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lunedì 1 ottobre 2012



 






TITOLO : LA   FACCIA   NERA DEL POTERE
 Rev.mo Padre Fabrizio
Ho di nuovo davanti la Vostra e-mail del 27 luglio 2012. Rifletto sulle iniziative e sul lavoro Vostro,sulla educazione dei giovani e delle famiglie, sulla cooperativa di lavoro, sulle indicazioni date ai ragazzi in un’aria estiva salubre e contadina. Ricordo la Vostra opera con i carcerati,il Vostro apostolato a Scampia.
  Sento la società che nasce circondata da ogni parte da questa oligarchia che non lascia spazi di vita. Mentre con il capitalismo vi era una dialettica capitale/lavoro che consentiva   un orientamento dell’economia verso l’utile della comunità, con il libero mercato esiste il finanzcapitalismo, ove si vendono e comprano in un attimo uomini e cose. In effetti  non vi è  amministrazione  ma  possesso di uomini e beni, non è ammessa contrattazione sindacale perché il compenso dell’uomo deve essere il minimo possibile e non deve tener conto delle necessità della famiglia e della dignità dell’uomo. L’uomo è un vuoto a perdere. L’altro giorno ho letto la dichiarazione di Mitt Romney l’avversario di Obama e l’ho trovata perfettamente in sintonia con il ragionamento di quelli che fanno speculazione in Borsa. Questa è la maniera della classe dirigente di privilegiare i propri affari rispetto al ruolo che ha nella società ed al compito  di rappresentanza.Questa maniera in Italia ha contagiato i partiti e le istituzioni centrali e periferiche.
Reverendo Padre Voi avete a Scampìa  una rappresentazione esemplare delle prepotenze che esercita la malavita. Non diversi da essa sono oggi i partiti né diversamente hanno agito sulla nazione Italia. D’altro canto la collusione partiti- mafia traspare non solo dai singoli episodi,ma dal comportamento degli stessi gruppi in Parlamento quali lobbies in difesa dei propri interessi. Gli onesti e capaci  sono una minoranza piccola.
Quello che capita al Centro, capita anche negli enti locali, anche nelle amministrazioni del parastato. Se noi cittadini non controlliamo i politici e continuiamo a tollerare che essi legiferino, progettino ed agiscano a loro piacere, veramente arriveremo nudi alla meta. Dall’ultima decade del novecento ad oggi hanno accumulate ricchezze e piaceri, in maniera lecita ed illecita ed hanno portata la nazione sull’orlo del fallimento.
Non si deve più ammettere che un’ amministrazione, a livello locale  od a livello centrale, abbia ad agire senza il benché minimo controllo da parte dei cittadini. Occorre, per questo, che i cittadini maturino la coscienza che l’interesse della società corrisponde a quello del singolo, Le condizioni di bisogno e di povertà alle quali sono ridotte le popolazioni, la devastazione dei territori, il degrado stesso di civiltà nella maniera di vivere ci spingono a compiere una necessaria ed improrogabile azione : l’educazione dei cittadini alla conoscenza dei  luoghi nei quali vivono,  quello fisico e quello sociale ed alla loro difesa. Luogo fisico sono il mare e le sue coste  ,la campagna, il quartiere dove si abita.  Luogo sociale : le fonti di lavoro, la disciplina e la libertà del commercio e della imprenditoria  in generale, i servizi sociali , quelli scolastici e quelli sanitari in particolare.
I politici sono stati molto attenti a difendere i propri interessi  ed  a  speculare sui beni dello stato. Il loro comportamento ha portato danno favorendo ed accelerando la crisi con tutto quello che essa significa, povertà e mancanza di speranza di crescita.
 In Italia i movimenti di difesa del cittadino con influenza su tutto il territorio nazionale  sono più di ottanta. Sviluppano tematiche quali le banche,la sicurezza alimentare, le assicurazioni ecc … Certamente sono benemeriti e riescono comunque a difendere il cittadino in diversi casi ed occasioni. Alcune associazioni si occupano della difesa del cittadino dalla malavita. Accolgono drogati e  deviati che aspirano a ravvedersi,  amministrano beni sequestrati alla malavita. Ch’io sappia non vi è nessuna associazione di controllo e contrasto ai partiti ed alla stessa pubblica amministrazione quando devia dalla correttezza  oppure manca di competenza. Non vi è nessuna associazione che contrasti la malavita sul territorio. Intendo l’azione preventiva di contrasto sul territorio di quelle situazioni e di quelle condizioni che agevolano l’azione malavitosa e determinano la prevalenza dei
costumi malavitosi ed il rispetto sociale per coloro che presiedono l’organizzazione. Non è sufficiente l’azione di repressione del delitto. E’ necessario prevenirlo per setacciare e reprimere l’insieme di pregiudizi negativi che ha prevalso così tanto da annebbiare la civiltà della nazione.
Vi è collusione ma anche similitudine di comportamento tra partiti e malavita.
Gli  uomini politici hanno una raffinata magniloquenza, ma non vi è coerenza tra le buone parole che essi sprecano e le leggi ed i provvedimenti che varano anche a livello locale. Nessuna nazione progredita dell’ Occidente nega al popolo la possibilità di scegliere i propri eletti. Il popolo ha inoltre  possibilità e mezzi di intervenire sulla pubblica amministrazione quando essa travalica i limiti del mandato assegnatogli oppure delle proprie competenze. Né capita che la malavita incida sulla pubblica amministrazione in maniera da orientarne  gli indirizzi  e che l’amministrazione centrale e le amministrazioni locali si trovino a dover limitare la propria azione oppure a doverla programmare tenendo conto delle direttive della malavita. Questo succede in Italia ed è oggetto di cronaca giornaliera .
 

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