Questo disse Gesù ed aggiunse che
chi avesse in qualche modo offeso “uno di questi piccoli”, sarebbe stato meglio
per lui legarsi una macina
al collo e buttarsi nel fondo del
mare. Di questi giorni e di questa disgregazione sociale è difficile trovare un
luogo – un paese che sia magari
una contrada – ove non avvengano
disordini nei riguardi dei minori o, addirittura, dei piccoli.
La coesione delle famiglie
garantiva una responsabilità effettiva sul collo dei minori, i quali combinavano
pochi pasticci ed esercitavano poche
violenze. Le famiglie garantite
da un sacrosanto matrimonio legale stabilivano la cura dei figli come attività
principe e responsabilità somma.
Oggi capita che siano venduti
alla corruzione già in età tenera oppure che vengano abbandonati ad equivoci
vicini di casa e può capitare di
leggere in cronaca della morte di
un bambino magari cascato? dal piano superiore.
La maggior parte delle unioni è
,oggi, di due persone,magari di sesso opposto, che stabiliscono di vivere
insieme sulla base di un accordo e
di una attrazione reciproca. Dopo
la facile disgregazione si pone il problema dell’affidamento. Dove andrà il
figlio, con chi dei genitori e per
quanto tempo?
Alcuni esempi sintomatizzano con
chiarezza la vicenda odierna dei piccoli da crescere.
- Bambino viene ucciso dalla
madre con un corpo contundente al fare del giorno.
-Ex operaio Fiat prolifero di
maschi aveva l’abitudine di intrattenersi sessualmente con i figli. I quali
figli finivano per essere psico sofferenti
ed erano ospitati da un centro di
cura. Alcuni guarivano e dormivano di giorno quando il padre non era a casa.
-Una bambina di 13 anni
,all’uscita della palestra dove si esercitava, riceve un passaggio da un operaio
che ella conosce ed il quale, dopo
averla violentata, la uccide e ne
nasconde il cadavere in maniera difficile da individuare.
- Un gruppo di ragazzine dell’età
del ginnasio, in una delle zone più eleganti e ricche della città si
prostituisce ad uomini noti e ricchi. Le
mamme conoscono la cosa e
l’amministrano.
La cronaca è piena di questi
fattacci ed ho omesso violenze tra coetanei , spesso a spesa del gentil sesso.
Ho omesso anche i fatti di sangue
all’interno della famiglia.
E sì che la vita familiare è
divenuta disorganica e, purtroppo, carica di violenza ed è violenza non solo dei
padri sui figli, ma spesso, dei figli
sui genitori.
Dopo l’obbiettivo piccoli, maschi
o femmine, non si fa differenza anche dal punto di vista del ricatto e del
commercio sessuale, è la donna il
sesso più soggetto a sfruttamento
ed a sopruso. E tanto a livello non solo di cittadini italiani ma dei tanti
cittadini che anni fa sono venuti
dai paesi orientali ed adesso
sbarcano dalla linea libica o, comunque nord africana.
Per la sopravvivenza della
nazione occorre non solo che abbiano termine le emigrazioni clandestine e che,
per questo, gli stati tutti si interessino
a ciò che avviene all’interno
degli stati emigranti clandestini, ma che,
mettendo da parte le
prevaricazioni laiche di bottega da una parte ed il bigottismo
esasperato dall’altra, si ricostituiscano le famiglie privilegiandole, ma
regolandole.
Bisogna,infatti, considerare da
una parte i privilegi che le toccano come ente massimo, dall’altra la serietà e
la serietà di comportamento alla quale deve sottoporsi essendo la cellula prima
del farsi della dignità e della prosperità di una nazione.
Credo che per ritornare di nuovo
ad essere nazioni civili la rigidità di regolamentazione delle famiglie – cosa
che non ne limita la libertà ma anzi l’accentua- bisogna
privilegiare la famiglia come la migliore e più vantaggiosa per la nazione e per
l’uomo in genere istituzione,cellula sociale.
Vincenzo Cicala
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