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sabato 4 settembre 2010

LA CLASSE DIRIGENTE E' CHIUSA NELLA ROCCA DEL PROPRIO POTERE

Noi cittadini non possiamo far nulla.Non siamo noi a scegliere deputati e senatori.A noi è dato di votare una lista di persone scelte dai capi per amicizia, per la massa di voti che il candidato può attingere, per la bellezza, l'attrazione fisica,la capacità di concludere affari, la garanzia che offre di mantenersi fedele al capo ecc...qualità e capacità che in nulla toccano il buon governo.
I votanti superano di poco il 60%.In alcuni collegi sfiorano il 50%. ma la legge elettorale non prevede una soglia al di sotto della quale l'elezione si considera non valida.
Il potere governa i propri interessi e le questioni personali molto più degli affari del popolo. E' un dato di fatto che ogni lettore desume dalla cronaca quotidiana.
Il potere non è solo nelle mani della maggioranza,ma aqnche dell'opposizione. La dialettica tra le parti si svolge su fatti ed interessi personali,su interesswi, a volte contrapposti, di poteri forti.E' una faccenda sporca.

I gruppi di potere dell'una e dell'altra parte hanno dimesso dalle cariche le persone oneste e capaci. Particolarmente ministri,presidenti di consiglio o di partito.Tutta una schiera di cattolici onesti,capaci di unire,di adeguare la nazione ai tempi,di amministrare con saggezza e con equità.Si è arrivati al punto di affermare dalla tribuna di Montecitorio il primato dell'interesse familiare rispetto al dovere di sacrificare tutto se stesso all'istituzione che si presiede e governa al servizio del popolo.E l'abitudine di usare del proprio potere per favorire in maniera più o meno lecita i propri amici, è divenuta del tutto abituale,come quella di dare la candidatura per simpatia o servizio reso.
Negli atti, nella programmazione di riforme,nei progetti di sviluppo, si riflette una coerente azione di destruttrurazione del benessere comune, del welfare e di progresso verso una società oligarchica,arroccata e chiusa nei privilegi di partito,di mercato, di poteri forti,di governo. Mentre la scala sociale si va sempre piùbloccando trab deue klivelli, quello massimno dell'oligarchia e quello minimo del popolo, l'insieme ha assunto carattere di stabilità, è diventato regime.
Questa oligarchia è di ricchi che regolanoe comandano il mercato finanziario.
Il denaro che partecipa al libero mercato viene da una mescolanza di lecito e di illecito, da una imprenditoria senza il freno dei sindacati,dalla speculazione edilizia,dal monpolio televisivo,dal traffico di droga e di armi. Inoltre le operazioni finanziarie sono esentasse. Pubblicamente il vertice si è attribuito il merito di avere sostenuto e mantenuto questo privilegio, di non far pagare tasse per commercio di danaro.
Al contrario il lavoro dipendente pubblico ha i compensi bloccati e fissi per tre anni e paga di contributi più del 40%.Nonostante la crisi,i prezzi al consumo hanno subito un aumento del 2%.Il salariato non solo non recupera l'aumento di anzianità,ma paga l'aumento delle bollette comunali, di gas, di elettricità ed in più l'aumento delle tasse scolastiche e dei prezzi
al consumo. Il tutto è la risposta alla domanda :"Come si riduce alla povertà una famiglia?"
La nostra difesa può essere solo in una cittadinanza attiva.Nella nostra società i cittaedini hanno due strade da percorrere.La prima strada è di difendere la nostra Costituzione ed il Welfare,tenendo presente che,senza essi ,si apre un vuoto assoluto,tragico.
La modifica della Costituzione che si intende apportare è in senso federativo e presidenzialista, Venendo meno la perequazione, i servizi si adeguano alla disponibilità, cioè, la loro erogazione e qualità dipendono dalle entrate.Presidenzialista significa che i poteri di governance sono del Presidente.Per chiarire, assimilando lo Stato ad un'azienda come si è fatto in questi anni, il Presidente ha responsabilità diretta del Consiglio di Amministrazione e del management esecutivo.Bisogna assolutamente evitare che succeda questo.Vigilare che i diritti civili vengano rispettati,organizzare la soddisfazione dei bisogni essenziali, secondo principi di sussidiarietà e di solidarietà.ove lo Stato vien meno o non riesce per difficoltà propria ad espletare il proprio dovere.
Questa è Cittadinanza Attiva ed è un'azione concreta di democrazia.E' un chiaro segno di Cattolicità, E' la seconda strada ,quella dell'azione attiva Cristiana.

1 commento:

  1. Sono passata ed ho letto con attenzione. Quindi riassumendo tu dici che abbiamo due strade da percorrere.La prima strada è di difendere la nostra Costituzione ed il Welfare. E' la seconda strada ,quella dell'azione attiva cristiana.La terza, secondo me, è affidarsi e fidarsi di Dio che regola le cose umane, anche attraverso persone egoiste ed imperfette.
    Lucia

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