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giovedì 10 gennaio 2013

Preghiera a Gesù     

   

Gesù Ti prego di perdonare i governanti ed i dirigenti della mia patria,di
liberarci da quelli che molto fanno soffrire il popolo italiano.Dacci la forza
ed il coraggio per una giusta e solidale distribuzione dei beni della terra
perché troppa sofferenza e corruzione sopporta la povera gente.Dacci una nuova
classe dirigente onesta e capace.
Gesù i carcerati trascorrono i loro giorni in condizioni praticamente di
tortura. In carcere finiscono anche i clandestini,gente che ha sfidato la morte
per arrivare in Italia dalla guerra civile e dalla confisca della terra che gli
dava da vivere.Vi sono anche giovani drogati.Vi è tanta gente in attesa di un
giudizio che potrebbe riconoscerne l'innocenza.Gesù nei reparti psichiatrici
tengono i matti legati al letto di contenzione fino a farli
morire.Gesù,parecchie famiglie vivono in povertà. Decine e decine in ogni
piccolo paese vivono con l'assistenza totale della caritas.I giovani non trovano
lavoro. Parecchi ospedali sono stati chiusi.L'assistenza sanitaria non consente
la cura gratuita a chi non ha danari. Vi sono tante, troppe cose che non vanno.
Nel Parlamento,come nelle altre magistrature dello Stato, si entra poveri e si
esce ricchi. Vi è chi facendo votare leggi e provvedimenti adatti ha guadagnato
milioni e milioni di euro. In pratica alle condizioni di povertà della nazione
corrisponde l'arricchimento e lo spreco da parte della classe dirigente.Gesù
sono stati licenziati milioni e milioni di lavoratori.Parecchi sono stati
arruolati nel vortice della malavita, parecchi si sono suicidati.Le migliaia e
migliaia di euro che mensilmente prendono i dirigenti sono rimaste intatte.Hanno
riso sulle disgrazie dei terremotati di Abruzzo.
I malati terminali sono abbandonati a se stessi. All'Italia hanno tolto,
costruendo ed inquinando, mare e campagna.
Gesù, noi vogliamo difendere la vita e la dignità delle persone povere, quelle
che già erano povere e quelle divenute povere con i provvedimenti presi dal
governo.Noi vogliamo che i diritti a vivere in dignità di tutti i cittadini non
ricchi siano rispettati in tutti i paesi, in tutte le città italiane.Vogliamo il
lavoro ed il rispetto dei lavoratori,maschi e femmine.Vogliamo che la maternità
e l'infanzia siano protette. Vogliamo che si rispettino e che vengano
amministrate nel rispetto delle regole di rigore amministrativo e di
comportamento tutte quelle istituzioni che formavano il welfare, dagli ospedali
alle scuole.Nel parlamento nazionale ed in quelli locali i componenti fissano
per sé compensi e provvidenze e indennità molto alte. Così è per i dirigenti
di enti che dipendono dallo stato o dagli enti regionali,ASL ecc...Il tutto è a
danno dei poveri. Vengono tagliati stipendi e provvidenze dei poveri. Rimangono
o vengono aumentate quelle dei già ricchi.Nei paesi dell'Euro gli atti compiuti
dai politici sono sottoposti a giudizio di istituzioni che limitano
l'arbitrarietà e controllano che i provvedimenti presi non danneggino gli
interessi dei cittadini.Noi vogliamo essere uomini di carità e di sapienza.
Vogliamo opporci ad atti che danneggino gli interessi delle comunità di
cittadini.Proponiamo che in ogni paese ci sia un comitato civico che esprima gli
interessi della cittadinanza e si attivi perché nasca un nuovo patto sociale,un
patto che rispetti la dignità e la vita di tutti gli uomini, ricchi e poveri.
Vogliamo in ogni paese un comitato che solleciti la solidarietà, l'onestà ed il
rispetto delle regole, da parte di tutti, senza eccezione di privilegiati.E'
necessario che l'onorevole o, comunque, il dirigente non consideri di avere
acquisita una posizione di ricchezza e di privilegio ma di servizio.

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