GESU’CAMMINACONNOI:
OHIME’! CI FOSSE UN ATTO DI DOLORE
...: OHIME’! CI FOSSE UN ATTO DI DOLORE Alla degenerazione politica hanno certamente contribuito l’esplosione de...
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sabato 3 novembre 2012
venerdì 2 novembre 2012

OHIME’! CI
FOSSE UN ATTO
DI DOLORE
Alla degenerazione
politica hanno certamente contribuito l’esplosione demografica e l’adozione acritica e omnicomprensiva della
tecnologia, come di un mezzo di evoluzione al di sopra di ogni possibile esame
critico. Si è perso il contatto del cittadino con la politica, è a dire con
l’amministrazione del paese dove si abita e della nazione dove si risiede, né
vi è stata una adozione critica e ragionata di quelle decisioni che incidono sullo
stesso modo di esistere e determinano l’avvenire di un popolo.
Quando la percentuale
di partecipazione al voto scende al di sotto del 50%, cioè si astiene più della
metà dell’elettorato; quando, in questa competizione amputata della volontà
popolare, il maggior partito risulta quello contestatario di Grillo, si
constata che i partiti che ancora oggi sono al potere non raccolgono il
gradimento degli elettori. Quella dei cittadini, in una nazione che in
situazioni di normalità abitualmente arriva al 90% dei votanti, è stata
l’espressione di una sfiducia ragionata e maturata da tempo. Certamente ci
saranno le elezioni politiche ed il rinnovo del Parlamento. Magari ci sarà un
partito di maggioranza che arriverà al 30% -di più non credo possibile- e
pretenderà di rappresentare l’Italia e gli italiani anche se avrà votato – come
in Sicilia e come è opinabile che avvenga- il 45% degli elettori. Cioè pretenderà
di governare con un consenso che sfiora il 14% degli elettori. E governerà ed
avrà il controllo dell’amministrazione statale e parastatale ed avrà la
rappresentanza dell’Italia nei rapporti internazionali.
A questa probabile situazione paradossale si è arrivati per la constatazione della incapacità a governare e della
corruzione dei governanti. Non è pensabile che una così esigua e
velleitaria rappresentanza confermi il
risanamento dell’economia e segni la ripresa e la crescita della nazione.
Il problema è di andare a votare se non si vuole che l’Italia
si sfarini e disgreghi in mani sporche e rapaci.
Noi abbiamo visto che la rapacità, la cattiva gestione del
pubblico bene comincia dall’alto ma si diffonde e ramifica in tutte le
rappresentanze, quelle regionali, provinciali e comunali ed in tutte le
amministrazioni decentrate, dalle ASL alle Università.
E’ assurdo che, una volta eletto, un rappresentante possa
essere sottoposto a decine di processi e continuare a gestire il potere. E’
assurdo che la ragnatela si espanda e copra l’intera nazione. Fino a pochi anni
fa era impensabile che fossero coinvolte le regioni centro settentrionali. Ai
semplici cittadini il marcio di esse è
stato notificato di recente quando la corruzione si è infiltrata in tutte le
arterie ed ha cambiato il prototipo di amministratore veneto-lombardo ecc … davanti
agli occhi dei cittadini semplici. Il problema è che le azioni degli organi di
controllo che la Costituzione ha posto a garanzia del buon governo sono state
neutralizzate ed ,anzi, spesso l’efficacia della loro azione è stata annullata
per legge ad hoc sopravvenuta a difendere interessi personali o di parte.
Ohimè! Ci fosse mai
qualcuno a recitare un atto di dolore. La sfrontatezza dei pubblici
rappresentanti è arrivata alla difesa dei beni malamente acquisiti, tanto è che
chi è partito con pochi milioni di lire ed è arrivato a miliardi di euro ancora
si scuote ed inveisce e minaccia a difesa dei suoi averi e della sua persona.
Così anche chi conosceva la probabilità
del verificarsi di una catastrofe ed ha taciuto per ubbidire ad una parola di
ordine provocando la morte di cittadini inermi. Si è arrivati a situazioni e
fatti di portata enorme e si è riso sulle sventure altrui pensando di ricavarne
vantaggio.
I cittadini devono svegliarsi. Non è possibile vedere
indebolite od annullate le norme e le azioni di previsioni di un delitto o di
una trasgressione. Neanche è possibile ; in una nazione dove ancora non si sa
chi ha compiuto la strage di Bologna od assassinato Enrico Mattei o Paolo
Borsellino ; dove non si sa se qualche cattedra – di umile o di grande
rilevanza – sia stata assegnata nel rispetto di oneste procedure concorsuali;
neanche è possibile che il rispetto delle regole sia riservato ad un’opera di
repressione che, come tale aspetta prima che il delitto venga compiuto e, poi,
si trascina per diversi anni nelle aule giudiziarie.
Il cittadino ha diritto di difendere la propria vita. Nella
terre della Campania Felix di Caserta e di Napoli – come risulta ed è predicato
dai pulpiti dai parroci che fanno i funerali – non si muore più di vecchiaia ma
giovani e di cancro veicolato dai residui tossici sotterrati ovunque ad
alimentazione dei prodotti ortofrutticoli. Se le varie famiglie mafiose
incutono timore allo stato, i cittadini hanno diritto di difendere la vita
propria e dei propri cari.
La voce maggiore dei bilanci regionali è la Sanità. Però i malati
terminali e gli invalidi al 100% non vengono più assistiti, anche i malati cronici
e poveri non possono fare tutte le analisi a spese dello stato né possono
ripetere quelle gratuite se non passano sei mesi. I bilanci ASL continuano ad
essere la spesa maggiore ed enorme della regione. I guadagni del personale
medico e paramedico si estendono nel privato e non sono fatturati. La cura
della propria salute è un diritto inalienabile del cittadino. Questi ha diritto
di vigilare e di stimolare l’intervento dell’autorità preposta e di intervenire
in proprio, sempre nei limiti della legalità, se non si interviene con giusto
rigore.
L’elenco potrebbe continuare , per esempio con la politica
annonaria – essenziale per non morire di fame. I prezzi dovrebbero scendere
,non aumentare e la variazione dovrebbe essere contenuta in limiti ragionevoli.
Il mangiare del popolo non interessa al governo ed alle amministrazioni locali.
Interessa molto ai consumatori ed è giusto che le loro associazioni di
cittadinanza attiva abbiano potere di intervento perché leggi e regolamenti
vengano rispettati.
I cittadini hanno interesse a votare persone oneste e capaci.
Non importa a quale partito appartengono. E’ importante che in parlamento non
si ripetano le scene vergognose che, con il video, sono entrate nelle nostre
case.
Anche pubblicamente è stato detto dal Ministro stesso che ,per
quadrare i conti, sono stati colpiti i poveri, i deboli. Bene. Questo non deve
più avvenire. Occorre che le lobbies
siano cacciate fuori dal Parlamento. Chi rappresenta il Parlamento ? Il
popolo italiano oppure i gruppi di banchieri , di palazzinari , di industriali
ecc …. che detengono il 90% della ricchezza italiana ,esportano all’estero il
lavoro e sono fattore determinante di una disoccupazione che supera il 10%,
giovanile supera il 30%, per le donne supera il 50%.
I cittadini hanno motivo e diritto di organizzare una
Cittadinanza Attiva che sia capace, come dice il Papa, di lottare anche contro
il potere per difendere la povera gente che non ha ville da Sogno ma ha figli
da nutrire ,adolescenti da educare e non da vendere a depravati.
Vincenzo Cicala
mercoledì 24 ottobre 2012
LA BARBARIE
DELLE CARCERI
La punizione che da il tribunale della malavita è atroce e
mira ad abbattere la dignità dell’uomo fino a considerarlo un essere
esecrabile. Di solito procede con l’abbattimento del capo marcio, ma quando non
può esporsi troppo procede all’abbattimento morale.
La pena che da la società civile si distingue perché salva la
dignità dell’uomo e, anzi, serve a riscattarlo ed a ridargliela.
La nazione che agisce verso il reo come la malavita da essa
non si distingue.
In Italia le condizioni della carcerazione sono abominevoli e
rappresentano bene il degrado e l’inquinamento delinquenziale della classe
dirigente, quella che amministra la cosa pubblica ed il parastato e quella che,
in collusione con la malavita, inquina di fabbricati e di materiali velenosi e
puzzolenti il suolo italiano.
Una delle categorie che affolla il carcere è quella dei
clandestini, gente che è sfuggita al cataclisma del luogo di origine per
approdare ad un probabile suicidio in una profumata prigione.
Chi ha varata e sostenuta la legge che pone in carcere chi
scappa dalla fame e dalla guerra civile della propria patria ha da risponderne al consesso delle nazioni
civili ed alla propria nazione che ha coperto di ignominia.
Altra categoria è quella dei giovani drogati, qualcuno morto
in carcere per le mazzate ricevute e fotografate. Quale vergogna per il Bel
Paese! Qualcuno dovrà pur certificare il
delitto commesso su questi giovani. Dovrà pur dire come quando e perché non si
riesce a creare un luogo diverso dal carcere dove controllarli,curarli ed
impedirgli di continuare a drogarsi. Neanche nelle grandi piazze di spaccio di
Napoli e Provincia esiste un luogo di cura e di prevenzione per drogati.
A parlare chiaro si tratta di impedirgli di drogarsi e curarli per restituirli alla normalità. E può
essere che non possano esservi
provvedimenti e leggi di prevenzione e di repressione capaci di impedire alla
malavita di commerciare in droga ?. Se si vuole evitare che la nazione finisca di cadere
definitivamente in basso credo si debba alla fine riconoscere che quella con la
malavita è una guerra aperta e come tale richiede l’uso di una legge finalizzata
alla rinascita da questa interminabile agonia sociale. Chiaramente non può provvedere alla legiferazione l’alta
percentuale di parlamentari che si drogano e l’altissima percentuale di
amministratori che colludono con la mala.
Altra categoria che soggiorna in carcere per tempi assurdi di
durata è quella dei detenuti in attesa di giudizio. Dato che, poi, alla fine dei
diversi gradi di giudizio, la maggioranza – se ha avuta la possibilità economica di sostenere le spese di avvocati ecc … - risulta innocente, non si
vede come quando e perché abbia dovuto stare in carcere per decenni. Un
cittadino libero deve solo pregare Dio di non capitarci.
Dicono tutti che bisogna riformare la giustizia. Da quando le
leggi vengono fatte ad usum delphini non
si può pensare che il parlamento italiano, se non cambiano i parlamentari ed i
loro capi, sia in grado di licenziare una riforma della giustizia semplice ed
utile a restituire alla nazione un grado di civiltà accettabile. La Riforma
della Giustizia si farà o non si farà è cosa lunga ed incerta poiché bisogna stabilire
quali degli interessi confliggenti delle diverse parti possano essere
soddisfatti. Bisogna considerare : a) i delitti della malavita organizzata
hanno un effetto sulla società maggiore e dannoso più di quello compiuta dal
singolo delinquente. Ciò negli effetti che si propone, lotta per il dominio di
una parte del territorio urbano, appropriazione coatta di un bene fabbricato,
di danaro od altro, assassinio del sindaco che non rispetta gli interessi della
mafia sul comune amministrato ecc. (voglio aggiungere che troppo spesso non si
arriva a mandanti e ad esecutori materiali e la
storia è cominciata da troppo lontano per non tenerne conto);
b) per l’influenza deleteria di disgregazione del tessuto
civile il delitto di mafia non può essere sottoposto alla disciplina comune.
L’effetto di esso inoltre non può ricadere solo sul mandante e sull’esecutore
ma su tutto il clan. Questo perché quel delitto è espressione di una volontà
collegiale e perché lo scopo raggiunto con esso è funzionale al mantenimento ed
all’accrescimento dell’azione delinquenziale che è frutto di una organizzazione
societaria ;
c) il legislatore deve ancora considerare che la malavita organizzata ha esteso la sua
influenza e la sua volontà di possesso all’Italia Settentrionale – come dire a
quella che fu la Capitale Morale d’Italia Milano – ed all’Italia Centrale come
dire l’Emilia Romagna, come dire Genova o come dire Arezzo ecc…
Il problema è da risolvere poiché la malavita organizzata ha
in mente di estendere ancora il suo potere, ma non pensa affatto di assumere
responsabilità di governo chiara, dichiarata. L’Italia potrebbe tutt’al più
arrivare ad essere una repubblica sud americana anni cinquanta.
Questo non è possibile perché l’Italia è al centro del
Mediterraneo – punto di riferimento di tutta l’Africa Settentrionale- e perché
l’Italia fa parte dell’Europa Unita. Sono due posizioni incompatibili con
l’odierna corruzione. L’odierna corruzione è anche una sofferenza ulteriore per
i carcerati poiché la malavita ha tradizionalmente influenza anche sulla vita
delle carceri. Di questo deve tener conto il legislatore, ma soprattutto chi
governa perché il vivere in carcere sia possibile, perché venga rispettata la
dignità dei carcerati e perché la vita del carcere non subisca influenze
esterne.
Vincenzo Cicala
martedì 16 ottobre 2012
TITOLO: LA CORRUZIONE
PUBBLICA
La malavita ha sui rifiuti solidi urbani una egemonia con la
quale le autorità devono ogni giorno fare i conti perché gli impianti
funzionino, perché i camion, scortati magari dalla polizia, possano arrivare
alla meta dell’inceneritore e che questo non venga sabotato ecc … La malavita occupa
il territorio e lo usa territorio ed abitanti stessi per le sue attività. Nelle
zone delle 219, la malavita, con un sistema quanto mai semplice, si trova ad
essere la maggiore possidente di
immobili . L’ente pubblico mette in vendita le abitazioni,ossia concede agli
occupanti la possibilità di riscattarle a basso prezzo. La malavita presta i soldi per.
In una maniera o nell’altra l’occupante paga il prestito ma, se i locali
servono, deve andarsene. La posizione di possesso delle cose e degli uomini che
ha la malavita è posizione di prestigio, è
capacità di distribuire lavoro alla propria maniera ed è anche e
soprattutto tenere in mano l’economia dei luoghi. Questo significa effettiva
disponibilità della popolazione residente ai desiderata dei
padroni. In quei luoghi lo stato
rappresenta un ‘entità estranea, è la malavita il governo da obbedire e temere. E temere da subito ,non
alla fine di un processo decennale, poiché quella che la malavita reputa sia
giustizia ha una esecuzione immediata di lesioni fisiche nel migliore dei casi,
di assassinio nel peggiore. L’organizzazione della malavita è piramidale. Dei
vantaggi e dei soprusi gode il vertice, gli altri, a scendere a scendere,
godono privilegi sempre minori fino ad arrivare ai precari,impegnati giusto per
i bisogni del momento.
Ad una organizzazione, simile e privilegiata, hanno dato
origine i partiti. Fino magli anni 70
l’azione dei grandi partiti dava idea della partecipazione del popolo al potere. Dopo vi è stata la parentesi
autoritaria craxiana già votata ad una
organizzazione autoritaria e ad una
prevalenza del progetto economico su quello civile. La città degli affari, con
la parentesi del governo Prodi, nasce con Berlusconi Anche in questo caso abbiamo un’organizzazione
piramidale. La piramide riserva per sé i
privilegi ed estende i suoi poteri di nomina a tutta l’organizzazione
dell’amministrazione dello Stato. Le classi tradizionali e i cosiddetti “ceti
intellettuali” scompaiono dalla scena e, gradualmente, arretrano fino ai
gradini più bassi della scala sociale. Si ha lo sfarinamento di essa e
gradualmente scompare la funzione del “popolo”. Esso gradualmente perde quelle
leggi, come quella elettorale, che ne sancivano la responsabilità. Si
assottiglia sempre più il welfare e per ultimo gradualmente perde di peso la
forza contrattuale del sindacato. Mostruoso il monopolio dei concorsi e dei
posti di comando. Lo spoils system (legge 15 luglio 2002, n. 145
(c.d. “legge Frattini”)) da la possibilità ai
partiti che vanno al potere di
sostituire i vertici dell’amministrazione dello stato con affiliati di proprio gradimento,una procedura
iniqua che ha contribuito a diminuire la funzionalità dell’apparato ed a
trasmettere l’inquinamento in periferia. Bisogna annotare che uno dei settori nei quali
si è avuto una esondazione di nomine politiche è stato quello sanitario. Sono nati gli scandali di cure sanitarie
improprie che hanno portato la morte in sala operatoria, ed anche nelle corsie,
la recisione di nervi connessi alla
parola, l’ingessatura sbagliata che porta il braccio alla cancrena , gli
interventi impropri in sala di rianimazione ecc … Sono nomine che incidono
sulla nostra pelle. Incidono sulla nostra vita quotidiana e così anche tutti
gli sperperi che hanno contribuito ad alzare la spesa pubblica fino a rendere
necessari quei provvedimenti sul lavoro e sulle pensioni che hanno taglieggiato
la povera gente, perché risultava invece difficile e catastrofico incidere sui
privilegiati. Questi in pratica sono
riuniti in gruppi detti lobby, i quali antepongono i propri eccessivi
interessi, spesso ai limiti della legge,
a quelli della nazione. Antepongono anche gli interessi della famiglia. Simile cosa ebbe a proclamare
in pieno Parlamento un Ministro nel presentare le proprie dimissioni provocando
la crisi del governo Prodi. Lo spappolamento socio economico del popolo
italiano, di cui parla Alberto Asor Rosa –la Repubblica del 2 ottobre- si
riferisce all’ultimo ventennio ed ha ragione perché vi è stato il dominio degli
affari personali. Il governo dei luoghi è divenuto occasione di arricchimento
degli affiliati e di spoliazione del pubblico. Noi del Sud, a meno che non si
voglia dar credito alla targhetta del plebiscito garibaldino, dal 1861 non
siamo mai stati popolo. Siamo stati conquistati di sorpresa – assolutamente
impreparati a respingere anche un drappello di invasori- ed abbiamo avuto due
pause nelle quali ci siamo sentiti riconosciuti come cittadini,quella del
fascismo e quella del welfare. Emblematica e da tenere bene in mente la
rappresentazione di Francesco Rosi. Lo sfascio della collina del Vomero e di
Posillipo sarebbe dovuto essere la ricostruzione del dopoguerra. Allo stesso
modo la ricostruzione post terremoto è rappresentata da Scampìa
e da tutte le 219 dei paesi della provincia, vero nido di serpi che ti
mozzicano e ti segnano in maniera indelebile già quando nasci. L’invasione è
estesa alla zona orientale, alla costa, al terreno di tutta quella meravigliosa
conca, pianura circondata da una collana di monti, delle province di Napoli e
Caserta. Berlusconi ha continuata la
disgregazione del popolo italiano,ma, per questa parte , ha solamente rifinita
un’opera a stato di avanzamento quasi ultimativo.
lunedì 1 ottobre 2012

TITOLO : LA
FACCIA NERA DEL POTERE
Ho di nuovo davanti la Vostra e-mail del 27 luglio 2012.
Rifletto sulle iniziative e sul lavoro Vostro,sulla educazione dei giovani e
delle famiglie, sulla cooperativa di lavoro, sulle indicazioni date ai ragazzi in
un’aria estiva salubre e contadina. Ricordo la Vostra opera con i carcerati,il
Vostro apostolato a Scampia.
Sento la società che nasce circondata da ogni
parte da questa oligarchia che non lascia spazi di vita. Mentre con il
capitalismo vi era una dialettica capitale/lavoro che consentiva un orientamento dell’economia verso l’utile
della comunità, con il libero mercato esiste il finanzcapitalismo, ove si
vendono e comprano in un attimo uomini e cose. In effetti non vi è
amministrazione ma possesso di uomini e beni, non è ammessa
contrattazione sindacale perché il compenso dell’uomo deve essere il minimo
possibile e non deve tener conto delle necessità della famiglia e della dignità
dell’uomo. L’uomo è un vuoto a perdere. L’altro giorno ho letto la
dichiarazione di Mitt Romney l’avversario di Obama e l’ho trovata perfettamente
in sintonia con il ragionamento di quelli che fanno speculazione in Borsa.
Questa è la maniera della classe dirigente di privilegiare i propri affari rispetto
al ruolo che ha nella società ed al compito
di rappresentanza.Questa maniera in Italia ha contagiato i partiti e le istituzioni
centrali e periferiche.
Reverendo Padre Voi avete a Scampìa una rappresentazione esemplare delle
prepotenze che esercita la malavita. Non diversi da essa sono oggi i partiti né
diversamente hanno agito sulla nazione Italia. D’altro canto la collusione
partiti- mafia traspare non solo dai singoli episodi,ma dal comportamento degli
stessi gruppi in Parlamento quali lobbies in difesa dei propri interessi. Gli
onesti e capaci sono una minoranza
piccola.
Quello che capita al Centro, capita anche negli enti locali,
anche nelle amministrazioni del parastato. Se noi cittadini non controlliamo i
politici e continuiamo a tollerare che essi legiferino, progettino ed agiscano
a loro piacere, veramente arriveremo nudi alla meta. Dall’ultima decade del
novecento ad oggi hanno accumulate ricchezze e piaceri, in maniera lecita ed
illecita ed hanno portata la nazione sull’orlo del fallimento.
Non si deve più ammettere che un’ amministrazione, a livello
locale od a livello centrale, abbia ad
agire senza il benché minimo controllo da parte dei cittadini. Occorre, per
questo, che i cittadini maturino la coscienza che l’interesse della società
corrisponde a quello del singolo, Le condizioni di bisogno e di povertà alle
quali sono ridotte le popolazioni, la devastazione dei territori, il degrado
stesso di civiltà nella maniera di vivere ci spingono a compiere una necessaria
ed improrogabile azione : l’educazione dei cittadini alla conoscenza dei luoghi nei quali vivono, quello fisico e quello sociale ed alla loro
difesa. Luogo fisico sono il mare e le sue coste ,la campagna, il quartiere dove si abita. Luogo sociale : le fonti di lavoro, la
disciplina e la libertà del commercio e della imprenditoria in generale, i servizi sociali , quelli
scolastici e quelli sanitari in particolare.
I politici sono stati molto attenti a difendere i propri
interessi ed a
speculare sui beni dello stato. Il loro comportamento ha portato danno favorendo
ed accelerando la crisi con tutto quello che essa significa, povertà e mancanza
di speranza di crescita.
In Italia i movimenti
di difesa del cittadino con influenza su tutto il territorio nazionale sono più di ottanta. Sviluppano tematiche
quali le banche,la sicurezza alimentare, le assicurazioni ecc … Certamente sono
benemeriti e riescono comunque a difendere il cittadino in diversi casi ed
occasioni. Alcune associazioni si occupano della difesa del cittadino dalla
malavita. Accolgono drogati e deviati
che aspirano a ravvedersi, amministrano
beni sequestrati alla malavita. Ch’io sappia non vi è nessuna associazione di
controllo e contrasto ai partiti ed alla stessa pubblica amministrazione quando
devia dalla correttezza oppure manca di
competenza. Non vi è nessuna associazione che contrasti la malavita sul
territorio. Intendo l’azione preventiva di contrasto sul territorio di quelle
situazioni e di quelle condizioni che agevolano l’azione malavitosa e
determinano la prevalenza dei
costumi malavitosi ed il rispetto sociale per coloro che
presiedono l’organizzazione. Non è sufficiente l’azione di repressione del
delitto. E’ necessario prevenirlo per setacciare e reprimere l’insieme di
pregiudizi negativi che ha prevalso così tanto da annebbiare la civiltà della
nazione.
Vi è collusione ma anche similitudine di comportamento tra
partiti e malavita.
Gli uomini politici
hanno una raffinata magniloquenza, ma non vi è coerenza tra le buone parole che
essi sprecano e le leggi ed i provvedimenti che varano anche a livello locale. Nessuna
nazione progredita dell’ Occidente nega al popolo la possibilità di scegliere i
propri eletti. Il popolo ha inoltre possibilità e mezzi di intervenire sulla
pubblica amministrazione quando essa travalica i limiti del mandato
assegnatogli oppure delle proprie competenze. Né capita che la malavita incida
sulla pubblica amministrazione in maniera da orientarne gli indirizzi e che l’amministrazione centrale e le
amministrazioni locali si trovino a dover limitare la propria azione oppure a
doverla programmare tenendo conto delle direttive della malavita. Questo
succede in Italia ed è oggetto di cronaca giornaliera .
mercoledì 19 settembre 2012
I PARTITI PROPONGONO UNA REALT
A’ VIRTUALE
E’ oggi impossibile vivere in maniera libera senza il condizionamento
di una rappresentazione telematica e pubblicitaria della vita. Vi è la
possibilità di controllare anche a distanza ciò che fa,anzi, anche ciò che
pensa una persona. Ne consegue la possibilità di determinare la maniera di
agire e di pensare delle masse. Anche al bisogno ed al piacere coerenti con l’istinto naturale si sostituiscano un
bisogno ed un piacere prodotti artificiosamente per avere guadagno con accumulo
di capitali e possesso della persona. In corrispondenza diminuisce la
possibilità di soddisfare in maniera semplice e naturale bisogni e piaceri
strettamente legati alla natura dell’uomo . Sale da giochi, video poker,bibite
dolci ecc….Il fenomeno è divenuto di massa, implicando persone note e non.
Nelle scommesse implicati valenti
giocatori di calcio, pensionati, madri di famiglia, giovani ed anziani.
Il giro di affari è enorme. I l ministro della sanità Balduzzi ha preparato un
decreto di legge. Nell’operazione di svuotamento del decreto sono state decisive le pressioni dei
parlamentari sul sottosegretario Catricalà. (la Repubblica del 12 settembre).
Vuol dire che i parlamentari hanno interesse a mantenere il gioco delle
scommesse. Il fenomeno delle scommesse distorce quella che è la naturale
competizione, per esempio inquina il campionato di calcio.
Per gli adolescenti ed i giovani è naturale incontrarsi,stare
insieme,ballare,innamorarsi. L’alcool, la droga, fare l’alba ,fare musica nei
locali ledendo i diritti del vicinato sono tutti fenomeni indotti. Il numero di
incidenti mortali del sabato notte, il numero e l’ atrocità degli assassini
perpetrati in quelle ore ed occasioni indicano certamente una prevaricazione.
Il danno maggiore è la deviazione in violenza e prevaricazione del bisogno di
amore e di amplessi liberi della gioventù. In effetti questi due esempi sono
estratti da una proposta di vita che la tecnica, la concorrenza, la produzione
fa all’uomo ed al cittadino. All’insegna di un tenore di vita adeguato alle
possibilità che la tecnica ed il mercato finanziario offrono si sbriciola
l’uomo ,mandando a rotoli umanesimo e civiltà .
Ci si riduce ad un crudele quanto inevitabile prossenetismo
di massa che conduce all’affermazione del malaffare e di movimenti politici che, in una società
correttamente orientata , non sono
concepibili.
L’assuefazione delle masse ad una vita virtuale determinata da
una rappresentazione di ciò che può essere ma in realtà non è messa a
disposizioni dai più moderni ritrovati della tecnica, ha alterata la
personalità delle masse. Ha colpito soprattutto quello che è il naturale
istinto di ribellione ad una prepotenza che colpisce la dignità del vivere quale membro attivo e fattivo della società.
Questo degrado della personalità sociale altera i dati
distintivi di una città ,il carattere di una regione rendendo possibile la
manipolazione delle popolazioni.
Una volta stabiliti forti vincoli tra classe dirigente e malavita, si è avuta la formazione di una
oligarchia. Essa,però, mentre evidenzia
straordinarie capacità di difesa dei propri interessi e del proprio primato,non
mostra capacità di governo. Manipola leggi e pubblica amministrazione a suo
favore, generando incertezza del diritto e degrado del territorio.
Le campagne, i paesi, le città devastate, di cui ciascuno
prende quotidianamente visione, differenti da nord a sud in numero e danni
inferti appartengono a tutti i cittadini residenti. Per quali ragioni essi
consentono una devastazione che continua ? Per mancanza di cultura come opina
il Presidente Zagrebelsky ? Se il napoletano si fosse sentito legato a
luoghi,mare,campagna,beni archeologici ed ambientali, si sarebbe ribellato. Perché
il cittadino non ferma la macchina devastatrice della classe dirigente? Nei paesi devastati della provincia di Napoli
i ricchi sono per lo più di origine contadina. Fatti i soldi si sono disfatti
del suolo. Negli stessi paesi la costa è stata massacrata da villaggi mutatisi presto in lande abitate da abusivi. Un litorale da Cuma a Formia certo
più bello, vario e salubre di quello di Rimini è – vedi “Gomorra”- è
praticamente in governo alla Camorra.
I cittadini devono radicarsi sul territorio e prendere
coscienza che il proprio benessere nasce da quello della comunità. Acquistare
capacità di difesa e di controllo sulla classe dirigente. Le loro azioni devono
essere preventive, attesa l’evanescenza nel tempo dell’azione della giustizia.
D’altro canto è certo preferibile che il delitto non si compia. La solidarietà,
la cittadinanza attiva non può essere incamerata nei partiti perché il degrado del Sud è dovuto proprio all’asservimento
dei cittadini ai partiti ed alla collusione di questi e delle loro
amministrazioni con la camorra. I soldi
spesi nel Mezzogiorno hanno portato danno. Bisogna prendere il coraggio a due
mani e costruire una Civiltà Meridionale.
Se il pubblico intervento ha potuto inquinare la parte più
bella del Golfo di Napoli, di Taranto e di tanti altri luoghi ameni della
terraferma e delle isole, vuol dire che gli abitanti non capivano e non
sapevano sfruttare le loro immense ricchezze.
Se una edificazione irrazionale, pubblica e privata, ha
cancellata l’identità dei paesi ed ha per un verso incrementata la malavita,
per altro verso l’ha creata – basta pensare alla camorra di Scampia ed alla
ndrangheta che non esistevano -, vuol
dire che gli abitanti certamente non hanno capito e calcolato il loro danno ma
anche hanno subito senza ribellarsi.
In nessun paese dell’Europa sana una classe dirigente non sana
sarebbe riuscita ad operare stravolgimenti siffatti da rendere non
riconoscibili a se stessi il proprio paese. Purtroppo questo è avvenuto soprattutto
nell’Italia Meridionale ed Insulare.
Vincenzo Cicala
mercoledì 5 settembre 2012
TITOLO : NON GIRARE LA
FACCIA ALLA STORIA
Declinando
declinando siamo arrivati a dire,
parole della Merkel, che la speculazione finanziaria attualmente in atto
arricchisce pochi ed impoverisce molti. Il governo sta rivedendo, man mano,
parecchie di quelle cose che impoveriscono molti ed arricchiscono pochi. Per il
momento si intravede solo la fase cognitiva, cioè la dichiarazione pura e
semplice del vantaggio che i pochi ricavano dall’attuale organizzazione della
società e dallo svantaggio dei molti e la speranza di una società migliore,
nella quale le regole siano rispettate, i diritti costituzionali riconosciuti e
gli adempimenti incompiuti finalmente attuati. Ma è pura allegoria perché vince
il fatto compiuto che è questo :a) i pochi ricchi non pagano scotto, i
sacrifici li fanno i poveri ed i poteri forti continuano a condizionare la vita
del governo, b) i cittadini non hanno visione e senso di quello che serve ad
essi di fare e continuano a permanere nei partiti,ma non a condizionarne la
vita, c) le regole continuano ad essere quelle di sempre : il gruppo dirigente
decide e continua a scegliere i parlamentari ed a comandare le loro decisioni.
“Marchio barbaro alle fondamenta perché il parlamentare rappresenta la Nazione,
non può ricevere mandato imperativo e deve operare nell’interesse del popolo.” Come
accade che ,in una situazione così tragica e deleteria, i cittadini non si
ribellano? Forse ha ragione il Presidente Zagrebelsky, è una questione di
cultura. Il cittadino non ha conoscenze, non rispetta le regole e non pretende che vengano rispettate. Ed è certo fuori luogo parlare di ciò che non si conosce
ed è, invece, appropriato dire di quello che si è vissuto e si vive sulle
proprie spalle.
Faccio un elenco sintetico con riferimenti concreti dei
devastamenti compiuti :1)campagne e colline meravigliose confiscate dai
palazzinari, speculatori o malavitosi, Vomero e Posillipo, Scampia, Terra di
Lavoro, Melito, Giugliano ecc. , 2) scadimento della qualità della vita per
aumento di tumori e malattie del sangue, aumento delle malformazioni genetiche.
Come sempre avviene in questi casi di inquinamento radioattivo gli organi più
colpiti sono quelli genetici, 3) rincaro del costo della vita, in particolare
della scuola, in particolare dell’Università 4)mancanza di lavoro…..Si potrebbe
continuare. Si diffonde la povertà assoluta ,cioè delle famiglie che non
riescono a soddisfare i propri bisogni elementari. Lo sfruttamento maggiore di
tanta povera gente è da parte della malavita, ma anche dello Stato e del lavoro
non protetto da regole. Anzi la carenza di difesa da un precariato non sempre necessario né di durata
correlata a quella dell’opera, aumenta la dipendenza del lavoro dalla
arbitrarietà del padrone. Un riferimento in eccesso è quello applicato alle
“vedette” dei trafficanti di droga di Scampìa. Le fanno cambiare ogni giorno e
la richiesta è sempre forte, specie dai vicini paesi di Giugliano e di Melito,
oltre che dalle zone povere della città. Il possesso del territorio da parte
della camorra è un esempio vergognoso ed eclatante di governo esercitato da
parte della malavita. Quella terra apparteneva ai contadini ed è stata
espropriata, anche con promesse di lavoro non mantenute, dallo Stato. Di fronte
lo Stato ha costruito il carcere di Secondigliano realizzando una relazione tra
produttore e consumatore perfetta . Non credo che la perfidia dei dirigenti
arrivasse a programmare tanto, ma certo la loro perfidia non si è fermata alla
realizzazione di tanta iniquità.
Le cose infestate dalle iniziative di governo e dirigenti,
comunque classe padrona, appartenevano ai cittadini semplici, Vomero Posillipo
Scampìa Melito Giugliano ecc… Hanno
potuto farlo per mancanza di cultura da parte degli abitanti, carenza di
una capacità di valutazione di produzione e commercializzazione, carenza di
capacità associativa , estrazione precisa e netta del proprio vantaggio , del proprio
guadagno da quello che è il vantaggio della comunità. Certo è mancanza di
cultura. Dice Gustavo
Zagrebelsky:”Essendo la democrazia una convivenza basata sul dialogo,il mezzo
che permette il dialogo,cioè le parole, deve essere oggetto di una cura particolare”.
Con questo si spera che il governo attuale riscopra l’importanza della scuola e
di una scuola fatta di regole rigide ,in maniera da non dissipare la continuità
didattica negli scioperi .
Allo stato attuale si associa uno stato di miseria a livello di
quello del secondo dopoguerra alla mancanza di prospettiva di progresso.
Distrutta campagna e litorale, diventate poco remunerative le imprese, la
ripresa può consistere solo nel por mano all’ opera di bonifica, di
disinquinamento, di nuova urbanizzazione, di una imprenditoria correlata a
tempi e luoghi. Si tratta di un’opera lunga e coraggiosa, fatta da cittadini
liberi, da uomini coraggiosi ed onesti. D’altro canto è l’unica salvezza. Altre
soluzioni non ci sono se non quella del fallimento.
In un mondo dominato dal libero mercato e dal capitalismo
finanziario, il fallimento finanziario è estrema miseria, ma senza possibilità
di ripresa. In una interpretazione ortodossa del libero mercato globale, chi
non è in grado di competere, viene posseduto. L’indice chiaro della consistenza
della miseria e dell’isolamento è uno tra i continenti più ricco di risorse
primarie , cioè l’Africa. L’applicazione di un mercato globale privo di regole
segna per tutti o un possesso totale della “res”,in una società nella quale
anche l’uomo è una “res”, oppure una schiavitù senza possibile ritorno alla
libertà. La tecnica più raffinata applicata
ad un mondo animalesco. Infatti l’uso rigido di una razionalità meccanicamente
perfetta respinge il patto sociale e declina ad assolutismi nei quali l’umanesimo
si dissolve. Si giustifica la protesta e la lotta contro il potere, quando e se
la strada imboccata appare senza ritorno. I cittadini hanno il dovere di
riprendersi la città ed il suo governo. Il dominio dei grandi dittatori del
novecento appare, nonostante le atrocità compiute, un primo tentativo di “possesso”
e non di amministrazione della terra e dei suoi abitanti.
Occorre capire ed agire e non portarsi sulle spalle, senza
reagire, il male di vivere.
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