TITOLO : I LIMITI DA IMPORRE
ALLA SPECULAZIONE
Nell’ultima parte del film “I due colonnelli” del 1962 Totò fa
presente al maggiore
Kruger, che ne deve ordinare la fucilazione, che sul comò ha
la foto di Hitler ed ogni sera gli recita le preghiere. Il ripiano del mio comò
è pieno di ritratti,tutti ben posti nelle loro cornici. Quello del capo ne ha
una d’oro e piena di particolari di belle ragazze. Vi sono tante ma proprio
tante fotografie ed io, come quel mio zio con sette figli sotto le armi che
recitava le preghiere ai ritratti di Mussolini e di Hitler, ad esse elevo di
sera calde preghiere.
Parlo loro soprattutto della stretta finale della crisi, delle
attuali speculazioni e di come per anni ed anni sono riusciti ad incassare
danaro pubblico e privato ,parlo delle costruzioni abusive, dello sfruttamento
di suoli agricoli come deposito di materiali inquinanti e micidiali per la
salute. Gli ricordo con allegria cosa sono stati capaci di fare . Soprattutto
mi congratulo con loro perché belli e tosti compaiono ancora sugli schermi TV,
rivendicano le loro eroiche gesta ed indicano al ludibrio dei cittadini coloro
che oggi, momentaneamente e sotto tutela, stanno al potere. Come sono belli e
vivaci quando contrattano la nuova legge elettorale con quelle facce rosee e
paffute. Ma perché chiamano “porcellum” la legge elettorale vigente?. E’ un
nome brutto, che fa venire in mente i “porcelli”. Non si dovrebbe usare.
E’ vero che oggi la malavita si è diffusa su tutto il
territorio nazionale. Purtroppo dire “malavita” oggi non pone una distinzione
netta tra stato e malavita perché questa si è infiltrata dentro l’organizzazione dello stato.
Affermati politici e gran commi ne sono
una efficace e pletorica rappresentanza nella cronaca quotidiana. Processati ed
assolti.
La presenza della malavita e della sua connessione con il
governo dell’ente locale si sente nella quotidianità. Occupare il territorio
significa bloccare la vita sociale,pervertirne le abitudini. Alcuni episodi
sono decisamente emblematici di un pervertimento :a)nell’ottava municipalità di
Napoli la dispersione scolastica è del 21,6%. Spesso le famiglie sono costrette
ad allontanare i figli dalla scuola “per contare su un contributo lavorativo
dei ragazzi o di supporto nella cura e gestione della casa e del resto della
famiglia” (Save the Children e Comune di Napoli). Il contributo si esplica
tramite spaccio di droga e prostituzione minorile; b) la camorra tagga e tassa
tutte le attività, anche le piccole ristrutturazioni,anche i piccoli commerci
che non emettono scontrino ma pagano le tangenti. Non solo non vi è alcun
presidio da parte dello stato ma anche l’intervento richiesto può aversi sì e no;c) le attività dell’ente
pubblico, dalla gestione degli appalti all’espletamento dei servizi abituali,
risentono dell’influenze e della presenza della camorra all’interno dell’ente
pubblico. Gli episodi più atroci,che veramente restano come stigmate nell’animo
umano, sono gli assassini dei sindaci a cominciare da quello di Battipaglia a
finire a quello di Pollica passando attraverso una litania di ferimenti e di
assassini.
L’analisi della
Cei sulle prospettive per il Mezzogiorno va ascoltata con grande
interesse. Chi vive e opera nel Sud sa bene quello di cui parlano i vescovi. La
criminalità organizzata rappresenta il vero cancro allo sviluppo economico, sociale e civile dell’intero
Mezzogiorno. È una metastasi che cerca di allargarsi sempre di più. Da questa
consapevolezza deve partire l’intera classe dirigente del nostro Paese per
avere il quadro entro cui affrontare il problema.
La criminalità organizzata sta, infatti,
dentro quella più generale questione meridionale, a cui si possono dare le
risposte adeguate soltanto se la affrontiamo con un approccio nazionale.
Occuparsi del Sud, dei
suoi problemi, delle sue difficoltà e delle sue opportunità, vuol dire
occuparsi del futuro dell’intero Paese. (A.Bassolino il mio blog)
Fa piacere che un uomo di sinistra di tanta esperienza
e scienza scriva così. Egli conosce bene le cose e può anche spiegarci come e
perché anche negli anni di governo di sinistra la camorra è cresciuta ed anche
l’inquinamento dei pubblici poteri,sia come enti locali sia come dirigenza di
ASL, pubblici concorsi anche universitari ecc…
Il punto è che il libero mercato ed il finanzcapitalismo –“o
santi e rotondi giovani e vecchi visi e panciotti governativi rotondi” – nel
portare benessere ai pochi e nella generalizzazione della speculazione hanno
portato una crisi che alla fin dei conti ci pone il dilemma di una doverosa
scelta : o si continua in una cattiva e disorientante amministrazione oppure si
inizia un governo che si ispira a principi che coniugano l’onestà con la capacità,la
solidarietà con l’adempimento rigido del proprio dovere,a qualsiasi titolo o
grado si è inseriti nell’amministrazione dello stato. Nel primo caso non
avviene nessuna catarsi e la strada della speculazione continua fino a che si
ha la concentrazione massima di ricchezza e di potere. La figura del cittadino
libero praticamente scompare e scompare anche l’habeas corpus non solo nella
sua accezione “adsubjiciendum iudicium” – e quante volte capita che il corpo
sia in sala mortuaria già prima del giudizio- ma anche nel senso proprio.
Quando la malavita impera non si dispone liberamente del proprio corpo.
Questo è già stato nel corso della storia e non può
meravigliarne il ritorno ove lo stato non orienta più l’economia a vantaggio
della comunità e non è più garantita la scelta libera dei governanti da parte
dei cittadini.
Per tutte queste ragioni il mondo che si prospetta ed è in
stadio avanzato di realizzazione è del tutto contrario al cristianesimo. Ciò
spiega l’eccidio di cristiani in prima fila all’estero come in Italia e
chiarisce come noi cattolici dobbiamo avere il coraggio, se necessario, di
essere contro il governo e contro il potere. Ma ,oggi che il potere dei partiti
in Italia ha avuto una pausa, abbiamo il dovere di farci avanti, nel nome di
Cristo vissuto e sofferto fino al martirio e fare sì che la vita e la dignità
del vivere sia consentito a tutti ricchi e poveri. E’ tempo che ciascuno segua
Gesù nella difesa di un mondo dove il pane che ci dà il Signore sia veramente
condiviso.
Vincenzo Cicala
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