
L'osservazione della società meridionale mostra la "tessitura malefica che avvolge e schiavizza la dignità della persona " da parte della malavita.Si accompagna la corruzione e la debolezza della Pubblica Amministrazione. Coltivare la speranza richiede un intervento di carattere etico per costruire un giusto ordine nella società e di carattere antropologico e culturale per riprendere la deriva delle cattive abitudini di vita che hanno trasformato principi morali e sociali dando origine ad un cittadin altro e diverso ed in perenne ricerca della propria identità. Coltivare la speranza richiede un intervento culturale rivolto soprattutto ai giovani perchè in essi rinasca la speranza di poter costruire un avvenire degno ed onesto mediante il proprio impegno a realizzare tutte le proprie attitudini in maniera fruttuosa ed eticamente, legalmente, corretta.La comunità ecclesiale riconosce ed accompagna l'impegno di quanti operano per far sorgere una nuova generazione di laici cristiani impegnati,capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo compatibile.
Il documento dei vescovi appare come una conferma della sofferenza che gli uomini di scuola - quelli vissuti tra Scampia ed i Quartieri e che ancora vi operano- hanno sofferto in una protesta sterile ed inefficace ma in una testimonianza continua e coerentemente cristiana. Docenti e parroci e sacerdoti e volontari impegnati in un'opera missionaria non coadiuvata dalle autorità civili.
Conferma anche la sofferenza di quei docenti e di quei saacerdoti che hanno vissuto spalla a spalla con i ragazzi e le ragazze dell'Università,ne hanno con attenzione seguito il percorso formativo fino al coronamento brillante degli studi per vederli ridotti a garzoni di bar, a commesse, ad addetti ai call center e, nel migliore dei casi, a lavoro nero negli studi professionali con pagamento delle spese o di lavoro volontario all'Università senza neanche rimborso spese.
Noi abbiamo il dovere di ascoltare la parola dei nostri Pastori e, con modestia e moderazione,caso per caso,circostanza per circostanza, ristabilire il diritto dei giovani a vivere ed a rifondare la società. Non si vuol dire intervenire in aiuto della singola persona ma delle singole categorie e nei singoli casi perché la civiltà va ricucita tassello per tassello. Così in una città è doveroso intervenire in difesa dei ricercatori universitari, delle mamme lavoratrici, degli invalidi. Noi abbiamo l'esempio dei santi missionari in terra nostra. In fondo anche Don Bosco è stato un grande missionario e , più che fare grandi ragionamenti e grandi progetti, è intervenuto ove era necessario. E' stato benedetto da Dio ed è nata la grande opera salesiana. Perciò bisogna scorciarsi le maniche, come suol dirsi ed adoperarsi perché la Pubblica Amministrazione funzioni in maniera onesta e proficua e renda ai cittadini , senza distinzione di colori e di partiti, i propri diritti, senza presentazione da parte dei bos. Oggi questa è carità cristiana ed è in questo canmmino che Gesù ci guida sulla via della salvezza.