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mercoledì 6 gennaio 2010

Gesù cammina con noi

Signore
da quando ho percepita la Tua voce
-lontana e dolcissima-
ed ho sentito come Tu
- Creatore del cielo e della terra-
comandi alle Maestà
ma parli ai piccoli
ed ai peccatori come me,
io cerco di chiamarTi quando opero il Male
e di dirTi -proprio allora- "Dio mio Ti amo",
volendo dire "Posso anche perdermi
ma il mio cuore è e sarà sempre con Te".
Proprio allora, al Tuo lontano richiamo,
tutto me stesso dice:"Che hai Tu in comune
con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo!".
Dio mio,
Madre mia misericordiosa,
io sono inerme contro il Male
e nulla posso, fa che, in quel momento,vinca il mio stato
ed aderisca al mio straziante desiderio
di gridare il Tuo nome e di abbracciarTi
e poi,sanato,
possa adoperarmi ,accanto a Te,
per il bene degli uomini.

Gesù è vicino a noi.Così noi possiamo parlare con Lui e confidarGli i nostri segreti e la Sua voce è dolce ed i Suoi atti concreti di aiuto a vivere.

Ma quando io mi allontano da Lui perché commetto peccato -cioè io trovo rifugio alla mia ansia di stare bene,di godere, di possedere,in una man iera di vedere la vita diversa e contraria all'Amore verso Dio e verso gli uomini- allora in noi nasce un moto di sfiducia,una considerazione di pochezza delle cose di Dio,come incapaci di appagarci. Se Gesù parla noi Gli diciamo in maniera espressa o tacita "Cosa vuoi da me?"

Ma quello che non viene da Dio ha un sapore amaro.Ma noi siamo creature di Dio,che Dio non vuole perdere e per questo Gesù ci permette di saggiare l'amaro sapore del peccato.

Può nascere ,allora,che al peccato segua il ravvedimento.E Gesù ci perdona e ci ama di più.dovessimo peccare e ravvederci un miliardo di volte.

Altra cosa è quando il peccato si radica e diventa parte integrante della natura della persona.Sempre più difficile diventa allontanarsi da esso.Esistono nella società strutture di peccato,abitudinied azioni, lecite oppure illecite, che costituiscono costume, cioè azioni abituali degli individui. A noi tocca lottare contro di esse,perché,in questi casi, maggiormente pressante è l'obbligo alla carità,perché è un obbligo sociale.Gli esempi si sprecano, dall'aborto alla distribuzione disordinata delle ricchezze,dall'abbandono dei minori e degli anziani al disconoscimento della dignità del lavoro.

Gesù vuole che contro questi mali lottiamo con dolcezza ma con fermezza. Gesù ci accompagna mentre diamo questa testimonianza di amore così necessaria oggi.


























1 commento:

  1. Noi viviamo nell'incertezza dell'essere poichè quello che noi vediamo, viviamo, da cui sono attratti i nostri sensi ci appare come realtà e verità. E' INVECE UN PERIODO DI PROVA CONCESSOCI DA DIO PER SCEGLIERE TRA LA GIOIA DELLA GRAZIA ED IL PECCATO.Gesù ha tanto amato il mondo da assumere la natura umana e lasciarsi crocifiggere.Ora ama tanto la nostra salvezza da accompagnarci in tutti i momenti della nostra esistenza. Vi è tanta necessità che noi riusciamo a superare la barriera dell'apparenza e della mistificazione e riconosciamo la realtà come essa è: DIO. Gesù ci aiuta accompagnandoci lungo il cammino della nostra vita terrena.

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