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lunedì 27 settembre 2010

L'UNITA' DEI CATTOLICI

Se :

a)la maggioranza degli italiani è cattolica;

b)la Chiesa è il punto di riferimento del popolo italiano;

c)la possibilità di liberamente professare e diffondere e testimoniare il credo cattolico è,da una parte, lottato da un relativismo battagliero e anticlericale,dall'altra condizionata da un appoggio elettorale assoluto in cambio di agevolazioni economiche e fiscali;

d) la Chiesa militante, nelle sue gerarchie, nella pratica pastorale parrocchiale,nel suo volontariato,

è divenuta bersaglio preferito del terrorismo e del sistema politico mafioso;

e)la Chiesa non è disponibile ad accettare un materialismo di masssa che si esprime con la eliminazione della scala sociale e con un razzismo xenofobo,generando una diversa dignità sociale tra il ricco ed il povero,il bianco ed il nero,con gradi di libertà e di dignità diversi;

f)la Chiesa non ha oggi interesse alla disintegrazione dell'Unità d'Italia.Non accetta ,oggi, la disintegrazione di quell'unità d'Italia che avvenne ieri a danno delle popolazioni e della Chiesa stessa;



Considerato:



a)l'impossibilità di radunare,per il superamento dell'arretratezza e del degrado economico e civico, per il rilancio di uno sviluppo compatibile con il territorio, con le consuetudini di vita delle popolazioni e con i principi di rispetto della dignità dell'uomo e della vita sulla terra,laici illuminati di credo diverso ma di uguale rettitudine;

b)che la società che si prospetta è quella dei pochissimi ricchi e dei poveri, dei padroni e dei servi,
quella della collusione con la malavita,quella del predica bene ma razzola male,sulla famiglia, sull'aborto,su tutti i temi moralmente sensibili;

c)il disagio della popolazione, della famiglia : labilità dei legami familiari, dei coniugi e dei figli, la disoccupazione, la temporaneità del rapporto di lavoro, la mancanza di garanzie,di previdenza e di sicurezza del lavoro,la disoccupazione giovanile arrivata al 30% ,senza contare quelli che alla ricerca
di un posto di lavoro, ci hanno rinunziato,la mancanza di prospettive di superamento della crisi in tempi brevi e di un ritorno dello sviluppo e della competitività;

d)il malessere delle istituzioni,in primo luogo quella giudiziaria (una nazione in cui non vi è certezza del diritto perché muta ,mentre la durata del giudizio non consente di goderne i benefici), quella scolastica (dagli asili nido che non ci sono all'università dove pochi insegnamenti sono sicuri ed affidati a raccomandati ,molti sono precari ed occasionali),quella sanitaria (dove l'assistenza pubblica presenta lacune non sopportabili specialmente a sud,con quotidiane morti per errori e trascuratezze di cure e di assistenza),quella carceraria (dove il trattamento riservato consegue,oltre alla tortura giornaliera del sovraffollamento, associazione di tipo diverso di reati,di innocenti e di camorristi esperti,oltre ai maltrattamenti, più di 150 morti sospette all'anno);

è necessaria l'unità e la militanza civica dei cattolici.
Per ritornare ad una concezione della politica come servizio e non come potere,vi è bisogno di un ricambio totale della classe dirigente.
Occorre una scuola di formazione che educhi, cresca e dia moralità non corruttibile,formazione missionaria fino alla consumazione del proprio sacrificio,ad una nuova e giovane classe dirigente.

1 commento:

  1. Io sempre vengo sul tuo blog quando posti qualcosa di nuovo. Leggo e a volte mi sento inadeguata a commentare le analisi che fai sulla politica e sulle cose che non vanno nel nostro paese e specialmente nella tua zona. Sono situazioni che sembrano irrisolvibili e allora per non essere pessimista non faccio alcun commento. Stamattina in chiesa il sacerdote nell'omelia spiegando il significato della prima lettura (profeta Abacuc) diceva che si poteva trovare una risposta alla situazione odierna del nostro paese e anche mondiale:"Fino a quando, Signore, implorerò aiuto......"E il Signore risponde in modo tale che ci fa capire che tutto passerà, avrà una fine...mentre il giusto vivrà per la sua fede. Forza e coraggio. Ti ricordo sempre nella preghiera e non ti dimentico. Lucia

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