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giovedì 11 marzo 2010

Il peccato del voto


Il peccato è cosa illecita,dannosa e priva di carità, volta al possesso dell'oggetto del proprio desiderio e non all'uso dei beni della terra ragionevole ed utile alla comunità. Il peccato dell'elettore che vota consiste nella elezione di un candidato che antepone se stesso,la propria famiglia all'interesse comune che deve servire.Oppure nella elezione di persona che aspira a fare un salto di qualità e di prestigio ed a guadagnare un lauto stpendio.Oppure nella elezione di persona che è sostenuta dalla malavita e,dopo l'elezione,deve obbedire alla famiglia malavitosa che l'ha fatto eleggere e consentire la violazione delle regole e tutti i favoritismi che alla sua posizione di soggezione vengono richiesti. Oppure nella elezione di persone che hanno soddisfatto le voglie sessuali dei capi di partito ed hanno,per ricompensa,ottenuta la candidatura.Oppure nella elezione di candidati che normalmente si drogano oppure sono alcoolizzati e non riusciranno a svolgere con coscienza e padronanza di sé il proprio dovere.Tanto più l'elettore deve essere attento a non votare coloro che appartengono a forti poteri finanziari e sostengono la finanza creativa ed il sempre maggiore arricchimento di chi è ricco,il sempre maggiore impoverimento di chi è povero.Tanto più l'elettore non può votare gli appartenenti a famiglie mafiose od a bande armate od a collusi senza commettere un peccato che può protrarsi per cinque anni.Ci sono persone siffatte nei consessi delle pubbliche amministrazioni locali e centrali? La realtà della cronaca parlamentare e di quella giudiziaria e le vicende quotidiane della politica ci rivelano che questi casi abbondano trasversalmente in tutti gli schieramenti.Vi sono componenti di amministrazioni pubbliche che dichiarano,con molta sincerità,che scopo della loro elezione è di far progredire economicamente e socialmente la famiglia e che la famiglia viene prima dello stato e,perciò, dell'interesse comune.Così è stato pubblicamente dichiarato e ripreso dalla TV.Quotidianamentre vengono arrestate persone,alcune organiche alla malavita,specie in alcuni delitti tipici come il riciclaggio di danaro sporco, alcune con essa colluse.A volte viene fuori che decisioni sono state prese ad un comune tavolo conviviale od a casa del bos.La pena maggiore è leggere nelle intercettazioni pubblicate testi di telefonate in cui il politico viene trattato come uomo senza propria dignità e volontà.E' invalsa la consuetudine di mettere in lista modelle, hostes, et similia che hanno appagato i sensi dei dirigenti e concorrono anche al raggiungimento della così detta quota rosa.Certamente,però,i candidati più pericolosi sono i notissimi personaggi rappresentanti dei poteri forti e sostenitori della finanza creativa,acerrimi sostenitori dell'accumulo di capitali e della sostituzione della previdenza siociale con l'assistenza sociale.L'esempio che tocca più da vicino è la privatizzazione dei servizi pubblici,per esempio della fornitura dell'acqua potabile.Il cittadino,cattolico praticante,non può votare queste persone senza essere connivente, successivamente,delle loro male azioni e perciò peccare.Ma l'attuale classe dirigente ha tolto all'elettore la possibilità di scegliere le persone.Infatti i capi dei partiti formano degli elenchi chiamati liste in cui i nomi dei candidati sono elencati non secondo l'ordine alfabetico,ma quello voluto da loro.La quantità di voti raccolta determinerà il numero di candidati eletti in quella lista nell'ordine di elencazione fatto dai capi.In conclusione la democrazia in Italia è parte a partecipazione malavitosa,parte collusa,parte formata da gruppi di potere forti e danarosi.In me vecchio utente dei servizi pubblici la cosa che dispiace di più è la sostituzione della Previdenza Sociale con l'assistenza sociale.Faccio un esempio:per rifare il tutore ortopedico non devo più fare una pratica lunga e complicata ma chiedere di attingere al fondo di assistenza messo su dalla generosità e bontà di privati danarosi.

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