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lunedì 1 febbraio 2010


"Gesù Cristo purifica e libera dalle nostre povertà umane la ricerca dell'amore e della verità e ci svela in pienezza l'iniziativa di amore ed il progetto di vita vera che Dio ha preparato per noi (Benedetto XVI)"
La concorrenza non frenata da regole e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo ci offrono una rappresentazione mediatica di felicità illusoria,una realtà di miseria che vede non soddisfatti i bisogni elementari delle masse e dei cittadini semplici. Dio ci offre Amore e Verità. Li pone nel nostro cuore e non permette che siano sommersi dalla miseria morale costruita dagli uomini. Nessuna Luce della vita vera che Egli ci ha preparato è oscurata. Se non spegnamo la Voce di Gesù, Egli ci accompagna e ci dà la forza di superare in tutti i momenti della giornata l'umana miseria ed iniquità.
Dunque Dio è da cercare in ogni nostro atto,cioè nelle piccole e normali azioni,quelle che compiamo come atti di vita ordinari ed abituali. Nella famiglia,nell'unità dei coniugi,nel rispetto e nel dialogo continuo tra figli e genitori,nel rispetto della procreazione,nell'attenzione verso chi è invalido o in necessità momentanea. Nel lavoro,nella coscienza del compimento con scrupolo della nostra opera. Nella pretesa che i nostri datori di lavoro rispettino la dignità del lavoro e diano ai dipendenti quanto necessario per vivere ed educare i figli in modestia rispettosa della dignità dell'uomo e del cittadino. Nella vita delle città pretendendo che sia salvaguardata la vivibilità. La vivibilità delle cose, per esempio che l'aria sia respirabile, che tutti possano attingere l'acqua potabile per bere e lavarsi,che ci sia lavoro per tutti, che la legge venga rispettata, che non ci sia usura, che non ci siano estorsioni,che non ci siano omicidi, che il danaro pubblico sia amministrato con onestà e capacità e la pubblica aministrazione sia efficiente e corretta e che le iniziative private, anche artigianali, non siano danneggiate dal taglieggiamento della malavita e dalla esosità dei contributi statali. Noi non siamo del mondo, non vogliamo né avere né rappresentare potere,testimoniamo la difesa della vita e dell'integrità dell'uomo e della natura. Una difesa che vive e si nutre negli atti della vita quotidiana. Anche il barbone ha diritto di mangiare alla mensa dei poveri e di dormire su una fetta di strada senza essere scaciato ed ucciso barbaramente.Noi non siamo indifferenti, anzi partecipiamo delle sofferenze degli ultimi. Gli ultimi sono tutti quelli abbandonati alla loro debolezza,alla loro mancanza di autonomia, ricco signore o povero straccione.
Noi camminiamo con Gesù negli atti della vita ordinaria,nei luoghi e nelle occasioni da dove hanno cercato di estrometterlo. In essi dobbiamo ridare presenza ed ospitalità alla grazia di Dio.
Solo allora avremo contribuito alla conversione del mondo,quando a vremo rimesso Dio nelle nostre azioni quotidiane.
Noi abbiamo il dovere di fare questo. Gesù ha detto agli Apostoli "Andate e predicate alle genti"Non costruite imperi, non associatevi a poteri,non fate inutili astrusi e grandi progetti. Nel concreto della vita di ogni giorno,in quelli con i quali ogni giorno entrate in contatto,in qualsiasi maniera,diretta o mediata,immettete la Verità.Non costruite la Verità. La Verità è nella semplicità incontestabile di Dio. Insegnatela in famiglia ed a scuola,nel lavoro e nel tempo libero,giocando a canasta o estraendo un terremotato dalle rovine,partecipando ad un'assemblea oppure attendendo il turno per essere visitato da un medico.Dio non è astrazione,è il concreto della vita aquotidiana.E' nella fame e nella malattia,nel tempo libero e nella partita di calcio,è nella realtà dell'uomo,è soprattutto nei bambini di Haiti RICORDATELO PERCHE' LUI NON LO DIMENTICHERA' nei bambini sfortunati di tutto il mondo,anche in quelli mai nati. Da lì è stato cacciato dall'uomo ed è lì che noi dobbiamo riporLo.

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