
Occorre una catarsi,cioè un risveglio traumatico e convinto dell'etica e dei valori della democrazia :uguaglianza perché nella società uguali siano i diritti ed i doveri, solidarietà perché tutti abbiano diritto alla soddisfazione dei bisogni primari.Occorre una pratica severa,rigorosa della democrazia,la coscienza che non può esservi democrazia senza il rigoroso compimento del proprio dovere. Occorre Giustizia.
Il danno maggiore che gli avvenimenti dal 1990 ad oggi hanno provocato è lo squilibrio nei rapporti tra le istituzioni dello Stato.L'ultimo approdo rimane la presidenza della Repubblica.
La Giustizia,l'Economia,la Scuola.
La Giustizia. Le carceri e l'incertezza delle leggi. Il sovraffollamento,la promiscuità,l'anormale modo di vivere nelle celle,il numero dei suicidi,le torture che ogni tanto vengono alla ribalta della cronaca,abbassano l'Italia a livello di Haiti o della Somalia.L'incertezza delle leggi che è incertezza dell'essere del cittadino.La legge cambia a seconda dell'interesse dei dirigenti.I condoni si susseguono cancellando abusi ed evasioni.Il cittadino non sa più chi egli sia,ha difficoltà ad identificare il suo essere soggetto di diritto.
L'economia.La sperequazione,la cancellazione dei gradini intermedi e della elasticità della scala sociale è cancellare la democrazia. Di fatto si è instaurata tra la classe dirigente ed i signori della malavita uno dei peggiori ponti di comando che una società può avere. Una società di fatto ai margini e non più dentro l'Europa.
La scuola ormai non copre più i bisogni dell'infanzia e dell'adolescenza.Ma il difetto maggiore è di non aprire la porta della speranza ai giovani. Non all'interno della istituzione dove cattedre, docenze, borse di studio vengono assegnate in maniera indegna di un paese civile.
Si parlava di catarsi.
Non possiamo avere la presunzione di far parte della classe dirigente e cambiarla.
Abbiamo,invece, il dovere di essere cittadinanza attiva ed ottenere dallo Stato la soddisfazione dei bisogni primari di tutti i cittadini.
Dobbiamo educare al rispetto del proprio dovere e formare una classe dirigente che sappia leggere i segni dei tempi e governare con capacità e funzionalità. Soprattutto con onestà.
"Abbiamo,invece, il dovere di essere cittadinanza attiva ed ottenere dallo Stato la soddisfazione dei bisogni primari di tutti i cittadini.
RispondiEliminaDobbiamo educare al rispetto del proprio dovere e formare una classe dirigente che sappia leggere i segni dei tempi e governare con capacità e funzionalità. Soprattutto con onestà."
Mi vedi come semopre d'accordo su tutta la linea, aggiungo solo che, anche se in questo periodo sembra che da noi non ci sia nessuna forma di rispetto per la giustizia, la legalità, l'onesta e che i deboli debbano sempre soccombere sotto i colpi degli approfittatori.....DOBBIAMO RICORDARCI SEMPRE CHE DIO VEDE E SAPRA' DARE A CIASCUNO SECONDO LE SUE OPERE.
Lucia