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giovedì 16 maggio 2013

 L' AMORE  DI  DIO


Riprendo gli argomenti del libro L'Amore di Dio che potete
gratuitamente leggere sul sito ilmiolibro.it.Lo farò con cadenza settimanale e
lo pubblicherò anche come post.La mia speranza è che interveniate ad aggiungere
modificare precisare ed anche contestare.

La preghiera di Gesù nel Getsemani.
Il Signore si raggiunge attraverso la carità e la carità è amore per Dio e per
gli uomini.Iddio ci ha mostrato il Suo viso sofferente e l'uomo è afflitto
continuamente da ogni malessere.Dunque non si può dire di amare Dio se non si ha
una predisposizione amorevole nei riguardi dell'uomo e delle sue sofferenze.
Questo non vuol dire assolutamente che bisogna desiderare di soffrire. Sarebbe
ingiusto e contro ogni inclinazione naturale, poiché originariamente la
sofferenza non era nella natura umana così come è stata creata da Dio. E' nata
,invece, dalla sua corruzione, cioè dalla scelta del peccato, dalla superbia di
voler capire ed arrivare dove era il segreto di essere Dio, dalla scelta dovuta
al libero arbitrio, dall'abbandono delle cose create al loro destino, al
destino del caso, al destino della corruzione derivante dal peccato
originale.Dio ha dato per redimere l'uomo il proprio Figlio Unigenito.
Spiegarselo non è possibile, ma è un fatto. Vuol dire che per salvare l'uomo che
decide di salvarsi non poteva fare altrimenti. E' venuto, ha patito ed è morto
per noi,per chi accetta di salvarsi.
In un certo senso Dio non é né sarà un giudice. Come ha detto Gesù "saranno le
vostre opere stesse che vi condanneranno". L'uomo ha voluto conoscere e
conosceva solo il bene. La conoscenza del male lo ha inebriato " Egli non vuole
che tu mangi il frutto dell'albero perché non vuole che Tu diventi come Lui". Ed
è per diventare come Dio che l'uomo mangiò il frutto dell'albero della
conoscenza del bene e del male. Nella ribellione degli angeli, si parla di una
lotta tra angeli ribelli ed angeli fedeli al Signore, cioè di una posizione
attiva di ribellione.Invece la ribellione dell'uomo si consuma tutta nel
desiderio e passa attraverso la tentazione e la connivenza con l'angelo
ribelle.L'uomo sceglie un cattivo alleato e rifiuta l'alleanza buona perché
vuoloe essere lui stesso Dio.La volontà dell'angelo ribelle è di distruggere la
creatura di Dio per quanto sa ed è in suo potere di operare. Iddio non aveva
dato all'uomo la possibilità di scegliere tra il bene ed il male e l'aveva anzi
avvertito " vi è una pianta nel giardino dell'Eden.Di essa non devi mangiare il
frutto ". Iddio aveva dato all'uomo la libertà, che non è di scegliere il bene,
ma di stare nel bene, così come Lui lo aveva creato, sano e felice.
Questa impotenza di Dio, di imporre il bene, si lega all'amore che Dio ha per
l'uomo, in quanto Egli non vuole possederlo, ma vuole che sia l'uomo a donarsi,
anzi, da quando Gesù è venuto sulla terra, è Egli stesso che si è donato e si
dona ogni giorno nell'Eucarestia. Allora la salvezza dell'uomo in altro non
consiste che nell'accettare questo dono che Dio fa di sé. Allora la condanna
dell'uomo consiste sia nel fatto che egli seceglie di non aderire alla volontà
di Dio, sia nel fatto che rifiuta l'offerta che Dio fa di Sé.

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