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venerdì 28 maggio 2010

Quando finirà l'oppressione le vele metteranno le ali della felicità



Ieri ho visto, passando per il famigerato quartiere Scampìa di Napoli, sulla fronte di uno dei fabbricati più famigerati detto "vela",lo striscione riportato nel titolo. Capace di ospitare più di un centinaio di famiglie e di mille persone ,era ormai deserto, solo un appartamento dava segno di essere abitato. Furono progettate da un architetto giapponese e dall'arch.tetto Di Salvo e sono state abbattute con il tritolo perché il tipo di edificio è stato giudicato esso stesso adatto a creare criminalità. L'insediamento delle vele era la parte di Scampìa a maggiore densità abitativa. La tipologia edilizia riproduceva prototipi esistenti in altre nazioni occidentali, per esempio vicino ad Antibe in Francia, ma anche in Spagna e nell'Europa Settentrionale. Con una popolazione di circa mille abitanti hanno all'interno negozi e spazi di ristoro e di assistenza sanitaria, nonché spazi per i bambini e le famiglie come in un normale grande edificio di New York. E' un piccolo paese. Ha una sua amministrazione ed una sua ipotesi di manutenzione e di servizio. Ha una sua caratteristica amministrativa. Inoltre la sua popolazione è costituita da gente di reddito medio e con una normale percentuale di addetti,per esempio uno su quattro.Nel caso delle vele di Scampìa la popolazione delle vele è costituita- o era costituita- solo dal gradino più basso della scala sociale,cioè da persone senza reddito da lavoro regolare, ma occasionale. Tolta dalle abitazioni fatiscenti sulla via Marina, oppure dal Rione Amicizia o da altri quartieri popolari di Napoli,abituati a vivere degli espedienti dei mille mestieri della vecchia Napoli, sono stati buttati all'assalto della nuova abitazione come di un Eden che avrebbe d'incanto sanate tutte le precarietà di famiglia. Il taglio netto con il vecchio tessuto sociale non solo ha tolto quelle occasioni di onesto arrangiamento che servivano a sfamare la famiglia ma li ha anche fatti trovare di improvviso in un ambiente lunare tra gente similmente ignorante, similmente povera e bisognosa. Quale il comportamento dell'Amministrazione comunale e della Gescal , quale il comportamento dell'ente preposto a governare il post terremoto del 1980? Infrastrutture decisamente carenti, collegamenti con il resto della città non predisposti, non predisposti i servizi sociali, scuole, assistenza sanitaria ,raccolta dei rifiuti. A riscontro di un all'origine non esistente servizio di ordine ,massima tolleranza ed acquiescenza alle irregolarità.Gli spazi che nelle vele di Antibes sono utilizzati per i servizi sociali interni,sono aree degradate,non pulite ed abbandonate,senza sufficiente illuminazione e senza sorveglianza costituiscono un pericolo alla propria sicurezza ed incolumità.Alla fine, chiaramente, sono state invase dai drogati.
Se mai vi è stata una graduatoria di assegnazione degli alloggi, essa non è stata rispettata.L'occupazione è stata selvaggia ed ancora oggi non è stato fatto un censimento preciso degli occupanti legittimi e di quelli abusivi e neanche delle abitazioni dalle quali gli assegnatari sono stati cacciati con metodi persuasivi e sono stati occupati da militanti o simpatizzanti della malavita. Manutenzione carente. Pressocché inesistente per ascensori,guasti agli impianti di distribuzione di acqua,energia elettrica e gas,scoli e pulizia e vigilanza della funzionalità e della sicurezza delle parti comuni degli edifici, come le zone di accesso agli appartamenti,occupazione abusiva e sfruttamento anche con baracche delle zone a verde. I ritardi delle opere di urbanizazazione, l'assordante silenzio delle autorità alle richieste dei residenti hanno accentuato il disagio di abitare un ambiente sconosciuto tra gente sconosciuta e mal disposta alla solidarietà. Prima istituzione ad essere presente sono state le parrocchie che,quando la popolazione nuova era di diecimila abitanti riuscivano a trattenere e correggere la nascente malavita. L'insistenza delle autorità che ha moltiplicato per dieci la popolazione, sempre rimanendo inadempiente per infrastrutture e servizi sociali,ha svilita l'azione di apostolato sociale di parroci autentici eroi del risanamento sociale.
I dirigenti degli enti locali e il Commiassariato per la ricostruzione post terremoto hanno urbanizzata in maniera intensiva una periferia a verde,campi estesi fertilissimi alle falde dei Camaldoli attrezzzati come luoghi ameni di ristoro alle falde dei Camaldoli. Hanno fatto progetti grandiosi, ma li hanno rimasti incompleti.Appena è stato possibile metterci un letto,ne hanno sollecitata e permessa l'occupazione da parte dei poveri senza né ordine né disciplina. Hanno trasferita la gente come animali nei recinti, ma senza foraggio. I nuovi residenti hanno, da subito, avuto disagi psicologici e fin nella crescita delle ossa perché ,vivendo da rinchiusi, sono stati numerosi i segni di rachitismo infantile. Enormi risorse di danaro sono state dissipate con danno a tutta Napoli e Provincia. E la dissipazione è aumentata con abbattimenti, con nuove costruzioni,senza nessun tentativo di recupero,di ristrutturazuine,senza nessuna ricerca dei punti moralmente riprovevoli e delle corruzioni che ci sono state. Le costruzioni aggiunte ribadiscono il criterio di profittare del degrado per aqggiungerne altro.Un fatto è certo, ancora oggi gli abitanti abusivi prevalgono sui legittimi.
Sdradicati dal proprio tessuto sociale di origine,stipati senza servizi ed assistenza,privi di risorse economiche e di lavoro, la gente ha cominciato a prevaricare la legge. Primi vizi a comparire il contrabbando di sigarette e la prostituzione. Sui quotidiani e nella filmografia i contrabbandieri erano un mito.Questo grava sulla coscienza di quella parte di intelligence e di dirigenti napoletani che considerarono il contrabbando un rimedio alla disoccupazione. La prostituzione,invece,oltre a sfasciare le famiglie perché coinvolge le madri di famiglia, è un danno enorme per l'educazione degli adolescenti, per i giovani che potevano trovarsi ad essere protettori-lenoni e per le giovanette colpite dalla vergogna proprio nell'età più difficile dello sviluppo della persona. Parecchi padri di famiglia cominciarono a fare i "magliari". In questa fase di adattamento,però,ancora vi era speranza ad opera della dedizione delle parrocchie e della Fondazione Fernandez dei padri di Don Guanella. Ma l'insistenza atroce delle autorità a costruire,unita alla persistente trascuratezza per i servizi del welfare necessari per vivere e per crescere,ha portato alla organizzazione in gruppo, man mano alla costituzione di una malavita che ha finito per organizzarsi in maniera rigida ed efficiente con il commercio della droga.E' diventata una piaga per Napoli e la Campania e una delle organizzazioni più ricche e spietate.
Una riflessione, anche superficiale su Scampìa,fa rilevare che la Chiesa ed il volontariato sono stati presenti da sempre e sono stati gli unici argini al degrado. L'azione di contrasto,anche a mezzo stampa -vedi Famiglia Cristiana - dell'edificazione selvaggia non è stata ascoltata neanche dai dirigenti cattolici che detenevano il potere e prendevan le decisioni. Prima delle amministrazioni di Sinistra decideva la DC e , di essa , la parte al potere. Poi ha continuato la Sinistra fino ad arrivare agli scandali recenti,principalmente la crisi della Sanità ,quella dei rifiuti e quella delle costruzione e degli inquinamenti delle falde freatiche.
La malattia della società partenopea può sanarsi solo con una terapia ideale ed etica. Non teorica e cantata come nele tante proclamazioni contro la camorra. Gesù dice che ciascuno deve prendere la propria croce e sguirLo,dice che ciascuno deve far fruttare i talenti avuti da Dio, dice che i beni della terra sono dati all'uomo in ammiistrazione, non in possesso. Aggiunge non come condanna o disprezzo,ma con una considerazione del limite della conoscenza umana e con amore dell'uomo "A cosa potrà servire all'uomo possedere tutti i beni della terra, se poi perde la propria possibilità di salvezza"
Gesù oggi ci chiama alla militanza civica perché l'uomo ritrovi la propria vita, la propria dignità e non capiti che, alla Sua venuta,non trovi la fede e trovi un uomo simile ad una bestia.
Per questo dobbiamo essere la luce e la guida della società e dare tutto noi stessi per formarci ed essere in grado di ridare all'uomo la dignità di creatura di Dio.

3 commenti:

  1. Quando leggo questi tuoi post....il cuore mi si stringe ed un senso di impotenza mi assale.Sento che siamo delle pulci di fronte alla corruzione, al male che dilaga...MA poi cerco di ragionare e pensare alla PAROLA E MI SFORZO di ritrovare un poco di luce e di senso.
    Oggi leggevo "Magari in questo periodo devi affrontare problemi che ti sovrastano, o ostacoli, o bisogni. Essi sembrano enormi e tu molto piccolo. Ma ecco che qui può compiersi il miracolo della matematica di Dio - tu più Dio uguale maggioranza. Ma se invece cerchi di anticipare i risultati basandoti sulla matematica terrena, probabilmente farai poca strada e ti perdi le meraviglie che Dio vuole compiere nella tua vita.Quando devi decidere qualcosa, non dimenticarti mai del potere sproporzionato che ha chi si abbandona in Dio - e meno tu conti più Dio fa meraviglie. Vai avanti con fiducia, perché grandi vittorie ti aspettano!"
    Dobbiamo credere a queste parole e lottare
    secondo le possibilità che abbiamo. Ciao Vincenzo.Lucia

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  2. Caro Vincenzo, ho appena scritto in forum <> il lavoro che ho visto fare dai salesiani in Brasile e in altre parti del mondo. Di come si riesca a trarre il bene dal male solo con il Vangelo sotto braccio.
    I così detti servizi sociali se non hanno Gesù nel cuore non danno nulla, se ci son ghetti dove chi è chiuso fuori è il Vangelo non si va da nessuna parte.
    Non ho fiducia nelle istituzioni sociali se non sono guidate da persone con fede, un tempo non ero così credevo che si potesse cambiare il mondo anche senza essere necessariamente credenti ma quanto vediamo ogni giorno ci mette di fronte alle gravi lacune del sistema socio-politico.
    Mafia, camorra, andraggheta, sacra corona unita (nella Puglia mi sembra) tutte organizzazioni criminali tenute in piedi da chi?
    La domanda sorge spontanea. Qui al nord sai chi sono i più accaniti contro gli extracomunitari? chi sono i leghisti più accesi? persone del sud che son venute al nord e si sono integrate al punto tale da dimenticare che pure loro sono stati aiutati!
    Eppure continuano ad avere i posti di lavoro migliori, in parole povere siamo stati fagocitati forse perchè le organizzazioni li hanno messi a posto? non lo so.
    Ormai i nordisti non esistono quasi più ti assicuro eppure la lega federalista sta andando alla grande.
    Non capisco niente di politica ma credo che ci siano degli errori di base che cercherò di mettere a fuoco perchè sto cercando di capire un tantino di più anche in questo campo che ho rifiutato per tanto tempo.
    Un tempo credevo nei sindacati, ero sindacalista in ufficio e poi un giorno mi sono accorta che ci prendevano per il "culo" scusa il termine volgare. Ero anche la segretaria ed il mio principale era colui che firmava i contratti per i portuali. davanti a noi fa il sindacalista e lui sembrava che ci fosse la guerra ma andavano a cena fuori, si davano del tu e quando un giorno ho chiesto candidamente: <> è scoppiato a ridere a mi ha detto: <> non avevo capito al momento ma poi che delusione! Io a fare i picchetti come una cretina e gli altri a riderci sopra.
    Eppure i sindacati quando sono iniziati erano "sani" e avevano veramente nel cuore il desiderio di aiutare e ci son stati benefici notevoli ai lavoratori ma sai cosa mancava? La coerenza, la segretaria della CGIL prendeva una miseria di stipendio ma guarda caso il sindacalista viaggiava in macchina di lusso.
    Inoltre alle assemblee tanto nervosismo, voglia di rivoluzione quando un po' di buon senso da parte di entrambi avrebbe risolto tutto ma se le crerano queste cose!

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  3. Il commento è riportato per errore scritto da Vincenzo,è stato scritto da Adriana.Non sono riuscito a cancellarlo, riportandolo poi con la firma di chi lo ha veraqmente scritto.
    Cara Adriana ti ringrazio tanto e spero che sia solo l'inizio di una lunga e fruttuosa presenza.
    Scusa il mio errore. E grazie
    Vincenzo

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