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sabato 8 maggio 2010

Da "Maria nostra Madre"-Antonio Riboldi- Vescovo di Acerra


Maria SS.ma,
Tu,in obbedienza alla legge del Signore, hai presentato tuo figlio, Figlio di Dio,al Tempio,per una questione di amore. Come poteva un'umile ancella del Signore, non sottostare alla volontà del suo amato Signore?
E quella presentazione fu l'offerta più gradita al Padre che fosse mai stata fatta. Gesù la ripeterà sulla Croce con le ineffabili parole:"Padre, affido l'anima mia a Te".
E poi, o Maria, Gesù stesso non avrebbe mai accettato di essere diverso da noi,soprattutto dai più umili, dai più poveri,quelli che sono destinati a sottostare a tutte le leggi senza mai ricevere un beneficio dalle leggi. Noi, al tuo posto, non ci saremmo sottoposti a nessuna legge. Ci saremmo attruibuiti piccoli e grandi privilegi,imitando l'atteggamento degli scribi e dei farisei,quelli del tempo della tua vita terrena e quelli di oggi che angustiano la povera gente. Di essi tuo figlio dirà :" fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno."
Grazie, o Maria, perché sei stata così. Grazie perché hai presentato al Padre il Figlio, come a dire : ti appartiene, è tuo,disponi di Lui come Tu vuoi,ossia si faccia di lui la tua volontà.
E così il Padre ha potuto compiere in Gesù la redenzione, la nostra salvezza.

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