Cerca nel blog

sabato 30 ottobre 2010

LETTERA AD UNA PERSONA CARA

tu mi dici di lasciar stare,che tante ore "alla scuola di Maria" fanno male.Io non so come e quando hai deposta la fede in Maria. Pensavo che fosse un fatto passeggero e,poi,da lontano, tu mi assicuravi che pregavi per me.Forse era per farmi contento oppure per non farmi capire oppure non ti sei posta più il problema perché quelli che frequenti non credono ed allora ne hai adottato il costume non accorgendoti nemmeno che perdevi la parte più importante della vita.Non so a chi hai affidata te stessa oppure se hai pensato di fare da te,di poter reggere tu sola da sola il tuo essere.
Io,da solo,non ce la farei mai.Non mi riconosco la forza di poter reggere da solo il mio avvenire e tutte le difficoltà ad esso collegate.Io ho bisogno di credere che quello che faccio ha un significato ed un fine.Altrimenti non avrei la forza di sopportare avversità e sofferenze senza rancori e vendette, non avrei la forza di rimettere i miei debiti.
Senza fede vi è l'alternativa del paganesimo per cui ti rifai delle tue sconfitte,possibilmente su quelli che le hanno inferte. Eppure nei pagani circola,a volte, comprensione ed anche pietà. Ma, se non vi è fede, da dove provengono? Da una solidarietà contro un mistero minaccioso che ci sovrasta, come dice Pascoli?
Tu spesso sei brava e certamente non sei capace di fare del male.Io ti conosco e lo so.Perché? Se non credi,perché? Perché non credere ,nella tua solitudine, ad un Dio che ti possa giustificare e consolare?
Io mi sono affidato a Lui. Io credo in Lui. Gli voglio bene.Eppure,non una ma tante volte,mi assale la paura dell'ignoto. Io vorrei vedere Dio, ascoltare la Sua Parola,ora, da vicino,non leggerLa ma ascoltarLa dalla Sua voce. Però devo dirti che credo fermamente che senza di Lui non ce l'avrei fatta a vivere. Ed, in tante occasioni, mi è capitato di verificare la cosa.Ma l'ansia della Sua presenza, il desiderio del Suo amore, mi scuote.Io non Lo temo. Lo amo.Quando sono preso da "turpi pensieri",come direbbe Mauro Bertini, sento qualcosa che si lacera in me e vorrei capire fin dove posso sopportare la fragilità dell'essere. Neanche allora perdo il desiderio di Dio e la Sua vicinanza perché io non so quanto vi è di spontaneo e quanto di volontario,perché sono fantasie che si agitano nella mente come un breve albo a fumetti senza agganci con il mondo reale.
Tante volte ho accusato il male di morire,più che il terrore, lo smarrimento della morte.Eppure più volte sono stato per morire e non ricordo di aver avuta paura. Ricordo quella volta che mi narcotizzarono per un'operazione dalla quale sapevo che avrei potuto anche non svegliarmi. Baciai la corona che avevo al braccio destro e mi lanciai nel vuoto. Da allora so che non morrò disperato, Però non so rassegnarmi,almeno il mio Angelo Cstode vorrei tenerLo ed avvertirLo fisicamente.
Ma,mi chiedo,posso mai morire se prima tu non riconsegni a Dio quello che Gli appartiene, cioè la Tua anima?
E' una domanda che faccio a te, ma è una preghiera ardente che rivolgo a Dio,perché Egli e solo Egli può venirmi in aiuto ed io Glielo chiedo con fervore.

4 commenti:

  1. Mi unisco a te nella preghiera per questa persona alla quale ti rivolgi in un modo così affettuoso ed accorato. Spesso ho sperimentato anch'io la sensazione d'impotenza di fronte al rifiuto di chi non vuole lasciarsi catturare dall'Amore di Dio e non crede in questo Amore.
    Solo Lui può compiere il miracolo di toccare i cuori e noi glielo chiediamo, implorando anche l'aiuto di Maria, mamma celeste.

    RispondiElimina
  2. 
    Tu mi dici di lasciar stare...
    Caro Vincenzo
    questa lettera di struggente desiderio di riportare un'anima a Dio mi ha toccata. Vorrei solo farti notare un piccolo accorgimento che ritengo possa esserti utile.
    <> una volta che tu hai affidato una persona a Lei poi lascia perdere non ti preoccupare più ritieni la grazia già ottenuta.
    Per quanto riguarda l'Angelo Custode ti assicuro che se vuoi potrai sentire la sua mano ogni sera che ti sfiora la fronte, chiudi gli occhi e non pensare che siano effetti di circolazione e uno spiffero d'aria. L'Angelo è lì dagli il compito di continuare a pregare mentre tu dormi. Se c'è un dono grande che Dio ci ha dato è quello dell'Angelo anzi degli Angeli!
    Come te penso che senza fede mi sarei già suicidata ma ci sono persone che vivono anche senza fede delle tribolazioni terribili e non so proprio come facciano eppure... un mistero? No Vincenzo io penso che siccome siamo tutti uniti da un filo invisibile quelle persone sono collegate a chi ha fede e vivono per la nostra fede.
    Perciò non crearti preoccupazioni laddove non arriviamo noi arriva Lui sempre e comunque.
    Buona notte Adriana

    RispondiElimina
  3. Grazie Adry, rispondendo a Vincenzo hai risposto anche a me.....Il pensiero che siamo collegati tutti da un filo invisibile..., e che laddove non riusciamo noi riesce Lui, mi rasserena, mi sprona a pregare, ad insistere, ad aspettare con fiducia nei tempi che vuole Lui la conversione delle persone che mi sono care.Un abbraccio a te e Vincenzo che mi aiutate a camminare.
    Lucia

    RispondiElimina
  4. Caro don Giuseppe

    mentre comincio a rinunziare alla lusinga maligna
    di essere padrone di me stesso,rientro a casa del Padre.
    Io ho speranza di congiungermi al Padre mio, che è Padre di tutti gli uomini.
    Così credo che qualsiasi genitore desidera la salvezza dei propri figli. Ancora di più di quelli che si tengono lontani dalla casa del Padre perché se ne sono allontanati come il Figliuol Prodigo. E come il padre di questi i genitori desiderano il ritorno del figlio alla casa del Padre e di vedere questo ritorno prima di morire.
    Questo è il senso del mio scritto, ma forse non ho saputo renderlo e ne chiedo venia,
    Vincenzo

    RispondiElimina