L' AMORE DI DIO
Riprendo gli argomenti del libro L'Amore di Dio che potete
gratuitamente
leggere sul sito ilmiolibro.it.Lo farò con cadenza settimanale e
lo
pubblicherò anche come post.La mia speranza è che interveniate ad
aggiungere
modificare precisare ed anche contestare.
La preghiera di
Gesù nel Getsemani.
Il Signore si raggiunge attraverso la carità e la carità
è amore per Dio e per
gli uomini.Iddio ci ha mostrato il Suo viso sofferente
e l'uomo è afflitto
continuamente da ogni malessere.Dunque non si può dire di
amare Dio se non si ha
una predisposizione amorevole nei riguardi dell'uomo e
delle sue sofferenze.
Questo non vuol dire assolutamente che bisogna
desiderare di soffrire. Sarebbe
ingiusto e contro ogni inclinazione naturale,
poiché originariamente la
sofferenza non era nella natura umana così come è
stata creata da Dio. E' nata
,invece, dalla sua corruzione, cioè dalla scelta
del peccato, dalla superbia di
voler capire ed arrivare dove era il segreto
di essere Dio, dalla scelta dovuta
al libero arbitrio, dall'abbandono delle
cose create al loro destino, al
destino del caso, al destino della corruzione
derivante dal peccato
originale.Dio ha dato per redimere l'uomo il proprio
Figlio Unigenito.
Spiegarselo non è possibile, ma è un fatto. Vuol dire che
per salvare l'uomo che
decide di salvarsi non poteva fare altrimenti. E'
venuto, ha patito ed è morto
per noi,per chi accetta di salvarsi.
In un
certo senso Dio non é né sarà un giudice. Come ha detto Gesù "saranno
le
vostre opere stesse che vi condanneranno". L'uomo ha voluto conoscere
e
conosceva solo il bene. La conoscenza del male lo ha inebriato " Egli non
vuole
che tu mangi il frutto dell'albero perché non vuole che Tu diventi come
Lui". Ed
è per diventare come Dio che l'uomo mangiò il frutto dell'albero
della
conoscenza del bene e del male. Nella ribellione degli angeli, si parla
di una
lotta tra angeli ribelli ed angeli fedeli al Signore, cioè di una
posizione
attiva di ribellione.Invece la ribellione dell'uomo si consuma
tutta nel
desiderio e passa attraverso la tentazione e la connivenza con
l'angelo
ribelle.L'uomo sceglie un cattivo alleato e rifiuta l'alleanza buona
perché
vuoloe essere lui stesso Dio.La volontà dell'angelo ribelle è di
distruggere la
creatura di Dio per quanto sa ed è in suo potere di operare.
Iddio non aveva
dato all'uomo la possibilità di scegliere tra il bene ed il
male e l'aveva anzi
avvertito " vi è una pianta nel giardino dell'Eden.Di
essa non devi mangiare il
frutto ". Iddio aveva dato all'uomo la libertà, che
non è di scegliere il bene,
ma di stare nel bene, così come Lui lo aveva
creato, sano e felice.
Questa impotenza di Dio, di imporre il bene, si lega
all'amore che Dio ha per
l'uomo, in quanto Egli non vuole possederlo, ma
vuole che sia l'uomo a donarsi,
anzi, da quando Gesù è venuto sulla terra, è
Egli stesso che si è donato e si
dona ogni giorno nell'Eucarestia. Allora la
salvezza dell'uomo in altro non
consiste che nell'accettare questo dono che
Dio fa di sé. Allora la condanna
dell'uomo consiste sia nel fatto che egli
seceglie di non aderire alla volontà
di Dio, sia nel fatto che rifiuta
l'offerta che Dio fa di Sé.