento scelto per le elezioni politiche, la campagna elettorale si sta svolgendo con affronti personali e sterili e vacue proposte e promesse, che giustificano il titolo di corruttori attribuito ai belligeranti. E, dato che i cittadini non li rappresenta nessuno, devono anche imparare a difendere da sé i propri diritti e la propria dignità. Esistono già parecchie associazioni, quali Libera Gruppo Abele Famiglie Numerose Cattoliche le varie Caritas Diocesane le varie emanazioni di Ordini Religiosi come Gesuiti Salesiani e tante tante altre Associazioni anche laiche di Volontariato. Si può dire che ogni parrocchia è divenuta tavola calda per affamati e rifugio per gli oppressi.

Oggi i partiti non rappresentano il popolo, anzi lo tartassano e la corruzione regna al loro interno. Noi abbiamo bisogno di cittadinanza attiva,di organizzarci per svolgere un “servizio comunitario ordinato”. Non possiamo limitarci alle elezioni, la nostra opera di vigilanza e di azione deve essere coerente con la dottrina, efficace e continua e proteggere la dignità ed il valore della vita. E’ per questo che sosteniamo da anni la necessità di una cittadinanza attiva unita nei comitati civici di difesa della dignità della vita e del cittadino ed anche,cosa certamente non secondaria nell’attuale degrado, di difesa del territorio e delle sue bellezze che Dio ha donato al mondo.

 

Vincenzo  Cicala


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