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lunedì 23 agosto 2010

La Carità nella vita quotidiana

enrdiba ha detto (commento a post del 6 agosto La Carità nella vita quotidiana):

"Tutto vero quello che dici. Ma cosa possiamo fare tu o io,nel nostro piccolo, per far sì che le persone preposte agiscano in modo onesto? Il voto è uno strumento nelle nosttre mani...ma CHI SONO e DOVE SONO LE PERSONE CAPACI ED ONESTE...? Non voglio essere disfattista ma io non le vedo e se ci sono non si fanno conoscere o sono facilmente influenzabili dal malcostume che impera nella politica che, se non è scelta come servizio al cittadino ma come lavoro, è una faccenda sporca. Per non scoraggiarmi cerco di guardare a tutto ciò che avviene di male come a qualcosa che ci fa guadagnare il Paradiso.Solo così riesco a non nutrire rabbia e risentimento interiore.Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio,anche il male procurato da politici corriotti." lucia
Cosa possiamo fare noi perché i dirigenti agiscano in maniera onesta? Gli atti dei dirigenti ,come quelli di tutti i cittadini,sono regolati da norme di legge. Se si sottraggono alla legge infrangendola, gli organi amministrativi e giudiziari,lasciati liberi di operare autonomamente, hanno capacità e dovere edi intervenire. Se, come sta avvenendo, si vota una legge che cancella il reato o una norma che sottrae l'imputato al processo,i colpevoli divengono inocenti.

La legge viene votata dal Parlamento. L'uso strumentale dell'organo legiferante può avvenire perché, siccome le liste dei candidati vengono formate dai capi ed il cittadino vota la lista, non gli uomini,i deputati sono tenuti ad eseguire gli ordini dei capi. Innanzitutto il popolo votando la lista ne vota il Capolista che,se la lista è vincente, viene proposto al Capo dello Stato come Presidente del Consiglio. Alcuni parlamentari hanno- dopo due anni di obbedienza- rivendicato il diritto di discutere e votare secondo coscienza. La ribellione dei capi è stata immediata. Hanno detto che, se votando essi secondo coscienza,mettono il governo in minoranza, il Presidente della Repubblica deve sciogliere le Camere, non può tentare di ricostituire un governo. Anzi proprio i ministri della giustizia e degli interni hanno aggiunto che la nostra è già una repubblica presidenziale, perché lo prevede la legge elettorale. Hanno aggiunto che loro rappresentano il popolo e mantenere la legislatura sarebbe un tradimento della volontà popolare, dar ragione ai traditori,che non stanno alla direttiva dei capi.

L'art. 67 della Costituzione recita :"Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato". Vuole chiaramente dire che la funzione non dipende dall'appartenenza ad un partito ma dalla rappresentanza della Nazione attribuita all'atto delle elezione da parte del popolo, non del partito.
In effetti la casta possiede volontà popolare e potere. E parla in maniera approssimata perché, fin quando non cambia la Costituzione,non vi è repubblica presidenziale.Così dovrebbe essere .Ma non è.

(continua)

1 commento:

  1. Ciao Vincenzo,ho letto il tuo post e la risposta di Lucia che condivido in pieno.
    Mi viene in mente una frase del Vangelo dove Gesù dice:Giovanni 17,9
    <<Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi;...
    Purtroppo Gesù non prega per tutti, non prega per chi si ostina a compiere il male e per chi non lo ascolterà. Con questo non voglio dire che dobbiamo perdere la speranza...io credo che prima di tutto dobbiamo pregare per chi non vive l'onestà e continuare a fare quello che Cristo ci chiede: evangelizzare in ogni anbiente, in special modo nell'ambiente
    universitario.. è da lì infatti che usciranno i nuovi politici di domani...e forse se ci saremo dati da fare, qualcuno uscirà con una mente e un cuore più simile a quello di Gesù e il mondo potrà cambiare.
    La pace
    Stella

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