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lunedì 6 maggio 2013

  IPOTESI   DI  FUTURO




Le decisioni e le iniziative della classe dirigente non rispettano le caratteristiche fondamentali del territorio e della comunità su di esso residente. - Napoli e la sua provincia ne sono un chiaro esempio. Il territorio ha perso la sua riconoscibilità storica e la città è divenuta lunare abitata da gente che ha persa la sua identità.-
La frattura tra Stato e Cittadino è totale. I politici disputano sull’occupazione del potere e trascurano qualsiasi
problema reale del paese. Lo scenario dei massmedia si apre su dispute personali e sui interessi di parte.
E’ uno show inutile e dannoso fino a tardi, avulso del tutto dai problemi del popolo italiano. La cronaca della vita
quotidiana è, infatti, diversa, riporta il calo dell’occupazione, il suicidio di lavoratori improvvisamente disoccupati
e di imprenditori falliti per non poter riscuotere il compenso del lavoro prestato allo Stato. Riporta ancora
l’emergenza dei pubblici servizi, della sanità con aumento spaventoso di morti per trascuratezze e deficienze
durante e dopo  un’operazione chirurgica. Riporta ancora l’aumento dell’analfabetismo, della dispersione scolastica, dell’insicurezza della sede scolastica.

Riporta ancora il comportamento disonesto, scandaloso, malavitoso della casta padrona, costituito dai politici
al potere, dalle lobbies che gravitano sui gruppi parlamentari, dai poteri forti che hanno ingerenza ed influenza
su leggi da fare e posti da distribuire. Il danaro dello Stato è stato adoperato anche per l’acquisto di uno yacht
o di una casa, ed anche per banchetti in costume. Le stesse proprietà  dello Stato vengono divise e vendute
a prezzi di favore, così le frequenze televisive ed i palazzi romani. Il clima da basso impero è una tappa
intermedia del passaggio Ad un regime di assoluto monopolio e di massimo sfruttamento dei beni della terra.
Avanza ed appare inevitabile con il finanzcapitalismo una gestione aristocratica e tirannica dell’Italia . Non
ci è concesso di pensare che, perseverando in questa soggezione del popolo alla casta padrona, le limitazioni
e la povertà di oggi possano essere eliminate domani.

Vi è una maniera di opporsi a questo decadimento ed è il risanamento della frattura tra  la politica ed il popolo,
rendendo il cittadino cosciente e protagonista delle scelte e dei programmi. Occorre una scuola di politica aperta
e concreta, con un programma attuale ed un principio etico di solidarietà da rispettare.  Questa scuola il popolo
se la deve dare da sé perché essa deve prescindere dagli interessi personali e dagli abusi ai quali la casta
padrona è abituata.

Il segreto della speranza è nella nascita del Cittadino, di colui che agisce a favore del mantenimento di una civiltà,
che è rispetto dell’uomo e della sua dignità. Il principio fondante del benessere e della pace è di considerare che
i beni che esistono in natura non possono essere  monopolio di gruppi o di singoli, ma sono in pari misura di tutti
e vanno difesi come patrimonio comune non rinunciabile, si tratti di beni naturali o anche di prodotti del genio
e del lavoro dell’uomo nel corso della storia. Tanto vien detto e sancito ma non rispettato e l’infrazione è causa di decadimento globale ma anche locale – si veda per esempio una città come Napoli.

Si comprenda anche e finalmente che alle necessità comuni si contribuisce in misura proporzionale al reddito di
cui si gode. Non può mancare la cura ad un bambino per lo spreco ed i maneggi delle aziende farmaceutiche. La Cittadinanza deve essere attiva,badare al rispetto  della vita e della dignità di tutti i cittadini.

Diceva Benedetto XVI :”I cristiani non possono avere nella storia, un ruolo di retroguardia e di involuzione :
il Vangelo che essi hanno tra le mani, le parole e gli esempi di Cristo che in esso sono registrati, devono renderli, nonostante tutte le loro umane debolezze, uomini di avanguardia e di speranza.”

Vincenzo Cicala

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