I PARTITI PROPONGONO UNA REALT
A’ VIRTUALE
E’ oggi impossibile vivere in maniera libera senza il condizionamento
di una rappresentazione telematica e pubblicitaria della vita. Vi è la
possibilità di controllare anche a distanza ciò che fa,anzi, anche ciò che
pensa una persona. Ne consegue la possibilità di determinare la maniera di
agire e di pensare delle masse. Anche al bisogno ed al piacere coerenti con l’istinto naturale si sostituiscano un
bisogno ed un piacere prodotti artificiosamente per avere guadagno con accumulo
di capitali e possesso della persona. In corrispondenza diminuisce la
possibilità di soddisfare in maniera semplice e naturale bisogni e piaceri
strettamente legati alla natura dell’uomo . Sale da giochi, video poker,bibite
dolci ecc….Il fenomeno è divenuto di massa, implicando persone note e non.
Nelle scommesse implicati valenti
giocatori di calcio, pensionati, madri di famiglia, giovani ed anziani.
Il giro di affari è enorme. I l ministro della sanità Balduzzi ha preparato un
decreto di legge. Nell’operazione di svuotamento del decreto sono state decisive le pressioni dei
parlamentari sul sottosegretario Catricalà. (la Repubblica del 12 settembre).
Vuol dire che i parlamentari hanno interesse a mantenere il gioco delle
scommesse. Il fenomeno delle scommesse distorce quella che è la naturale
competizione, per esempio inquina il campionato di calcio.
Per gli adolescenti ed i giovani è naturale incontrarsi,stare
insieme,ballare,innamorarsi. L’alcool, la droga, fare l’alba ,fare musica nei
locali ledendo i diritti del vicinato sono tutti fenomeni indotti. Il numero di
incidenti mortali del sabato notte, il numero e l’ atrocità degli assassini
perpetrati in quelle ore ed occasioni indicano certamente una prevaricazione.
Il danno maggiore è la deviazione in violenza e prevaricazione del bisogno di
amore e di amplessi liberi della gioventù. In effetti questi due esempi sono
estratti da una proposta di vita che la tecnica, la concorrenza, la produzione
fa all’uomo ed al cittadino. All’insegna di un tenore di vita adeguato alle
possibilità che la tecnica ed il mercato finanziario offrono si sbriciola
l’uomo ,mandando a rotoli umanesimo e civiltà .
Ci si riduce ad un crudele quanto inevitabile prossenetismo
di massa che conduce all’affermazione del malaffare e di movimenti politici che, in una società
correttamente orientata , non sono
concepibili.
L’assuefazione delle masse ad una vita virtuale determinata da
una rappresentazione di ciò che può essere ma in realtà non è messa a
disposizioni dai più moderni ritrovati della tecnica, ha alterata la
personalità delle masse. Ha colpito soprattutto quello che è il naturale
istinto di ribellione ad una prepotenza che colpisce la dignità del vivere quale membro attivo e fattivo della società.
Questo degrado della personalità sociale altera i dati
distintivi di una città ,il carattere di una regione rendendo possibile la
manipolazione delle popolazioni.
Una volta stabiliti forti vincoli tra classe dirigente e malavita, si è avuta la formazione di una
oligarchia. Essa,però, mentre evidenzia
straordinarie capacità di difesa dei propri interessi e del proprio primato,non
mostra capacità di governo. Manipola leggi e pubblica amministrazione a suo
favore, generando incertezza del diritto e degrado del territorio.
Le campagne, i paesi, le città devastate, di cui ciascuno
prende quotidianamente visione, differenti da nord a sud in numero e danni
inferti appartengono a tutti i cittadini residenti. Per quali ragioni essi
consentono una devastazione che continua ? Per mancanza di cultura come opina
il Presidente Zagrebelsky ? Se il napoletano si fosse sentito legato a
luoghi,mare,campagna,beni archeologici ed ambientali, si sarebbe ribellato. Perché
il cittadino non ferma la macchina devastatrice della classe dirigente? Nei paesi devastati della provincia di Napoli
i ricchi sono per lo più di origine contadina. Fatti i soldi si sono disfatti
del suolo. Negli stessi paesi la costa è stata massacrata da villaggi mutatisi presto in lande abitate da abusivi. Un litorale da Cuma a Formia certo
più bello, vario e salubre di quello di Rimini è – vedi “Gomorra”- è
praticamente in governo alla Camorra.
I cittadini devono radicarsi sul territorio e prendere
coscienza che il proprio benessere nasce da quello della comunità. Acquistare
capacità di difesa e di controllo sulla classe dirigente. Le loro azioni devono
essere preventive, attesa l’evanescenza nel tempo dell’azione della giustizia.
D’altro canto è certo preferibile che il delitto non si compia. La solidarietà,
la cittadinanza attiva non può essere incamerata nei partiti perché il degrado del Sud è dovuto proprio all’asservimento
dei cittadini ai partiti ed alla collusione di questi e delle loro
amministrazioni con la camorra. I soldi
spesi nel Mezzogiorno hanno portato danno. Bisogna prendere il coraggio a due
mani e costruire una Civiltà Meridionale.
Se il pubblico intervento ha potuto inquinare la parte più
bella del Golfo di Napoli, di Taranto e di tanti altri luoghi ameni della
terraferma e delle isole, vuol dire che gli abitanti non capivano e non
sapevano sfruttare le loro immense ricchezze.
Se una edificazione irrazionale, pubblica e privata, ha
cancellata l’identità dei paesi ed ha per un verso incrementata la malavita,
per altro verso l’ha creata – basta pensare alla camorra di Scampia ed alla
ndrangheta che non esistevano -, vuol
dire che gli abitanti certamente non hanno capito e calcolato il loro danno ma
anche hanno subito senza ribellarsi.
In nessun paese dell’Europa sana una classe dirigente non sana
sarebbe riuscita ad operare stravolgimenti siffatti da rendere non
riconoscibili a se stessi il proprio paese. Purtroppo questo è avvenuto soprattutto
nell’Italia Meridionale ed Insulare.
Vincenzo Cicala