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venerdì 2 novembre 2012




 


 OHIME’!  CI   FOSSE   UN  ATTO   DI   DOLORE

Alla  degenerazione politica hanno certamente contribuito l’esplosione demografica  e l’adozione acritica e omnicomprensiva della tecnologia, come di un mezzo di evoluzione al di sopra di ogni possibile esame critico. Si è perso il contatto del cittadino con la politica, è a dire con l’amministrazione del paese dove si abita e della nazione dove si risiede, né vi è stata una adozione critica e ragionata di quelle decisioni che incidono sullo stesso modo di esistere e determinano l’avvenire di un popolo.

 Quando la percentuale di partecipazione al voto scende al di sotto del 50%, cioè si astiene più della metà dell’elettorato; quando, in questa competizione amputata della volontà popolare, il maggior partito risulta quello contestatario di Grillo, si constata che i partiti che ancora oggi sono al potere non raccolgono il gradimento degli elettori. Quella dei cittadini, in una nazione che in situazioni di normalità abitualmente arriva al 90% dei votanti, è stata l’espressione di una sfiducia ragionata e maturata da tempo. Certamente ci saranno le elezioni politiche ed il rinnovo del Parlamento. Magari ci sarà un partito di maggioranza che arriverà al 30% -di più non credo possibile- e pretenderà di rappresentare l’Italia e gli italiani anche se avrà votato – come in Sicilia e come è opinabile che avvenga- il 45% degli elettori. Cioè pretenderà di governare con un consenso che sfiora il 14% degli elettori. E governerà ed avrà il controllo dell’amministrazione statale e parastatale ed avrà la rappresentanza dell’Italia nei rapporti  internazionali. A questa probabile situazione paradossale si è arrivati per la constatazione  della incapacità a governare e della corruzione dei governanti. Non è pensabile che una così esigua e velleitaria  rappresentanza confermi il risanamento dell’economia e segni la ripresa e la crescita della nazione.

Il problema è di andare a votare se non si vuole che l’Italia si sfarini e disgreghi in mani sporche e rapaci.

Noi abbiamo visto che la rapacità, la cattiva gestione del pubblico bene comincia dall’alto ma si diffonde e ramifica in tutte le rappresentanze, quelle regionali, provinciali e comunali ed in tutte le amministrazioni decentrate, dalle ASL alle Università.

E’ assurdo che, una volta eletto, un rappresentante possa essere sottoposto a decine di processi e continuare a gestire il potere. E’ assurdo che la ragnatela si espanda e copra l’intera nazione. Fino a pochi anni fa era impensabile che fossero coinvolte le regioni centro settentrionali. Ai semplici cittadini il marcio di esse  è stato notificato di recente quando la corruzione si è infiltrata in tutte le arterie ed ha cambiato il prototipo di amministratore veneto-lombardo ecc … davanti agli occhi dei cittadini semplici. Il problema è che le azioni degli organi di controllo che la Costituzione ha posto a garanzia del buon governo sono state neutralizzate ed ,anzi, spesso l’efficacia della loro azione è stata annullata per legge ad hoc sopravvenuta a difendere interessi personali o di parte.

Ohimè!  Ci fosse mai qualcuno a recitare un atto di dolore. La sfrontatezza dei pubblici rappresentanti è arrivata alla difesa dei beni malamente acquisiti, tanto è che chi è partito con pochi milioni di lire ed è arrivato a miliardi di euro ancora si scuote ed inveisce e minaccia a difesa dei suoi averi e della sua persona. Così anche  chi conosceva la probabilità del verificarsi di una catastrofe ed ha taciuto per ubbidire ad una parola di ordine provocando la morte di cittadini inermi. Si è arrivati a situazioni e fatti di portata enorme e si è riso sulle sventure altrui pensando di ricavarne vantaggio.

I cittadini devono svegliarsi. Non è possibile vedere indebolite od annullate le norme e le azioni di previsioni di un delitto o di una trasgressione. Neanche è possibile ; in una nazione dove ancora non si sa chi ha compiuto la strage di Bologna od assassinato Enrico Mattei o Paolo Borsellino ; dove non si sa se qualche cattedra – di umile o di grande rilevanza – sia stata assegnata nel rispetto di oneste procedure concorsuali; neanche è possibile che il rispetto delle regole sia riservato ad un’opera di repressione che, come tale aspetta prima che il delitto venga compiuto e, poi, si trascina per diversi anni nelle aule giudiziarie.

Il cittadino ha diritto di difendere la propria vita. Nella terre della Campania Felix di Caserta e di Napoli – come risulta ed è predicato dai pulpiti dai parroci che fanno i funerali – non si muore più di vecchiaia ma giovani e di cancro veicolato dai residui tossici sotterrati ovunque ad alimentazione dei prodotti ortofrutticoli. Se le varie famiglie mafiose incutono timore allo stato, i cittadini hanno diritto di difendere la vita propria e dei propri cari.

La voce maggiore dei bilanci regionali è la Sanità. Però i malati terminali e gli invalidi al 100% non vengono più assistiti, anche i malati cronici e poveri non possono fare tutte le analisi a spese dello stato né possono ripetere quelle gratuite se non passano sei mesi. I bilanci ASL continuano ad essere la spesa maggiore ed enorme della regione. I guadagni del personale medico e paramedico si estendono nel privato e non sono fatturati. La cura della propria salute è un diritto inalienabile del cittadino. Questi ha diritto di vigilare e di stimolare l’intervento dell’autorità preposta e di intervenire in proprio, sempre nei limiti della legalità, se non si interviene con giusto rigore.

L’elenco potrebbe continuare , per esempio con la politica annonaria – essenziale per non morire di fame. I prezzi dovrebbero scendere ,non aumentare e la variazione dovrebbe essere contenuta in limiti ragionevoli. Il mangiare del popolo non interessa al governo ed alle amministrazioni locali. Interessa molto ai consumatori ed è giusto che le loro associazioni di cittadinanza attiva abbiano potere di intervento perché leggi e regolamenti vengano rispettati.

I cittadini hanno interesse a votare persone oneste e capaci. Non importa a quale partito appartengono. E’ importante che in parlamento non si ripetano le scene vergognose che, con il video, sono entrate nelle nostre case.

Anche pubblicamente è stato detto dal Ministro stesso che ,per quadrare i conti, sono stati colpiti i poveri, i deboli. Bene. Questo non deve più avvenire. Occorre che le lobbies  siano cacciate fuori dal Parlamento. Chi rappresenta il Parlamento ? Il popolo italiano oppure i gruppi di banchieri , di palazzinari , di industriali ecc …. che detengono il 90% della ricchezza italiana ,esportano all’estero il lavoro e sono fattore determinante di una disoccupazione che supera il 10%, giovanile supera il 30%, per le donne supera il 50%.

I cittadini hanno motivo e diritto di organizzare una Cittadinanza Attiva che sia capace, come dice il Papa, di lottare anche contro il potere per difendere la povera gente che non ha ville da Sogno ma ha figli da nutrire ,adolescenti da educare e non da vendere a depravati.

 

 

Vincenzo  Cicala

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