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giovedì 29 aprile 2010

ATTO DI FEDE



Stasera,rientrando a casa, ero in macchina con mia moglie - la mia macchina con i 4/4 di comandi a mano. Ho visto una ragazza proprio simpatica e bella e mi è venuto da pensare "se avessi venti anni, sarebbe bello stare insieme". Poi mi sono detto :"Proprio tu non puoi avere queste nostalgie. Non ricordi che, quando eri giovane e ti innamoravi ad ogni primavera,nessuna ragazza è voluta stare in compagnia con te? Tu studiavi. Papà tuo era morto e nessuno capiva che avevi bisogno di una macchina per muoverti.E tu dicevi "Non cambierà mai niente"

Quante volte la disperazione e quante volte Cristo mi ha ridata speranza e la Grazia di Teresa,sposa di Gesù.

Poi il lavoro,poi il "guado",poi il matrimonio,poi i figli,poi la morte,poi ancora la morte,poi il concorso,poi Montenero,S.Maria ,Giugliano,Capodimonte.Tutto ed ogni volta,in più, una malattia.

Il lavoro - supplente con autista. 10 aprile 196..."Al mio prof. gli auguri di una Santa Pasqua" -" i tuoi dodici apostoli" li chiamavano quella banda che si arrampicava sullo studio per un avvenire migliore.

Il "guado" questa parola la scrissi a Lourdes sul libretto del pellegrino.La Vergine mi mostrava uno sguardo severo e perplesso. E furono dieci anni acri ed amari, con disprezzo ed incomprensione, sul margine dell' ostracismo dalla mia stessa casa. Eppure sul margine dell'abisso vi era sempre una luce ed una Madonna lontana a trattenermi ed, a sera, sul davanzale della finestra sul vicolo nella mia mente si ripetevano le pagine di Storia di un'anima.
Il matrimonio. Un pomeriggio, sulla strada del ritorno dalla campagna di mio fratello morto, "lo sai che sono di ruolo!" , mi gridò dalla strada correndomi dietro. Così, dopo un anno,ci sposammo ed avemmo figli.
La morte era nella stanza. I dolori dalla pancia di marmo,perforata, erano più forti ed atroci di quelli di un parto. Però nel corridoio,all'uscita della sala operatoria, v'era Lei ed io le dicevo "Se dovevo morire non avresti fatto nascere i miei figli." Ed é stato così.
Un anno dopo la, morte era nella corsia dell'ospedale. Ed anche allora c' era Lei e volle che io durassi.
Il concorso. Stavo per entrare quando,strepitando, la collega, bassina eppure colta, della mia scuola volle parlare con la commissione per dire che non potevano assegnare la presidenza ad uno che non poteva camminare.
Poi Montenero e la Madonna di Bisaccia - S. Maria a Vico e la Madonna Assunta - Giugliano e la Madonna della Pace - Capodimonte e la Madonna del Buon Consiglio. Famiglie,alunni.docenti e non. E però anche malattie ed altro.Madonna delle Grazie. Solo una volta non vi è stata ed ho persa la voce.
Ora che è sera devo restituire quello che mi rimane. Non posso farlo,può farlo Lui.Io non ho forza nè capacità. E sono peccatore. Egli è presente nella vita degli uomini e li accompagna verso la salvezza. Ed è un amico.
Io sono nulla,Signore. Mi vuoi concedere la coscienza piena di questa realtà? Io sono in Te, Signore. Mi vuoi concedere questa speranza,oltre,oltre i miei peccati? Tu dirai "E'ffetà" Tu parlerai. Se mi nasconderò bene ,gli altri non potranno colpirmi perché non mi vedranno ed io non potrò farmi del male perché cercherò me stesso e non mi troverò,troverò solo l'Amore di Dio e la Sua misericordia.
Ci riuscirò Signore ? Tu sei la Speranza. Io ho fede in Te.

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